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Aggiornamento:10:19:25

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Il Ciclopellegrinaggio al Divino Amore sempre più nel cuore degli appassionati di ciclismo

Ancora un ottimo riscontro di pubblico e di ciclisti per un grande successo in occasione della 52esima edizione del Ciclopellegrinaggio al Santuario della Madonna del Divino Amore: un appuntamento per il quale non è servito un largo preavviso perché nel mondo delle due ruote a Roma e nel Lazio è consuetudine che l’8 dicembre di ogni anno ciascun ciclista, gruppi di ciclisti o semplici appassionati (anche senza allenamento) vanno a far visita al santuario mariano per il consueto omaggio alla Madonna. La manifestazione è stata patrocinata dal XII Municipio e sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana-Comitato Regionale Lazio in memoria del suo storico ex presidente Domenico Maurizi che ha dedicato in prima persona anima e corpo all’organizzazione nelle prime 25 edizioni.

Dal tradizionale luogo di ritrovo dell’ex Velodromo Olimpico, di primo mattino il festoso serpentone di ciclisti si è snodato per le strade dell’Eur e della Roma Antica (passando a fianco di Porta Ardeatina, le Terme di Caracalla sullo sfondo, Porta San Sebastiano, un tratto di Appia Antica, le catacombe di San Callisto) sotto un cielo soleggiato e accompagnato da un freddo pungente ma nulla ha potuto rovinare una giornata così speciale senza grandi intoppi. Anche quest’anno il tema della sicurezza è stato al centro dell’attenzione per merito degli organizzatori del Bici Club Divino Amore che si sono dimostrati impeccabili potendo contare del Comando Vigili Roma Capitale, della direzione di corsa a cura di Agildo Mascitti, dei volontari dell’Associazione Europea Operatori di Polizia e della scorta tecnica Gruppo Vessella che hanno garantito congiuntamente l’incolumità di tutti i partecipanti presidiando gli incroci lungo il percorso e nel trasferimento dall'Eur al Divino Amore.

Tanta soddisfazione per tutti i ciclopellegrini che, all’unisono, hanno sottolineato di aver trascorso “una bella giornata in bicicletta all’aria aperta perché come questa, almeno una volta all’anno, la vogliamo dedicare alla Madonna del Divino Amore che è la nostra protettrice” oppure c’è stato chi ha pedalato con “un’emozione molto grande nel partecipare numerosi e che riempie veramente il cuore di tanta gioia”.

Tra questi anche una rappresentanza di atleti con la divisa del Changing Diabetes Team-Novonordisk Roma che ha colto l’occasione per diffondere un concreto messaggio su come prestare attenzione all’alimentazione e all’attività fisica per battere sul tempo il diabete: “Siamo qui ad affiancare la Novonordisk che produce farmaci per diabetici. L’attività fisica, sotto forma di sport agonistico oppure amatoriale, è fondamentale per prevenire il diabete o curarloInvitiamo coloro che hanno il diabete a fare altrettanto perché serve per la vita e ci rivolgiamo anche verso i giovani”.

Con il Monsignor Don Pasquale Silla a fare gli onori di casa all’arrivo dei ciclisti nel piazzale del Santuario (Torre del Primo Miracolo), sono state molte le personalità federali e del ciclismo laziale che hanno mantenuto fede, con la loro presenza, all’evento e che avevano un legame particolare con la figura emblematica di Domenico Maurizi. In testa il figlio Raimondo (attualmente uno dei vice-direttori di Rai Sport), la giornalista Rai Monica Matano, il segretario del delegato allo sport di Roma Capitale Rodolfo Roberti, il presidente del XII Municipio Pasquale Calzetta, la “penna” del ciclismo e dello sport laziale Giovanni Maialetti, Spartaco Rosati (glorioso vincitore del Gran Premio Liberazione nel 1947), la voce “tecnica” del ciclismo per conto di Rai Sport Gigi Sgarbozza, gli ex professionisti Umberto Proni e Tullio Rossi, l’ex presidente del comitato regionale della Federciclismo Antonio Zanon. Per la FCI Lazio sono intervenuti il presidente Angelo Caliciotti, il presidente onorario Bruno Vallorani, il responsabile della struttura tecnica Gildo Pagliaroli, il presidente della commissione giudici di gara Luigi Patrizi, il responsabile della mobilità ciclistica/piste ciclabili Gianfranco Di Pretoro e quello amatoriale Nicolangiolo Zoppo; per la FCI Roma il presidente Mauro Pirone, il vice Giancarmine Iannotti e il consigliere Vittorio D’Ingillo; Roberto Polidori e Gualtiero Massi in rappresentanza del Centro Sportivo Italiano.

La meta di ciascun ciclista non è solo vincere una gara – ha affermato Don Pasquale Silla - ma soprattutto pedalare in sicurezza ovunque si va augurandoci un sereno ritorno a casa e tornare migliori di come si è partiti in bicicletta. Grazie di cuore a tutti i partecipanti perché è merito vostro che abbiamo organizzato questi meravigliosi ciclopellegrinaggi negli anni passati con l’indimenticato Domenico Maurizi ma proprio oggi celebriamo gli 80 anni della nostra parrocchia che non si è stancata mai di accogliere i pellegrini di ogni genere”.

Siamo stati ancora una volta ospiti del Santuario – ha spiegato Pasquale Calzetta - per dimostrare la vicinanza del nostro Municipio a tutte le iniziative sportive. Uno sport popolare come il ciclismo ha una tappa importante ogni anno qui al Divino Amore che ha tutti i suoi valori ecclesiali e di fede”.

Questa manifestazione è entrata nel cuore dei ciclisti e di mio padre Domenico – ha sottolineato Raimondo Maurizi -. Ringrazio lo staff organizzativo del ciclopellegrinaggio perché mio padre è stato uno degli antesignani nel coniugare la religione allo sport con lo scopo di  portare via i ragazzi dalle strade e per farli crescere in maniera sana e corretta dal punto di vista umano. Questo è il messaggio migliore da trasmettere alle giovani generazioni”.

Anche quest’anno la risposta degli amatori e dei bambini è stata veramente eccezionale – ha dichiarato Settimio Ciucci responsabile della manifestazione del Bici Club Divino Amore -. Un ringraziamento a tutta la squadra organizzativa, a tutte le persone e ai ciclisti partecipanti che hanno fatto in modo che l’evento si trasformasse in una splendida giornata nel portare il ringraziamento alla Madonna”.

Premi speciali alle tre società più numerose e sempre fedeli al cicloraduno come l’A.S. Roma Ciclismo del presidente Lorenzo Baldesi, il Tor Sapienza-Cerbiatto di Enzo Annucci e la Cicli Caldaro di Mario Caldaro mentre hanno ricevuto un meritato riconoscimento i “cuccioli” presenti dell’A.S. Roma Ciclismo (presenti Elion Hamza, Andreas Dahlaug, Leonardo Damiano, Alessio Villa, Matteo Menicacci, Luca Bagliuri, Ilario Matta, Giuliano Cerini e Gwennllan Sambrookk), diretti da Virginio Giovannetti, Floridana Passarelli e Giorgio Cristofori. Menzione speciale per la partecipazione di Gabriel Alfonsi (Artena-Pedale Apriliano) accompagnato da suo papà Domenico e soprattutto per l’adolescente Alessia Silvestri del Bici Club Divino Amore sempre presente al ciclo-pellegrinaggio da quando era molto piccola.  

Il comitato organizzatore del Bici Club Divino Amore intende ringraziare per l’ottima riuscita della manifestazione l’assistenza meccanica a cura di Cicli Capobianchi e i partner New York Bar Pasticceria (della famiglia Dall’Armi per l’allestimento del ristoro con prodotti biologici), Banca Credito Cooperativo di Roma (direttore agenzia territoriale Gianluca Vinattieri), Arti Grafiche Cittadino, Officina Silvestri, Ristorante-Pizzeria Al Molino, Carrozzeria Sergio Rossi&Figli.

POESIA “IL CICLISTA IN PELLEGRINAGGIO AL DIVINO AMORE” di Gino Serra

Pellegrinaggio al Divino Amore

per dire grazie con tutto il cuore

alla Madonna, ai Santi e a Dio

d’essere in bici con tanti anch’io.

Per ritrovarsi a fine stagione

con il gregario e col campione

per augurarsi l’un l’altro ogni bene

e di incontrarsi l’anno che viene

lungo le strade con la speranza

di gareggiare con nuova baldanza

e di raggiungere con la vittoria

soddisfazione, applausi e gloria.

Pellegrinaggio di gioia e di fede

per riunire l’ateo e chi crede

per dare a tutti un caro saluto

e al neofita il benvenuto.

Con la speranza che al ciclista

sian propizie la strada e la pista

per gareggiare, per passeggiare,

per divertirsi, per pedalare.

Perché pensieri di gioia in testa

abbia ognuno, qui si fa festa.

Pellegrinaggio al Divino Amore

per dire grazie con tutto il cuore

alla Madonna, ai Santi e a Dio

d’essere in bici con tanti anch’io.

 

Fonte: Luca Alò