È Riccardo Donato ad alzare per primo le braccia sul traguardo di Giardini Naxos, e ad aggiudicarsi la maglia tricolore di campione juniores su strada, al termine di una corsa “calda” e durissima.
I viali dietro il porto di Giardini Naxos accolgono la Settimana Tricolore segnata dal clima torrido che sembra far bollire anche il mare azzurro della baia di Taormina. I ciclisti lo possono ammirare durante il “giro panoramico” offerto prima del via vero e proprio, che li porterà fino al circuito di Mascali. Tutti presenti i grandi favoriti della vigilia, da Cigala della Aspiratori Otelli a Martinelli della Feralpi, a Bonifazio della Team Pbr. Tra tanti big, diversi outsider che sognano di poter conquistare la maglia tricolore riservata alla categoria juniores; tra questi anche Nicola Genovese della Dynatek Sicilia, che guida la pattuglia degli otto siciliani in gara (con lui, Longhitano, Caracciolo, Schipelliti, Calabrese, Ambrogio, Santoro e Cataudella): «Gioco in casa, mi auguro di fare bene – spiega Genovese –. Vincere è possibile, sto attraversando un buon momento di forma, conquistare il tricolore sarebbe la ciliegina sulla torta. Ci credo anche perché il circuito è buono per le mie caratteristiche, un circuito adatto ai velocisti».
A seguire la corsa anche un ospite d’eccezione, Rino De Candido, commissario tecnico della nazionale juniores che tra i ragazzi in gara sceglierà gli otto-dieci atleti che parteciperanno ai campionati europei in programma nelle Marche, a Offida.
I ciclisti lasciano la Consolare Valeria, oggi Statale 114, e s’introducono nel circuito di Mascali che percorreranno per nove volte prima di dirigersi di nuovo verso l’arrivo, sempre a Giardini Naxos, contrada Recanati. Il gruppo pedala compatto, e affronta la salita che porta verso Nunziata disturbato solo da un po’di brecciolino lungo il margine destro della strada. Il primo tentativo di fuga si registra al km 15: lo prova il ciclista con la pettorina numero 100 Lorenzo Friscia dell’Aquila Ganzaroli, ma è una fuga di breve durata: il gruppo lo riprende dopo soli 3 chilometri.
In quattro tentano la seconda fuga sono Christian Scerbo della Brugherio, Stefano Debellis della team Danieli, Nicola Campigli della Berti Mobili Benassi e Simone Sterbini della Fassa-Bortol, che staccano il gruppo al chilometro 29, e dopo averne percorsi altri 5 mantengono un vantaggio di 28’’. Dopo la prima ora, la gara procede a una media di 38,3 km/h, e il margine dei quattro fuggitivi si incrementa lentamente fino a raggiungere il minuto e 16’’ al km 47; poi il gruppo si rifà sotto e in solo un altro chilometro, dimezza lo svantaggio scendendo a 50’’. Al km 53 cambia la formazione dei quattro in fuga: si arrende Christian Scerbo, che perde contatto, mentre sui fuggitivi recupera Claudiu Mitrofan della Fdb.
Dopo 41 chilometri, al km 70, finisce la fuga di Debellis, Campigli, Sterbini e Mitrofan: il gruppo all’inseguimento rientra prepotentemente sui fuggitivi, trascinato da un plotone di 17 ciclisti che danno vita a un’azione di forza. Tra loro ci sono Andrea Garosio della Capriolo e Stefano Nardelli della Montecorona, dati nel novero dei favoriti. Ma il resto del gruppo non è lontano. La fatica e il caldo si fanno sentire, la media-gara scende a 37,250 km/h. Al km 80 il vantaggio dei 21 sul gruppo è di 34’’.
Nuova azione d’attacco nel gruppo dei battistrada al km 89 di gara, quando ne mancano poco più di 30 all’arrivo: Federico Capretti della Contri Autozai Tagliaro, Giacomo Forconi della Campi Bisenzio e Gianmarco Cenci della Mengoni Campocavallo forzano il ritmo e riescono a sgranare il gruppo di testa. Li inseguono altri tre atleti, con un distacco di appena 25’’: si tratta di Nicola Campigli, Michele Maggi della Cycling Team Naizzoli e Riccardo Donato della Work Service Brenta. Il resto del gruppo è a 52’’. A tagliare per primo il traguardo volante è Giacomo Forconi. dopo, intorno al km 93, il sestetto al comando si ricompatta, con Campigli, Donato e Maggi che rientrano su Capretti, Forconi e Cenci. Quest’ultimo si stacca però dopo pochi chilometri, in testa restano in cinque. Il resto del gruppo è a 46’’.
Azione tambureggiante di Conti, che forza il ritmo, rientra di prepotenza sui sei di testa, e facendo l’andatura spezza il gruppetto dei battistrada, trascinando con sé Riccardo Donato. Il loro vantaggio è di 37’’ su un’altra coppia, formata da Capretti e Forconi, quando mancano 27,5 km all’arrivo.
Fuori dal circuito di Mascali la corsa accelera bruscamente e scivola via veloce verso il traguardo di Giardini Naxos con le posizioni invariate e il gruppo che recupera sulla coppia Capretti-Forconi. Restano avanti Donato e Conti, con un vantaggio di 10’’ a poche centinaia di metri dall’arrivo. Sul traguardo arriva prima Donato, che alza le braccia staccando in volata Conti. Terzo è Simone Consonni, della Aurea Zanica, che in volata riesce a precedere il resto del gruppo.
«È veramente un sogno – afferma a fine gara Riccardo Donato –. Speravo di far bene, ma un risultato del genere era troppo grande per poterlo immaginare. Sono stato fortunato a trovarmi nel gruppo di testa, e bravo nell’indovinare la fuga giusta e a quel punto ho capito che potevo giocarmi tutte le mie carte. Dedica a tutta la squadra e allo staff tecnico che ci segue in maniera meticolosa, e alla mia famiglia che mi segue sempre». Questo il film della corsa per il neo campione d’Italia: «Sono andati in fuga in quattro, li abbiamo ripresi, poi nella penultima salita è rientrato Conti e abbiamo provato insieme, rimanendo così fino al traguardo. Un circuito durissimo, un gran caldo che abbiamo sofferto tutti, già nel primo giro ho consumato due borracce d’acqua: una tortura, ma alla fine vincere vale tutta la fatica spesa. Un po’di paura l’ho avuta quando il gruppo ha provato a rientrare negli ultimi minuti, perché sapevo che se si fosse arrivati a un arrivo in volata sarebbe stato tutto più difficile. Ma è andata bene».
C’è un po’ di delusione nella voce di Valerio Conti, che con la sua azione di forza ha cambiato l’inerzia della gara. Arrivando dalle retrovie, ha raggiunto il gruppo di testa trascinando con sé Donato che, però, sul traguardo ha avuto la meglio: «Complimenti a Riccardo che è stato più veloce. Avrei dovuto sfruttare forse meglio la salita che, però, non era abbastanza selettiva. Sono stato bravo a rientrare sui fuggitivi, ma la salita è stata troppo breve per staccare anche Donato, che poi all’arrivo ha saputo fare meglio».
La soddisfazione di Simone Consonni, invece, è quello di avere vinto la volta sul gruppo per la medaglia di bronzo: «Forse ci si poteva organizzare meglio con la squadra, ma è andata così, va bene. Il rammarico c’è perché non sono riuscito a staccare il gruppo compatto, ma in volata sono riuscito ad avere la meglio su Martinelli, quindi va bene così».
Soddisfazione anche per le autorità, nello specifico i sindaci di Giardini Naxos e Mascali, teatro di questa “tappa” della Settimana Tricolore: «Da anni stiamo lavorando per associare al binomio mare e cultura anche lo sport. Quello di oggi è un evento importantissimo dal punto di vista promozionale per la nostra città».
«Per Mascali è stata una giornata di sport e di festa – afferma Filippo Monforte, primo cittadino mascalese – Siamo felici di aver potuto ospitare la Settimana Tricolore, e questa tappa in particolare che ha visto i futuri campioni di questo sport, transitare più volte nel nostro territorio. È stata una bella manifestazione».
Interviste
Milazzo (ME) – Domani la Settimana Tricolore fa tappa a Milazzo e si tinge di rosa con le prove femminili riservate alle categorie Donne Junior e Donne Elite. Alle 9,30 sarà dato il via alla gare delle Donne Junior, mentre alle 14,30 sarà la volta delle Donne Elite. Alla vigilia dell’appuntamento Tricolore abbiamo raccolto le impressioni di alcune delle attese protagoniste.
Partiamo proprio dalle Elite e dalla campionessa italiana uscente Monia Baccaille (Gs Fiamme Azzurre): “Il percorso è molto più impegnativo di come era stato descritto. È un tracciato che non da momenti di respiro! La mia condizione è buona anche se vincere un italiano è sempre difficile, farlo per due volte un’impresa, quindi tre quasi impossibile...”.
Al via anche la campionessa del mondo su strada Giorgio Bronzini reduce dalla felice trasferta statunitense: “Il percorso lo vedrò domani mattina durante la corsa delle Junior. La mia condizione è buona, ma il fatto di essere tornata ieri dall’America potrebbe influenzare la mia prestazione. Bisognerà vedere come reagirò domani. Il percorso comunque non è di facile interpretazione – continua l’iridata di Melbourne 2010 – e credo che la squadra da battere sarà la MCipollini-Giambenini (anche se la maggior parte delle atlete correranno con le insegne dell’arma a cui appartengono). Per quanto riguarda le individualità, visto il tracciato, le avversarie più consone e in forma mi sembrano Noemi Cantele, Eleonora Patuzzo ed Elena Berlato”.
A proposito della veneta Elena Berlato sentiamo quali sono le sue sensazioni a meno di 24 ore dalla prova tricolore: “Ho provato questa mattina il percorso e devo dire che è molto bello. Credo che provocherà una selezione naturale. Certo tutto dipenderà da come verrà interpretato e poi c’è da considerare che fatto alle due e mezzo del pomeriggio, il gran caldo della Sicilia sarà un’altre componente da tenere in seria considerazione. Sarà interessante scoprire le varie tattiche delle squadre poi essendo poche atlete al via tutto diventerà ancora più impegnativo anche perché il chilometraggio è importante e credo che le più forti si controlleranno a vicenda. Alla fine penso che la spunterà chi dimostrerà di avere più fondo e riuscirà a lavorare al meglio con tutta la squadra. Personalmente vengo dal Giro del Trentino, non sono ancora al top della condizione che dovrebbe arrivare per il Giro d’Italia, ma domani vedremo come si metterà la corsa e se ce ne sarà occasione io sarò lì a giocarmela”.
Altre atlete indicate come favorite alla vigilia sono l’ex iridata Tatiana Guderzo, alle cui caratteristiche il tracciato di Milazzo si sposa a pennello, Noemi Cantele ed Eleonora Patuzzo.
Per quanto riguarda, invece, la prova mattutina delle Donne Junior, la favorita d’obbligo è la vice campionessa del mondo, tra l’altro fresca anche di maglia tricolore a cronometro, Rossella Ratto. La quasi 18enne bergamasca, portacolori della formazione toscana Giusfredi Ciclismo, è sbarcata ieri in Sicilia con grandi ambizioni. Anche se per lei il percorso di avvicinamento alla manifestazione tricolore non è stato privo di ostacoli, soprattutto nell’ultimo mese: una brutta caduta, la frattura della mandibola, ma anche questo non ha fermato la promettente atleta orobica. Più forte della sfortuna, più forte del dolore, è tornata a correre sabato scorso ed ha conquistato il titolo italiano a cronometro. Niente di meglio per dire a tutte le sua avversarie: “Rossella Ratto c’è!”. E non si nasconderà nemmeno in Sicilia: “E’ vero sono riuscita a fare una bella prova a cronometro – ha confermato la bergamasca –, però la mandibola non è ancora recuperata. Ancora per dieci giorni dovrò mangiare solo liquidi ed andare in bici mi provoca ancora fastidi e dolori soprattutto per i sobbalzi provocati dalla strada. Domani sicuramente ci proverò poi vedremo come andrà”. Una previsione sulla corsa? “Credo che nasceranno delle fughe, magari anche da lontano. Sarà importante restare sempre nelle prime posizioni del gruppo”.
Sulla carta, considerati anche il percorso e la condizione dell’ultimo periodo, altre atlete da tenere d’occhio oltre alla Ratto sono: Dalia Muccioli del Gs Potentia, la bolzanina Anna Zita Maria Stricker della Lievore-Artuso, già campionessa d’Italia lo scorso anno tre le Allieve, Veronica Cornolti della Nuovo Ciclismo Asti, Maria Giulia Confalonieri della Cicli Fiorin Despar e attenzione anche al forte Team Valcar in particolare a Corinna Defilé e a Ilaria Sanguineti.
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