Lun11252024

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L'australiano Robert Power vince di forza il Gran Premio Capodarco

Con una grande azione nel finale Robert Power si impone per distacco nel 43° Gran Premio Capodarco, corsa internazionale per elite e under 23 di 180 chilometri, alla quale hanno preso parte 200 ciclisti.

 

 

Il corridore della nazionale australiana, under di primo anno, confeziona questa perla scattando durante l’ultima ripetizione del mitico muro di Capodarco, tagliando il traguardo con 8’’ di vantaggio su Gianni Moscon della Zalf Euromobil Desirée Fior e 13’’ su Moreno Giampaolo della Vega-Hotsand. Power rientra insieme ad altri corridori sui fuggitivi lungo il primo passaggio sul muro e poco dopo resta al comando con altri atleti.

 

I battistrada affrontano l’ultima tornata e poi nel finale il nazionale australiano Haig lavora per propiziare l’affondo di Power, che puntuale arriva sull’ultima ripetizione del muro. Questo il commento di Power: “Ringrazio il mio compagno di team Haig e tutta la squadra per il duro lavoro svolto in corsa. Io ho solo dovuto finalizzare”.

La corsa si anima al chilometro 41 quando al comando si portano Nicola Bagioli della Gallina Colosio, Mirko Gozio della Gavardo, Nicolas Tivani Saavedra della nazionale argentina, Guido Bassi della Mendrisio e Giacomo Menchetti dell’Acqua & Sapone Team Mocaiana. Lungo le rampe della salita che porta a Capodarco su di loro rientrano Lorenzo Di Remigio della Mg KVis Wilier Trevigiani Norda, Alessandro Tonelli della Zalf e Fernando Gaviria della nazionale colombiana, mentre si stacca l’argentino Tivani Saavedra.

Attorno al chilometro 70 sui battistrada chiudono Antonio Gabriele Vigilante della Viris Maserati e Miguel Angel Lopez della nazionale colombiana, mentre si staccano Menchetti e Gozio. La situazione evolve e attorno al chilometro 90 al comando sono segnalati la coppia della Zalf composta da Alessandro Tonelli e Gianni Moscon, Andrea Vaccher della Marchiol, Giulio Ciccone della Colpack, Alfio Locatelli della Viris Maserati, Nicola Bagioli della Gallina Colosio, il trio della nazionale colombiana composto da Miguel Angel Lopez, Daniel Rozo e Fernando Gaviria, Moreno Giampaolo della Vega-Hotsand ed Eros Colombo del Team Named. Poco dopo Colombo si stacca, mentre rientrano Diego Brasi del Team Pala Fenice e Lorenzo Di Remigio della Mg KVis Wilier Trevigiani Norda. Poco dopo il chilometro 100 sui fuggitivi piombano Giuseppe Sannino del Team Pala Fenice, la coppia della Gallina Colosio composta da  Giacomo Gallio e Davide Gabburo, Redi Halilaj del Team Named e Vadim Galeyev della nazionale kazaka.

Attorno al chilometro 130 si stacca il colombiano Lopez. Dopo una continua girandola di emozioni e diversi capovolgimenti al chilometro 149 in testa sono segnalati Diego Brasi e Giuseppe Sannino, entrambi del Team Pala Fenice, Lorenzo Di Remigio della Mg KVis Wilier Trevigiani Norda, Alessandro Tonelli e Gianni Moscon, tutti e due della Zalf, Andrea Vaccher della Marchiol, Giulio Ciccone della Colpack, Alfio Locatelli della Viris, Nicola Bagioli, Giacomo Gallio e Davide Gabburo, tutti e tre della Gallina Colosio, Moreno Giampaolo della Vega, Redi Halilaj della Named e Vadim Galeyev della nazionale kazaka. Attorno al chilometro 163 Bagioli si stacca e viene riassorbito dagli inseguitori, che all’inizio della prima ripetizione del muro piombano sui fuggitivi. Il resto è storia già raccontata.

Ordine d’arrivo: 1) Robert Power (Australia) che copre 180 km in 4h21’36’’ alla media di 41,284 km/h, 2) Gianni Moscon (Zalf Euromobil Desirée Fior) a 8’’, 3) Moreno Giampaolo (Vega-Hotsand) a 13’’, 4) Jack Haig (Australia), 5) Giulio Ciccone (Team Colpack), 6) Gennaro Giustino (Vejus-Tmf-Cicli Magnum), 7) Emanuel Buchmann (Germania) a 28’’, 8) Alessandro Tonelli (Zalf Euromobil Desirée Fior) a 32’’, 9) Andrea Vaccher (Marchiol Emisfero), 10) Marco Bernardinetti (Ciclistica Malmantile).

 

 

News a cura di Andrea Passeri, credit fotografici Andrea Passeri-Cecilia Guglielmi