Ilnur Zakarin (Team Katusha) ha vinto per distacco l'undicesima tappa del Giro d'Italia. Ha preceduto di 53" Carlos Betancur (Ag2r La Mondiale) e Franco Pellizotti (Androni Giocattoli-Sidermec).
Alberto Contador (Tinkoff Saxo) ha conservato la Maglia Rosa, stuzzicando gli avversari con un accelerazione sull'ultima salita di giornata. Beñat Intxausti (Movistar Team), uno dei componenti della fuga di giornata, ha riconquistato la Maglia Azzurra di miglior scalatore, mentre Nicola Boem (Bardiani Csf) e Fabio Aru (Astana Pro Team) hanno rispettivamente conservato la Maglia Rossa di leader della classifica a punti e la Maglia Bianca di miglior giovane.
Il vincitore di tappa, Ilnur Zakarin, ha detto: "Sono partito stamane con lo spirito giusto e la fuga ha lavorato bene. Ho provato ad attaccare una prima volta, alla seconda mi è andata bene. Ho imparato la lezione nella tappa vinta da Intxausti perché quel giorno avevo attaccato troppo presto. Questa volta ho aspettato fino all'ultimo momento. Ancora non riesco a credere di aver vinto il Giro di Romandia ed ora ho vinto una tappa al Giro d'Italia. Provo molte emozioni, certamente sono contentissimo ".
La Maglia Rosa, Alberto Contador, ha detto: "Il terreno non era quello ideale per un attacco, ma qualche volta si parte di puro istinto: dipende se ci si sente bene o meno. Oggi è stata molto dura, molto più dura di ieri nonostante ci fossero 50km in meno. Mi sento meglio ogni giorno di più e i graffi alle gambe stanno migliorando. Possono succedere ancora mille cose. Può sembrare semplice ma manca ancora molta strada ".
Domani la dodicesima tappa, divisa nettamente in due parti: i primi 130km assolutamente piatti durante l'attraversamento della Pianura Padana e gli ultimi 60km circa molto mossi e ondulati, caratterizzati da alcune salite molto impegnative e dall'arrivo sullo strappo finale. Si percorre la bassa Ferrarese e il Polesine lungo strade pianeggianti, sostanzialmente rettilinee e mediamente di carreggiata normale e a volte usurata. Dopo Torriglia si scala la salita pedalabile di Castelnuovo sui Colli Euganei per attraversare il breve tratto di pianura che separa dai Berici e scalare la salita di Crosara da Mossano con quasi 2km sopra il 10% e punte del 17% su strada abbastanza larga che immette nella discesa impegnativa di Lapio e negli ultimi impegnativi 15 chilometri.
ORDINE DI ARRIVO
1. Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 3:55:08
2. Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:00:53
3. Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
4. Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
5. Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
6. Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
7. Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
8. Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:00:58
9. Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
10. Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team 0:01:02
CLASSIFICA GENERALE DOPO 11^ TAPPA
1. Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 46:54:19
2. Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:03
3. Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:46
4. Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:01:16
5. Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:01:46
6. Rigoberto Uran (Col) Etixx - Quick-Step 0:02:10
7. Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:02:12
8. Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:02:20
9. Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:02:24
10. Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:02:30
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ALBERTO CONTADOR (TINKOFF SAXO)
La Maglia Rosa Alberto Contador in sala stampa ha risposto alle domande.
D: Come ti sei sentito nel gareggiare in uno dei templi della Formula 1?
R: È sempre qualcosa di speciale gareggiare in scenari di altri grandi sport, è questo è certamente uno di quei luoghi. Le corse in auto sembrano sempre corse su terreni semplici in TV, ma quando poi li fai in bicicletta ti rendi conto di quanto sia duro.
D: Puoi spiegarci il tuo attacco a 6.5km dall'arrivo?
R: L'attacco di oggi era per mettermi alla prova. Ho visto che c'erano corridori in buona giornata. Non ho avuto tempo di studiare le immagini televisive ma penso che qualcuno dei miei diretti avversari abbia avuto qualche difficolta', oggi. Ma non farei troppo rumore intorno al mio attacco. È stata una giornata dura, le mie gambe hanno reagito bene ma non andrei oltre. C'erano altri corridori in quel gruppo e la differenza tra di noi era davvero minima.
D: Hai avuto l'impressione che Aru abbia risposto non così prontamente come al solito?
R: Come ho detto devo prima vedere le immagini in TV, ma gli stavo pedalando accanto e sembrava un po' stanco. Nei Gran Tour hai buone giornate e giornate un po' meno buone. Oggi non c'era terreno per guadagnare tempo in classifica ma è sempre importante testare la condizione e gambe altrui.
ILNUR ZAKARIN (TEAM KATUSHA)
D: Quanto sei contento?
R: Non ci posso ancora credere, ho vinto! Sono molto, molto felice.
D: Quando ti sei reso conto di poter vincere?
R: Me ne sono reso conto solo nei 2km finali.
D: Cosa hai fatto dopo il Romandia?
R: Dopo il Romandia pensavo di poter fare classifica al Giro d'Italia, così sono arrivato a Sanremo con molte ambizioni. Poi però non mi sentivo molto bene, quindi abbiamo cambiato strategia, lottare per le vittorie di tappa.
D: Cosa pensavi da giovane dei pionieri del ciclismo russo come Konyshev, Ekimov e Outchakov?
R: Sono stati un grande esempio per noi. Per me in particolare Ekimov è stato molto importante negli anni '90 quando ero un ragazzino. La Russia non ha ottenuto molti risultati importanti negli ultimi anni. Forse è ora che il ciclismo russo torni ai massimi livelli e spero di poter essere proprio io ad ottenere delle belle vittorie per la Russia, specialmente nelle corse a tappe.
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa n. 12 – IMOLA - VICENZA (Monte Berico) – 190km
Percorso: Tappa divisa nettamente in due parti: i primi 130km assolutamente piatti durante l'attraversamento della Pianura Padana e gli ultimi 60km circa molto mossi e ondulati, caratterizzati da alcune salite molto impegnative e dall'arrivo sullo strappo finale. Si percorre la bassa Ferrarese e il Polesine lungo strade pianeggianti, sostanzialmente rettilinee e mediamente di carreggiata normale e a volte usurata. Dopo Torriglia si scala la salita pedalabile di Castelnuovo sui Colli Euganei per attraversare il breve tratto di pianura che separa dai Berici e scalare la salita di Crosara da Mossano con quasi 2km sopra il 10% e punte del 17% su strada abbastanza larga che immette nella discesa impegnativa di Lapio e negli ultimi impegnativi 15 chilometri.
Ultimi km: Dopo Fimon si affronta una salita di 2km attorno all'8-9% con punte fino all'11%. Segue un breve falsopiano e una discesa impegnativa ma breve che porta agli ultimi 5km completamente piatti fino ai 1.200m dall'arrivo, dove inizia lo strappo finale. Ultimo km di pendenza media 7,1%, ultima parte attorno al 10% e punte proprio al termine dello strappo dell'11%. Rettilineo finale di 300m in asfalto di larghezza 7m.