Alberto Contador (Tinkoff Saxo) ha difeso la Maglia Rosa sulle rampe della salita di Campitello Matese, nell'ottava tappa del Giro d'Italia 2015, giungendo al traguardo al quinto posto, a 35" dal vincitore Beñat Intxausti (Movistar Team).
Con lui, nello stesso gruppo, i rivali per la classifica generale Fabio Aru (Astana Pro Team), quarto, Richie Porte (Team Sky), sesto, e Rigoberto Urán (Etixx - Quick Step), settimo. Contador ha anche guadagnato sui rivali in classifica generale due secondi di abbuono in un traguardo volante.
Al traguardo si è classificato al secondo posto Mikel Landa (Astana Pro Team), mentre terzo è giunto Sébastien Reichenbach (IAM Cycling). Con la vittoria di oggi Intxausti ha anche indossato la Maglia Azzurra di miglior scalatore. Elia Viviani (Team Sky) ha mantenuto la Maglia Rossa della classifica a punti, mentre Fabio Aru (Astana Pro Team) indossa ancora la Maglia Bianca di miglior giovane. Piacevole sorpresa all'arrivo: Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) è venuto a salutare tifosi, colleghi e giornalisti.
Il vincitore di tappa, Benat Intxausti, ha detto: "Ero in fuga con ottimi corridori. Ci sono stati molti attacchi sulla salita finale, ma il mio è quello che ha avuto successo. Cercavo una vittoria di tappa e sapevo che oggi sarebbe stata una buona occasione. Ho avuto buone gambe tutto il giorno. Ho aspettato a partire negli ultimi quattro chilometri, poi ho spinto al 100%. L'ammiraglia mi ha dato i tempi e io ho mantenuto fede nelle mie gambe. Amo il Giro, ora ho vinto due tappe e indossato per un giorno la Maglia Rosa. Mancano ancora molte tappe e spero che la squadra continui con il nostro momento positivo ".
La Maglia Rosa, Alberto Contador, ha detto: "La mia squadra stava lavorando molto bene in fronte al gruppo e ho visto l'opportunità di guadagnare due secondi al traguardo volante. Due secondi sono due secondi, si soffre molto per guadagnare due secondi in una cronometro. Sulla salita finale sapevo che Aru e Porte avrebbero attaccato e ho risposto ai loro attacchi. Non ero a mio agio in sella, si vedeva, ma è passata la giornata e sono felice. Vado a letto con il braccio immobilizzato e devo ricordarmi dell'infortunio senza fare fare movimenti bruschi. La cronometro potrebbe essere un momento difficile per me. Astana è molto forte ma credo che il tempo sia dalla mia parte ".
Domani l'ottava tappa in linea, molto mossa che totalizza poco meno di 4.000m di dislivello complessivi. Prima parte ondulata e mossa nel Beneventano attraverso Pietrelcina, Benevento e Atripalda dove si entra in Irpinia e si affronta la lunga e pedalabile salita del Monte Termino, che precede quella più impegnativa di Colle Molella (Lago Laceno) e l'immissione nei continui saliscendi della zona di Lioni, Sant'Angelo dei Lombardi e Castelvetere sul Calore, fino ai 20km dall'arrivo dove si affronta la dura salita del Passo Serra che immette negli ultimi km della tappa. Da segnalare tratti di strada con manto usurato e a volte a carreggiata ristretta.
ORDINE DI ARRIVO
1. Benat Intxausti (Spa) Movistar Team 4:51:34
2. Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:20
3. Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:00:31
4. Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:35
5. Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
6. Richie Porte (Aus) Team Sky
7. Rigoberto Uran (Col) Etixx - Quick-Step
8. Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
9. Damiano Cunego (Ita) Nippo - Vini Fantini 0:00:45
10. Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
CLASSIFICA GENERALE DOPO 8^ TAPPA
1. Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 32:40:07
2. Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:04
3. Richie Porte (Aus) Team Sky 0:00:22
4. Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:00:30
5. Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:42
6. Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:01:00
7. Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:01:16
8. Rigoberto Uran (Col) Etixx - Quick-Step 0:01:24
9. Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:01:34
10. Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:01:38
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ALBERTO CONTADOR (TINKOFF SAXO)
D: Quanto è stato difficile oggi?
R: L'ultima salita non era troppo dura ma la prima ora di corsa è stata frenetica, con 30/35 corridori a tirare il gruppo a tutta. Questo ha reso l'ultima salita più dura del previsto. Oggi per me era un test molto importante. Oggi era cruciale. Me la sono cavata senza problemi e sono davvero felice. Sono molto fiducioso. Domani pedalerò meglio. Il tempo è dalla mia parte.
D: Quanto influisce l'infortunio sulle tue performance?
R: Il mio infortunio alla spalla mi crea problemi in sella e fuori sella. Dormo con il braccio immobilizzato e mi da fastidio, ma non so dare percentuali su quanto tutto questo influisca sulle mie performance. Mancano solo pochi giorni alla cronometro. Dovremo fare alcune prove perché di solito corro sulla bici da crono con le braccia molto vicine e forse dovrò cambiare posizione.
D: Nel ciclismo quanto il dolore definisce la grandezza?
R: È una domanda filosofica. Posso rispondervi che durante la tappa di ieri avevo una spalla fuori posto, ero da quattro ore in sella e sapevo che dovevo ancora pedalare col vento contrario per altre quattro ore. Alla fine abbiamo corso più di 270 chilometri. In quel momento ho pensato: questo è il ciclismo.
BEÑAT INTXAUSTI (MOVISTAR TEAM)
D: Qual'è stato il momento più difficile oggi?
R: Era una tappa ideale per le fughe. È stato davvero difficile entrarci ma le gambe erano buone. Sulla salita finale ho chiuso tutti i distacchi. Sapevo che Kruiswijk andava forte ma sapevo anche che era stanco dopo essere stato così a lungo in fuga e che aveva consumato più energie di me. Ai cinque km dall'arrivo, quando il gruppo Maglia Rosa era a poco più di 1', ho avuto paura di essere ripreso. Ho assaporato la vittoria negli ultimi 350 metri.
D: Puoi paragonare questa vittoria alla tua prima vittoria di tappa al Giro d'Italia?
R: Sono entrambe belle vittorie ma questa vale doppio. Da solo, su un arrivo in salita e con la possibilità di indossare la Maglia Azzurra, cosa a cui tengo molto.
D: Che ambizioni hai ora?
R: Guido la classifica di miglior scalatore. È una motivazione fortissima vincere questa classifica in un Gran Tour. Sarà dura vincerla perché mancano due settimane e moltissime salite e i favoriti combatteranno fino alla fine per la classifica generale nelle tappe di montagna. Potrei inoltre dover sacrificare le ambizioni di vincere un'altra tappa per tenerla, ma ci proverò comunque anche se non sarà facile.
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa n. 9 – BENEVENTO - SAN GIORGIO DEL SANNIO – 215km
Percorso: Tappa molto mossa che totalizza poco meno di 4.000m di dislivello complessivi. Prima parte ondulata e mossa nel Beneventano attraverso Pietrelcina, Benevento e Atripalda dove si entra in Irpinia e si affronta la lunga e pedalabile salita del Monte Termino, che precede quella più impegnativa di Colle Molella (Lago Laceno) e l'immissione nei continui saliscendi della zona di Lioni, Sant'Angelo dei Lombardi e Castelvetere sul Calore, fino ai 20km dall'arrivo dove si affronta la dura salita del Passo Serra che immette negli ultimi km della tappa. Da segnalare tratti di strada con manto usurato e a volte a carreggiata ristretta.
Ultimi km: Salita di Passo Serra impegnativa nella parte centrale, dove si incontrano pendenze a doppia cifra, seguita da una breve e veloce discesa che termina ai 5km dall'arrivo, ancora una breve risalita e un tratto cittadino prima del rettilineo finale al 3% (asfalto, lunghezza 600m, larghezza 7m).
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