"Qualche confronto tra le garanzie assicurative prestate da chi si occupa di ciclismo amatoriale" titola così Udace1 il sito de "Il Ciclismo Udace" l'intervento di Pier Angelo Negri sulle polizze assicurative sottoscritte dai vari enti. Noi lo abbiamo ritenuto importante per aprire un momento di confronto e riflessione su ciò che riguarda la copertura assicurativa delle Asd e ciclisti affiliati e invitiamo anche altri soggetti ad esporre le loro posizioni in merito a tale argomento
Compiti prioritari di tutti gli aderenti alla Consulta Nazionale per le attività Cicloturistico - Amatoriali sono… la copertura assicurativa… (così, testualmente, recita, sotto il titolo “Regolamento di Funzionamento”, il capo “Costituzione e compiti” della Consulta Nazionale delle Attività Cicloturistico-Amatoriali).
In altri termini, e per meglio intenderci, uno dei compiti non secondari della Consulta del ciclismo per le attività cicloturistiche e amatoriali consiste nel verificare che la Federazione ciclistica e gli Enti di promozione sportiva aderenti alla Consulta stipulino, per conto delle Associazioni Sportive Dilettantistiche a loro affiliate e dei relativi tesserati, dei contratti assicurativi per la responsabilità civile derivante, alle A.S.D., dall’organizzazione di competizioni ciclistiche, cicloturistiche o di manifestazioni comunque connesse allo sport ciclistico, e, ai tesserati, dall’uso della bicicletta sia durante la partecipazione alle manifestazioni, sia mentre si allenano.
L’assicurazione per il rischio degli infortuni dei tesserati è obbligatoria, quindi le condizioni che la regolano, così come i capitali assicurati, devono essere conformi al dettato normativo e, in particolare, alle modalità tecniche per l’assicurazione obbligatoria degli sportivi dilettanti quali previste dal Decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 3 novembre 2010, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 20 dicembre 2010, n. 296.
L’accordo di collaborazione ACSI-UDACE, oltre a non prevedere commistioni tra le due associazioni nell’organizzazione di manifestazioni sportive, ha necessariamente costretto l’ACSI a potenziare, con la creazione del Settore Ciclismo, il proprio comparto nello sport delle due ruote, con l’inserimento di tecnici e dirigenti provenienti dall’ UDACE, che hanno portato in ACSI la professionalità e l’esperienza maturata in UDACE.
Uno dei principi cardine che dall’UDACE sono stati trasferiti al Settore Ciclismo ACSI riguarda la garanzia di sicurezza delle A.S.D., che con impegno e sacrificio organizzano le manifestazioni, siano esse cicloturistiche o agonistiche, per i cicloamatori.
Per garanzia di sicurezza si intende che la Società affiliata che organizza una manifestazione abbia la propria responsabilità civile totalmente assicurata,anche al di là delle prescrizioni normative e fino a concorrenza dei richiesti limiti di garanzia, senza la necessità di preventivamente intrattenere l’assicuratore per indicare il numero dei partecipanti alla manifestazione, e di integrare il premio in funzione del loro numero, o comunque di intervenire, ma questa sarebbe una libera scelta, per portare i massimali a livelli di maggior sicurezza.
Era ed è un vanto per l’UDACE, e lo è ora anche per l’ACSI Settore Ciclismo, prevedere che il costo dell’affiliazione comprendesse l’assicurazione per la responsabilità civile derivante agli organizzatori dalla promozione di manifestazioni ciclistiche (per il 2013 la copertura è fino a concorrenza di un massimale di euro 6.000.000,00 per sinistro, con il limite di euro 5.000.000,00 per danni alla persona e di euro 1.000.000,00 per danni a cose e animali), con una prestazione assicurativa in linea con le garanzie ritenute idonee a sopportare i danni eventualmente addebitabili a responsabilità per colpa degli organizzatori della manifestazione o delle persone della cui attività la A.S.D. organizzatrice dovesse rispondere.
L’assicurazione è prestata senza alcuna franchigia ma, per il danno alle cose, cioè, di fatto, per il danno alla bicicletta, i tesserati ACSI Settore Ciclismo non sono considerati terzi nei confronti della Società affiliata ACSI che organizza la manifestazione.
In altre parole, nel caso di incidente causato da responsabilità per colpa dell’organizzatore della “corsa”, il tesserato ACSI Settore Ciclismo ha diritto di beneficiare dell’intervento dell’Assicuratore per tutti i danni che ha subito, a eccezione di quelli riportati dalla sua bicicletta.
Per completezza è però da precisare che, con una deroga alle regole generali del contratto di assicurazione, le parti, cioè ACSI Settore Ciclismo e la Compagnia assicuratrice, si sono impegnate a valutare di volta in volta il singolo caso, per eliminare la difformità di trattamento ai partecipanti alle manifestazioni organizzata da ACSI Settore Ciclismo.
Non era infatti conforme a equità che il partecipante a una manifestazione organizzata da ACSI, in quanto tesserato alla Federazione o ad altro Ente di promozione sportiva, traesse beneficio dall’intervento dell’Assicuratore, beninteso in presenza di responsabilità per colpa dell’organizzatore della manifestazione, ottenendo il risarcimento anche degli eventuali danni alla bicicletta, negati, invece, al tesserato ACSI.
Con la valutazione del singolo caso, l’Assicuratore si è impegnato a eliminare l’incongruenza, che poteva avere una logica, ma che certamente, nel caso di conclamata responsabilità per colpa dell’organizzatore della gara, determinava una ingiusta discriminazione nei confronti dei tesserati ACSI, cioè dello stesso Ente della A.S.D. promotrice della manifestazione.
E’ evidente, da quanto fin qui detto, con quale e quanta attenzione si sia cercato di evitare il rischio di far pagare dei danni a coloro che impegnano il loro tempo per far divertire gli altri ciclisti, perché se il ciclismo amatoriale vive è soprattutto grazie a chi si sacrifica per promuovere le manifestazioni, siano esse per cicloturisti o agonistiche.
Non sembra che questo principio sia del tutto seguito e compreso dagli altri Enti e dalla Federazione.
Viaggiando in internet, tra i vari siti, si scoprono delle novità, tra queste la nuova collocazione assicurativa dell’UISP, che proprio recentemente, con la solita autodichiarazione resa nella commissione della Consulta (chissà perché l’autodichiarazione, ancorché rispettosa della realtà, per altri Enti sia vietata o comunque da verificare e per l’UISP sia verità assoluta), per il 2013 ha confermato, come garante delle A.S.D. affiliate e dei relativi tesserati, il vecchio e tradizionale partner assicurativo (CA.RI.GE), che invece non era più tale, come è appunto facile rilevare dal sito UISP.
Ma a parte la predetta doverosa osservazione, si rileva che le A.S.D. affiliate UISP hanno la responsabilità che a loro deriva dall’organizzazione di manifestazioni sportive assicurata fino a concorrenza di
€ 4.000.000,00 per sinistro, con il limite di €. 2.500.000,00 per persona e di € 2.500.000,00 per danni a cose e animali.
Ma quel che più dovrebbe preoccupare le A.S.D. affiliate UISP è che l’assicurazione è prestata con una franchigia di € 1.000,00 per i danni alle cose e di € 3.000,00 per i danni alla persona.
Ciò significa che l’A.S.D. affiliata UISP che abbia a organizzare una manifestazione sportiva deve preventivare un possibile esborso, oltre alle spese necessarie alla promozione dell’evento, di almeno 4.000,00 euro per far fronte ai danni che potrebbero essere lamentati da partecipanti o da terzi estranei alla manifestazione.
Se a tanto si aggiunge che ai fini della franchigia il riferimento è all’ammontare della richiesta che viene avanzata dal danneggiato e non alla somma che al definitivo fosse liquidata, alla A.S.D. farebbero carico tutte le spese legali di difesa e di soccombenza, anche al di là della franchigia, quando la richiesta iniziale fosse pari o inferiore alla franchigia e il danneggiato dovesse promuovere giudizio.
Anche le A.S.D. affiliate alla Federazione Ciclistica non è che possano dormire sonni tranquilli.
Con l’affiliazione alla Federazione la responsabilità derivante alla A.S.D. dall’organizzazione di manifestazioni (cicloturistiche o competitive) è assicurata fino alla concorrenza di € 1.300.000,00 per sinistro, elevabile a € 3.000.000,00 con il pagamento di un premio suppletivo di € 150,00 per manifestazione o per giornata, se la manifestazione durasse più giorni.
Ovviamente il massimale è elevato solo per la specifica manifestazione, che dovrà essere indicata all’assicuratore prima di essere promossa, o per ogni giorno di suo svolgimento (il supplemento di premio è infatti per giornata).
C’è una ulteriore opzione: con gli stessi criteri il cosiddetto massimale può essere elevato a
€ 5.000.000,00, ma con il pagamento di un premio suppletivo di € 250,00 per manifestazione o per giornata di “gara”.
La garanzia assicurativa, per i danni alle cose, è prestata con una franchigia di € 300,00, limite che comunque, in caso di sinistro, resterà a carico della A.S.D. organizzatrice della manifestazione.
Per quanto riguarda le garanzie assicurative prestate per la responsabilità civile dei tesserati, l’ACSI Settore Ciclismo era preoccupato perché, per contenerne il costo, la tessera “base”, con la quale sono prestate le garanzie assicurative minime, prevede per il 2013 un massimale di € 500.000,00, contro un massimale di € 1.300.000,00 assicurato nel 2012.
In ogni caso per coloro che, pur scegliendo la tessera “base”, volessero una garanzia di maggior sicurezza per il loro patrimonio, con un supplemento di premio di 10 euro è possibile elevare il massimale a
€ 1.300.000,00.
Anche per l’assicurazione della responsabilità civile dei tesserati non è prevista alcuna franchigia e la garanzia è operante ogni qualvolta il tesserato utilizza la bicicletta: per partecipare a cicloturistiche, agonistiche o per allenamento comunque svolto.
Anche per l’assicurazione della responsabilità civile derivante ai cicloamatori dall’uso “sportivo” della bicicletta sono opportuni dei confronti.
Evidentemente l’UISP non ha le preoccupazioni dell’ACSI Settore Ciclismo, perché per i loro tesserati l’assicurazione per la responsabilità civile è prestata fino a concorrenza di un massimale di € 400.000,00.
Come per l’assicurazione per la responsabilità civile delle A.S.D. affiliate all’UISP, è prevista una franchigia di € 1.000,00 per danni a cose e di € 3.000,00 per danni alla persona.
Quindi per ogni sinistro che possa accadere per sua responsabilità o corresponsabilità, il tesserato UISP deve comunque mettere mano al portafoglio.
Nell’impossibilità, almeno al momento della stesura di questo scritto, di prendere visione della polizza integrale stipulata dalla UISP, non si può affermare con certezza se la garanzia assicurativa è operante o no quando il tesserato utilizzi autonomamente la bicicletta a scopo di allenamento o per diporto (il cicloturista).
In condizioni forse migliori dei tesserati UISP si trovano i tesserati della Federazione.
Il “cartellinato” della Federazione ha la responsabilità civile assicurata fino a concorrenza di € 520.000,00 per sinistro.
La garanzia è prestata con una franchigia di € 300,00 per danni alle cose, quindi il cicloamatore tesserato alla Federazione Ciclistica, per ogni sinistro in cui rimane coinvolto e attribuibile a sua totale o parziale responsabilità, pure deve mettere mano al portafoglio.
Nel caso di allenamento, poiché viene richiamata la formulazione dell’art. 3, punti 1 e 2, del già citato decreto 3 novembre 2010 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e del successivo art. 7 (“L’assicurazione si estende alle conseguenze di infortuni che avvengono durante gli allenamenti, anche individuali, purché questi siano previsti, disposti, autorizzati, o controllati dall’organizzazione sportiva, anche per il tramite dei suoi organismi periferici e delle associazioni affiliate, del soggetto obbligato.”), che è formulazione adottata anche per l’assicurazione della responsabilità civile, potrebbero esserci problemi sull’operatività della garanzia assicurativa in quanto non fossero rispettate le su indicate previsioni normative.
Sempre con riguardo all’assicurazione per la responsabilità civile e alle franchigie previste per i tesserati UISP e della Federazione, si deve dire che dalle statistiche UDACE il 70% dei sinistri causati da responsabilità dei tesserati sono risarciti con un costo medio di poco meno di 1.000,00 euro, quindi se la scelta ACSI fosse stata analoga a quella di UISP e Federazione il costo della tessera ACSI Settore Ciclismo sarebbe stato apprezzabilmente inferiore, ma non si voleva che il tesserato, dopo il pagamento del cartellino, fosse, in caso di sinistro dovuto a sua responsabilità totale o parziale, costretto a por nuovamente mano al portafoglio per pagare una parte del danno che aveva causato.
La garanzia infortuni è totalmente regolata dalle disposizioni normative, e l’indennizzo potrebbe essere totalmente o parzialmente a carico della Federazione o dell’Ente di promozione sportiva se vi fossero delle difformità nelle condizioni di assicurazione.
Per completezza si deve dire che anche l’UDACE ha stipulato, per le A.S.D. affiliate e per i relativi tesserati, contratti di assicurazione che prevedono le stesse garanzie prestate per gli iscritti e le Società affiliate all’ACSI Settore Ciclismo.
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