Guardare sempre avanti con ottimismo e tenacia. È questa la filosofia di Alessandro Fabian, campione azzurro di triathlon che inizia il 2021 con tante novità e un grande sogno: le Olimpiadi di Tokyo. Lasciato alle spalle un 2020 molto impegnativo e particolare, sia dal punto di vista fisico che mentale, con l’interruzione delle gare e la ripresa delle competizioni in autunno, Fabian punta già la prossima stagione. Reduce da una serie di buoni risultati alla fine del 2020, e da un periodo di meritato riposo, il triatleta veneto ha ripreso ad allenarsi con uno staff tecnico tutto nuovo: Josè Brborich come head coach, coordinatore dello staff e allenatore dedicato al ciclismo; Moreno Daga, già coach della campionessa Ilaria Cusinato, per il nuoto; Norberto Salmaso per la corsa, e infine Giulia De Joannon per la preparazione fisica.
Una nuova squadra di professionisti che aiuterà Fabian a raggiungere la meta principale del 2021: il Giappone, in quella che per l’atleta padovano sarebbe la terza partecipazione consecutiva ai Giochi. Dopo il decimo posto di Londra 2012, e il quattordicesimo di Rio 2016, l’obiettivo è migliorarsi ancora. “E’ lo staff migliore che potessi avere in questo momento, per perseguire l’obiettivo delle Olimpiadi. Mi sono voluto circondare dei migliori professionisti per arrivare a Tokyo, e affrontare al meglio il periodo di qualificazione olimpica da marzo a giugno – dichiara Alessandro Fabian – Sono curioso di vedere i risultati di questo nuovo team di lavoro, la competizione è molto agguerrita ma lo siamo anche noi. Quest’anno non farò il classico ritiro anche per via della pandemia, ma anche a casa sto già lavorando bene”.
Focus sulle Olimpiadi anche per Josè Brborich, new entry dello staff cha però ha già seguito Fabian in passato su alcune iniziative (ad esempio la Fabian Experience) e ha studiato un piano di allenamento specifico: “Alessandro ha voluto costruire questo staff su misura per lui per andare a Tokyo, e quindi ora tutta la preparazione girerà attorno a questo. Abbiamo appena iniziato e siamo in una fase di studio e aggiustamento di alcuni aspetti. Vogliamo portare Alessandro a un livello di prestazione superiore, alzare le sue performance soprattutto nel ciclismo e nella corsa. Abbiamo le idee chiare su cosa fare e quali modifiche apportare”.
Insomma, la strada verso il Giappone è tracciata, ma l’atleta gestito dall’agenzia EIS non smette di dedicarsi anche ai suoi progetti legati alla tutela dell’ambiente e al rispetto della natura: congedato dal Gruppo Sportivo Carabinieri, ha fondato una squadra, la «Elements», impegnata a pari livello a formare gli atleti e a sensibilizzare le persone all’importanza dell’ecosostenibilità. Ma non solo, perché nel 2019 ha dato il via al progetto “Elements Fury” che ha come obbiettivo proprio la sensibilizzazione alla salvaguardia del pianeta, mentre l’anno scorso è diventato capitano dei “Green Heroes”, un gruppo di atleti che vuole diffondere un messaggio di sensibilizzazione proprio su questi temi.
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