Riunitosi oggi per la quarta volta in videoconferenza, il gruppo di lavoro dedicato alla sicurezza dei ciclisti creato dall’Union Cycliste Internationale (UCI) ha esaminato una serie di proposte volte a migliorare le condizioni di sicurezza nelle su strada: obiettivo, mettere a punto le misure da introdurre a partire dalla stagione 2021.
Questo incontro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle diverse famiglie del ciclismo su strada – organizzatori, squadre e ciclisti – fa seguito a quelli organizzati il 27 agosto a Nizza alla vigilia del Tour de France, il 13 ottobre e il 5 novembre. Altri tre incontri, ciascuno dedicato a un tema specifico (18 novembre: protezione e segnalazione dei corsi; 19 novembre: attrezzature e azioni del corridore; 20 novembre: veicoli nel convoglio di gara) hanno permesso di sviluppare proposte concrete.
I temi discussi hanno riguardato diversi aspetti della sicurezza di una gara su strada, dalla supervisione generale prima della competizione alla gestione della sicurezza stessa durante la gara.
Le misure in questione saranno presentate al Professional Cycling Council (PCC) il 9 dicembre, poi approvate dal comitato di gestione dell’UCI prima della loro introduzione. Le prime misure entrano in vigore nel gennaio 2021, mentre le altre saranno gradualmente introdotte nel corso dell’anno. I loro effetti saranno costantemente oggetto di valutazione e saranno esaminati dal gruppo di lavoro “Sicurezza e regolamenti tecnici” dell’UCI.
Il gruppo di lavoro, guidato dal presidente dell’UCI David Lappartient, con la partecipazione del presidente del Consiglio ciclistico professionale Tom Van Damme e coordinato dal dipartimento sportivo dell’UCI, ha visto la partecipazione di Iwan Spekenbrink, Richard Plugge, Carsten Jeppesen e Patrick Lefevere per la AIGCP (squadre), di Christian Prudhomme, Richard Chassot e Thierry Gouvenou per la AIOCC (organizzatori) e di Gianni Bugno, Pascal Chanteur, Laura Mora, Philippe Gilbert e Matteo Trentin per il CPA (corridori).
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