Il conto alla rovescia per il 98° Giro d'Italia è appena cominciato e numerose sono le iniziative dei corridori e degli appassionati che si stanno susseguendo per conoscere da vicino le difficoltà che presentano le varie tappe.

Tra loro, di sicuro, la più "infuocata" in questi giorni è quella disegnata nelle verdi colline del Prosecco Superiore, ovvero la 14^ quella a cronometro individuale che partirà da Treviso e si concluderà a Valdobbiadene. Sono molti, infatti, i campioni del ciclismo italiano e straniero che lo stanno provando.
L'ultimo della serie è stato venerdì pomeriggio Stefano Garzelli, già vincitore del Giro d'Italia nel 2000 e attuale commentatore tecnico di Rai Sport che, accompagnato dal collega di Vittorio Veneto, Marzio Bruseghin ex campione della cronometro, ha affrontato i 59,2 km della ribattezzata Crono del Prosecco. A seguire ogni loro pedalata e a raccogliere le impressioni dei due ciclisti, la troupe di Rai Sport con il giornalista e conduttore Andrea De Luca, voce dalla moto al Giro.
Le immagini della ricognizione andranno in onda nei giorni precedenti la tappa del 23 maggio prossimo. "Al termine delle riprese Stefano Garzelli, Marzio Bruseghin e la troupe - è detto in una nota del Comitato Organizzatore della tappa - hanno fatto una piccola sosta presso la loggia del Municipio accolti dal Comitato Tappa Valdobbiadene con in testa il presidente Isidoro Rebuli, il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese e l'assessore allo sport, Tommaso Razzolini, per un brindisi con lo spumante Valdobbiadene Docg ".

Anche questo sopralluogo ha confermato che la 14^ tappa sarà decisiva ai fini della classifica generale. Dopo i primi 30 km che si snodano su un percorso pianeggiante, di puro scorrimento e che favorirà i passisti, il Gran Premio della Montagna di San Pietro di Feletto sicuramente cambierà volto alla cronometro. Quest'ultimo tratto è caratterizzato da 25 km di saliscendi sulle colline vitate del Prosecco Superiore. La salita di Rua ed il tratto che da Guia porta a Valdobbiadene non daranno tregua ai ciclisti che se non doseranno bene le loro forze e le energie potranno perdersi nel bassopiano di San Pietro di Barbozza.

Francesco Coppola - FCI Veneto