In una giornata infausta dal punto di vista del clima, con pioggia e freddo principali protagonisti, sono iniziate le cronometro individuali. Anche se la pioggia è stato l’elemento caratterizzante della gara, non si può dire che l’abbia modificata dal punto di vista del risultato finale. Ha vinto, infatti, l’australiana Macey Steward, partita per 25^ (quindi 40’ prima dell’ultima), che ha coperto i 13,9 km del percorso in 20’08”39. Alle sue spalle è giunta la danese Pernille Mathiesen, a 10”79.
Terza l’altra australiana Leeza Anna Hull, a 13”51, che ha preceduto di una manciata di decimi la connazionale Alexandra Manly.
Viene confermato, quindi, il primato della scuola aussie nella specialità. Lo scorso anno a Firenze vinse la francese Severiene Eraud, ma fu l’eccezione che conferma la regola, perché le australiane si piazzarono al secondo e terzo posto. Mentre quest’anno la prima delle francesi (Greta Richioud) si è classificata sesta. Questa costanza di risultati dell’Australia in una categoria soggetta a veloci ricambi anno dopo anno fa appunto la differenza e indica la capacità di mantenersi sempre ai massimi livelli.
Le azzurrine Alice Gasperini e Sofia Bertizzolo, al primo anno nella categoria, alla vigilia avevano come obiettivo credibile l’ingresso nella top ten. Lo stesso tecnico Salvoldi aveva anticipato: “Entrare tra le prime dieci sarebbe già un grande successo. Sarà dura visto il folto numero di partecipanti…”.
Alice e Sofia non ci sono riuscite, ma ci sono andate vicino, chiudendo rispettivamente al 13° e 14° posto. E il maltempo ci ha messo del suo. Rispetto al 17° posto di Francesca Pattaro e al 39° di Michela Maltese a Firenze il progresso è comunque evidente e stimola ad insistere nella multidisciplinarietà e nella valorizzazione della specialità contro il tempo, un fondamentale per il corridore moderno.
“Ho avuto dei problemi in partenza – ha detto subito dopo l’arrivo Sofia - non riuscendo a trovare il ritmo che speravo. Ho cercato di recuperare sulle due salite, però ormai il distacco era accumulato, non potevo forzare in discesa per non cadere, visto il tempo. Speravo di fare meglio”.
Gara diversa per la Gasperini: “Sono partita bene, ma ho perso il ritmo in salita, soprattutto sulla seconda. In discesa, poi, non era proprio possibile recuperare...”
Non nasconde un pizzico di delusione Dino Salvoldi: “Avrei sperato in una posizione migliore, anche se sapevo che era dura entrare nelle prime dieci. Purtroppo si è confermato quanto prevedevamo, ovvero che la prima parte del percorso, completamente pianeggiante, avrebbe favorito atleti possenti in grado di spingere rapporti lunghi. Da questo punto di vista Sofia e Alice devono ancora crescere.”
Sofia non ha nascosto una leggera delusione, alla fine
“In effetti - continua il tecnico azzurro - questa crono le ha riportare sulla terra, nel senso che loro pensavano di poter ripetere il risultato dei campionati europei, ma si tratta di due contesti completamente differenti. A parte gli avversari, infatti, la crono degli europei presentava una salita all’inizio, nella quale atleti agili erano agevolati. Qui a Ponferrada la cosa era all’opposto."
La pioggia incessante le ha penalizzate?
“No”.
Adesso l’attenzione passa, per il gruppo juniores guidato da Salvoldi, alla prova in linea di venerdì nella quale la Bertazzo sarà della partita, mentre la Gasperini fungerà da riserva.
CRONOMETRO DONNE JUNIORES: 1 Macey Stewart (Aus) Km. 13,9 in 20’08”39; 2. Pernille Mathiesen (Dan) a 10”79; 3. Anna-Leeza Hull (Aus) a 13”31; 4. Alexandra Manly (Aus) a 13”81; 5. Emma White (Usa) a 26”47; 6. Greta Richioud (Fra) a 26”63; 7. Melissa Lowther (Gbr) a 27”69; 8. Aafke Soet (Ola) a 28”23; 9. Daria Pikulik (Pol) a 38”91; 10. Daria Egorova (Rus) a 44”73; 11. Camila Valbuena (Col) a 50”05; 12. Lisa Klein (Ger) a 51”87; 13. Alice Gasparini (Ita) a 52”45; 14 Sofia Bertizzolo (Ita) a 55”51; 15. Janelle Cole (Usa) a 1’02”21; 16. Milda Auzbikaviciute (Lit) a 1’06”86; 17. YekaterinaYuraitis (Kaz) a 1’08”07; 18. Natalia Radzicka (Pol) a 1’08”78; 19. Kiyoka Sakaguchi (Giap) a 1’08”81; 20. Faina Potapova (Kaz) a 1’10”48; 21. Chanellaned Stougje (Ola) a 1’10”51; 22. Maria Fernandez Calderon (Spa) a 1’14”95; 23. Franziskager Banzer (Ger) a 1’15”92; 24. Margot Dutour (Fra) a 1’16”11; 25. Juliaswe Karlsson (Sve) a 1’20”44; 26. Jeannened Korevaar (Ola) a 1’22”26; 27. Nikolacze Zdrahalova (R. Ceca) a 1’22”31: 28. Lindaswe Hallerod (Sve) a 1’25”85; 29. Terezasvk Medvedova (Slo) a 1’29”46; 30. Aline Seitz (Svi) a 1’29”71; 31. Eva Maria Palm (Bel) a 1’29”95; 32. Ema Manikaite (Lit) a 1’33”97; 33. Izquierdo Dafne Theroux (Can) a 1’35”81; 34. Michelle Andres (Svi) a 1’39”82; 35. Mari-Liis Mottus (Est) a 1’41”87; 36. Anastasiia Pliaskina (Rus) a 1’43”77; 37. Josie Knight (Irl) a 1’45”84; 38. Julia Rodriguez Martin (Spa) a 1’46”17; 39. Yumi (Kajihara Giap) a 1’50”41; 40. Paula Patino (Col) a 1’50”98; 41. Grace Garner (Gbr) a 1’57”75; 42. Endija Rutule (Let) a 1’59”33; 43. Katja Jeretina (Slo) a 2’04”74; 44. Monique Gerber (Rsa) a 2’24”80; 45. Ekaterina Knebeleva (Uzb) a 2’31”03; 46. Kimberley Le Court De Billot (Mri) a 2’36”03. 47. Ahmed Ebtissam Zayed (Egi) a 3’08”21; 48. Michelle Benson (Rsa) a 3’25”69; 49. Ragab Menatall Essam (Egi) a 5’07”77.
Ufficio Stampa Federciclismo