Dom11242024

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Diego Ulissi super al 65esimo Gran Premio Camaiore

Diego Ulissi si aggiudica l’edizione numero 65 del G.P. Camaiore. Al termine dei 186 km previsti, il corridore della Lampre Merida ha preceduto sul traguardo di viale Oberdan Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Julian David Arredondo Moreno (Trek Factory Racing) e Simon Clarke (Orica GreenEDGE), che si erano avvantaggiati insieme a lui all’ultimo passaggio sul Monte Pitoro.

Foto: Il racconto della vittoria di Diego Ulissi al Gp Camaiore http://www.gpcamaiore.it/news/eventi/ulissi-trionfa-nel-gp-camaiore-2014-147.php

 

Tutto è cominciato questa mattina con la consegna del “Premio Sport”, da parte del Sindaco di Camaiore Avv. Alessandro Del Dotto, a Vincenzo Nibali. Il campione siciliano ha ottenuto l’abbraccio della folla radunata presso le gradinate dello stadio comunale, davanti a tutta la sua famiglia, il papà Salvatore e la mamma Giovanna accorsi in Toscana per essere presenti alla prima corsa che il giovane figlio Antonio avrebbe disputato in compagnia del più famoso fratello.

Dopo il via, dato alle ore 11.00 da località Frati, il gruppo ha proceduto compatto a velocità sostenuta per tutta la prima ora, percorsa a più di 51 km/h di media. Proprio a questo punto è nata la fuga di giornata, composta dal Campione olandese Johnny Hoogerland (Androni Giocattoli – Venezuela), Daniele Colli (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Silvio Giorni (Area Zero Pro Team) e Riccardo Donato (MG.K Vis – Trevigiani). I quattro hanno raggiunto un vantaggio massimo di 7’30” sul gruppo dopo .

È stato soprattutto grazie al lavoro dell’Astana e della Lampre-Merida che il gruppo ha recuperato gran parte del vantaggio accumulato. I primi due fuggitivi ad arrendersi sono stati Giorni e Donato, a 32 km dal traguardo. L’avventura di Hoogerland e Colli è invece proseguita fino a 15 km dalla conclusione: ciò che rimaneva del gruppo inseguitore ha infatti annullato definitivamente la fuga di giornata proprio all’inizio dell’ultima scalata al Monte Pitoro.

Nei 3 km di salita, il primo a muoversi è stato Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), seguito a ruota da Davide Villella (Cannondale Pro Cycling) e dal colombiano Julian David Arredondo Moreno (Trek Factory Racing). L’azione decisiva, però, è stata promossa da Diego Ulissi (Lampre – Merida) e Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), partiti in contropiede e prontamente seguiti da Simon Clarke (Orica GreenEDGE) e da un sempre pimpante Arredondo.

I quattro sono transitati sul GPM di Monte Pitoro (nello stesso ordine con cui avrebbero superato la linea di arrivo poco più tardi) con 6” di vantaggio sul gruppo, tutt’altro che compatto. Il vantaggio si è poi dilatato nella discesa successiva, arrivando a toccare i 20” a 2 km dall’arrivo.

Negli ultimi 1000 metri, gli inseguitori sono riusciti a recuperare gran parte del ritardo accumulato, ma non sono comunque riusciti a rientrare sulla testa della corsa. Nella volata a quattro che ha deciso la sessantacinquesima edizione del G.P. Camaiore, è stato quindi Diego Ulissi ad avere la meglio, davanti a Matteo Montaguti, Julian Arredondo e Simon Clarke. Il gruppo degli inseguitori, giunto a 3” dal vincitore, è stato regolato da Sonny Colbrelli (Bardiani Valvole – Csf Inox), che ha preceduto in volata Fabio Felline (Trek Factory Racing) ed il belga Jens Keuleleire (Orica GreenEDGE).

Foto: Diego Ulissi ha vinto il 65º Gp Camaiore. Dopo il secondo posto dello scorso anno un successo cristallino

Per il portacolori della Lampre-Merida si tratta del secondo successo stagionale, dopo la vittoria conquistata a Stirling nella seconda tappa del Tour Down Under. Una bella soddisfazione per il cecinese, che ha così vendicato il secondo posto della passata edizione.

È un Ulissi raggiante quello si è presentato in sala stampa. Accompagnato dalla piccola Lia, tenuta in braccio da papà Diego e dalla moglie Arianna, il vincitore della 65a edizione ha raccontato ai tanti giornalisti presenti le sue impressioni sulla corsa.

«È stata una gara piatta, non c'è stata grande selezione. Per questo, ho chiesto ai compagni di prendere la salita di Monte Pitoro più forte possibile: Mori ha fatto un grande forcing, poi Vincenzo (Nibali), facendo il suo interesse, ha aiutato anche noi. Arredondo è scattato forte, io ho preferito aspettare gli ultimi 400 metri della salita e ho ripreso il colombiano allo scollinamento, mentre Clarke e Montaguti si sono accodati a noi».

«Portar via il gruppetto era proprio quello che cercavo – ha proseguito il corridore in forza alla Lampre-Merida – abbiamo trovato subito l’accordo, anche se ero il più veloce dei quattro, e abbiamo fatto una gran velocità. È stata un’azione studiata. La volata è stata pulita, anche se questi sono sprint difficili, in cui nessuno vuole prendere l’iniziativa. Arredondo è partito lungo; io pure, perché non volevo farmi anticipare, anche se la volata era controvento. Degli altri tre, Clarke era quello che temevo di più, forse però ha speso molto per tenere ed è arrivato stanco. Certo, se al suo posto ci fosse stato Gerrans, sarebbe stato un po' più complicato».

Quella conquistata oggi è stata la seconda vittoria del 2014 per Ulissi, la quindicesima da professionista, nonché la settima stagionale per la Lampre-Merida. «Dopo il Tour Down Under ho rifiatato, poi dal Laigueglia ad ora la condizione è andata in continuo crescendo; a Lugano – dove Ulissi è arrivato terzo, non senza rimpianti – mi sono testato. Compirò 25 anni a luglio (il 15 per la precisione, ndr), sono in continua evoluzione, è normale che di anno in anno si vada sempre più forte. L’anno scorso, ad esempio, qui a Camaiore mi preoccupavo di rimanere con i primi in salita, quest'anno invece sono stato io ad attaccare».

Oltre al grande talento di cui è dotato e alla brillante condizione mostrata in questo inizio di stagione, una piccola mano al corridore livornese l’ha data anche il mini-raduno della Nazionale, voluto dal nuovo c.t. Davide Cassani (presente anche oggi) e svoltosi proprio a Camaiore la settimana scorsa: «Il ritiro con la Nazionale della scorsa settimana qui a Camaiore è servito tantissimo. Ai nostri occhi il nuovo c.t. si è rivelato una persona che sa quello che vuole, determinato. Cassani ha già visionato il percorso mondiale, lo ha filmato e ce lo ha fatto vedere; ci siamo parlati e lo devo ringraziare, perché ha speso parole molto belle nei miei confronti. Adesso sta a me dare continuità ai risultati». Nella testa di Ulissi, due volte iridato nella categoria Juniores, i Campionati del Mondo di Ponferrada occupano già uno spazio importante: «Dopo le Classiche, andremo insieme a vedere il percorso in Spagna per capire bene come sarà. Sull'ammiraglia si è seduta la persona giusta, sta poi a noi arrivare all'appuntamento nel miglior modo possibile. Siamo una squadra, quindi correremo uno per tutti, tutti per uno. Il brivido di vincere un Mondiale, anche come squadra, è eccezionale, chiunque sia a vincere».

Non solo Ponferrada nel mirino del corridore blu-fucsia: «Il sogno? Crescere nelle Classiche e nelle gare World Tour. In Australia sono già arrivati risultati importanti, in fondo sono terzo al mondo (Ulissi si riferisce alla classifica World Tour, ndr), anche se c'è stata solo una gara, ma è segno che sto maturando e devo continuare così. Mi testerò alle Classiche, dove verificheremo i passi avanti, cercando di migliorare le tre top-20 del 2013».

 

Ordine d'arrivo 65° G.P. Città di Camaiore:

1. Diego Ulissi (Ita) Lampre - Merida in 4h18'37", media oraria: 43,150 km/h

2.    Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale s.t.

3.    Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing s.t.

4.    Simon Clarke (Aus) Orica - GreenEDGE s.t.

5.    Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani Valvole –Csf Inox a 3"

6.    Matteo Felline (Ita) Trek Factory Racing s.t.

7.    Jens Keukeleire (Bel) Orica - GreenEDGE s.t.

8.    Salvatore Puccio (Ita) Team Sky s.t.

9.    Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli - YellowFluo s.t.

10.  Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team s.t.

 

Ufficio Stampa Velobike Roberto Sardelli