Racconigi (Cn) – E’ indubbiamente un anno capriccioso questo 2011 che ci fa morire di freddo in primavera, ci bagna nei week end estivi e ci regala ancora, a ottobre, una domenica di calda estate. Così, anche chi aveva deciso di riporre la bici da corsa, pochi a dire il vero, sul classico chiodo, almeno per quest’anno, con questo bel tempo, ha pensato bene di rimandare ad altra data l’insano proposito. E oggi, benchè fossimo a fine stagione, i corridori iscritti sono stati 167.
Si corre a Racconigi la prima prova del Trittico di Chiusura, manifestazione riservata ai soli tesserati Udace. Il percorso è il classico circuito, Racconigi, Cavallerleone, bivio Ruffia, Murello, Racconigi, da fare 4 volte per un totale di 70 km. Partono per primi, manco a dirlo, i concorrenti di prima fascia, con i veterani a fare da incomodo, esattamente cento giovanotti, sotto i 47 anni.
Pronti via Ferracin è già pronto a rompere “il fiato” a tutti, così gli scatti iniziano dal chilometro zero e portano subito in fuga Bertolini, Capellino, Faraone, Moussa, Shaner e Spanò con Filloramo e Sergio Fissore pronti a rifarsi sotto. Il gruppo è subito dietro tirato da Ferrero, Monge, Miletto e Fornasari. Al secondo giro in avanscoperta troviamo un plotone molto nutrito, circa una trentina di corridori, tra i quali riusciamo a scorgere Moussa, Capellino, Spanò, Shaner, Cavallo, Mondo, Enrieu, Di Pilato, Riva, Carena, Gentile, Barra, Casale e Bertolino, l’ultimo ad agganciarsi. Il gruppo però non lascia spazio e transita a meno di 10 secondi con Elli, Monge e Jacopo Bessone a fare l’andatura e così prima di Cavallerleone si ritorna a ranghi compatti e si prosegue anche al suono della campana dell’ultimo giro dove Bertolini, Morreale, Fabris e Furione controllano la testa del gruppo.
Usciti da Ruffia, sul rettilineo che porta a Murello, nasce la fuga buona composta da sedici unità, che li porterà a giocarsi la vittoria di giornata, dove il più veloce risulta il senior Alberto Conte che brucia Sosnoushchenko, Marzano, Feracin e Peluffo, primo e secondo veterano, Bertolino, Barra, Lenza, Gagliardini, Guercilena, Morreale, Domenino, Spanò e Gentile, terzo e quarto veterano, Filloramo e Padoan. Il gruppo che fino all’ultimo ha creduto al riaggancio, giunge a pochissimi secondi con Accossato su Sergio Fissore, Faraone, Agù e tutti gli altri. Media vertiginosa di 44.673
Nella seconda partenza, con 67 over 48, delle categorie gentleman, super e donne, la velocità è meno “aspra”, ma la combattività non è da meno della gara che li precede. Al transito del primo giro sono già via in tre: Lorenzoni, Lanfranco e Camillò. A 10” il gruppo insegue tirato da Bertolotto, Gecchele, Gioppo e Panepinto. La fuga non decolla, ci provano in tanti, ma a turno i vari Firpo, Lanfranco, Panepinto, Gecchele, Camillò, Pavan, Lodigiani, Bria, Balasso e Musso riportano la tregua, giungendo all’ultimo giro ancora tutti insieme. Negli ultimi chilometri è Olivero a provare l’azione di rifinitura, ma anche questo bel tentativo sfuma e allora è la volta delle ruote veloci.
Lo sprint è un susseguirsi di scatti e di allunghi per prendere la posizione giusta. L’allungo che sembra definitivo è quello operato da Gaule negli ultimi 250 metri. La sede stradale è affollatissima, è un fronte unico. Gaule, oggi, sembra non avere rivali ma, negli ultimi metri, Mantino trova un varco sull’estrema destra, al limite delle transenne e, con un guizzo, che a 53 anni solo lui sa fare, s’impone davanti a tutti. Purtroppo manca il fotografo a immortalare il bel gesto atletico. Secondo e terzo i gentleman Gaule e Borgarelli, due “affezionati” al Trittico di Chiusura.
Quarto assoluto l’SgB Fiore Lanzo, davanti al locale SgA Marletta, poi Giusta, Giolitti, ritornato alle corse, Camillò, Gomba, Gecchele e Longo. 12ª assoluta la brava e giovanissima Eugenia Caruso, speriamo una promessa. Negli sgA, dopo Marletta, troviamo Schiavo, Lorenzoni, Bellone e Roberto Fissore. Negli SgB, la seconda piazza va a Turello su Lenza, Ghiotti e Cren. La media finale è quella dei 42.417. La seconda prova del Trittico di Chiusura andrà in scena domenica 9 ottobre alle ore 15 a Villanova Solaro.
Fonte: M.Milesi
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