Galliate (No) - Quando alle cinque e mezza arriviamo con i tappeti elettronici e tutto il resto al santuario del Varallino di Galliate per l’ultima prova del Master Sport & Sports c’è ancora un buio che pare una coperta spessa e silenziosa, ma la giornata si preannuncia soleggiata e frizzante. Nulla a che vedere con la domenica precedente che ha indotto la premiata ditta Pomella & Trivi a rinviarla per salvaguardare l’incolumità di tutti.
Al via 160 atleti. Il trenino dei più forti piano piano si sgretola e alla fine restano in quattro a giocarsi l’assoluta: Colombo, Bottarini, Cerruto e Milani. Suona la campana e tutti aspettano la volata, ma dall’ultima curva spunta tutto solo Jacopo Bottarini, enfaint du pays dal profilo da indio, che spronato dalle sue bimbe, Matilde e Arianna, taglia il traguardo alzando la bici in segno di giubilo. Suo padre Emilio lo guarda fisso negli occhi ed è come se abbracciasse quell’aquila reale vestita di nero Bortolami che vola alto, imbrigliando il fuoriclasse Colombo che arriva a pochi secondi, mentre Andrea Bianco, terzo, osserva da più lontano.
Standing ovation anche per il veterano Carmelo Cerruto, vincitore anche il giorno prima a Borgo D’Ale, non per nulla è campione europeo, ma Mauro Milani c’è ed è li a pochi secondi, mentre chi non ha avuto rivali è senza dubbio lo junior Simone Bertolli, che vince facile su Antonio Longo e Fabio Bruno. Se appaiono incoraggianti i segnali del cadetto Alex Galloni, che vince la sua prima gara e s’affaccia al vertice, non lo sono certamente per il gentleman Roby Gallone, che della sua categoria è il padre padrone. Impreziosiscono il podio il tricolore Marathon off-road Attilio Bedogni e Riccardo Zanaboni.
Il primavera Alex Viaretti è uno scricciolo di un metro e mezzo per cinquanta chili, tutta forza fisica e testa sopraffina, che lo portano a dominare ogni gara del Master e anche oggi abbatte le aspirazioni di Michele Gelli e Danile Sartore, mentre i cugini più grandi trovano in Mirko Ruggirello un nuovo leader. Solo Giacomo Cavalieri può impensierirlo. Non si è mai capito se il superg. A Fausto Bellotti sia un gregario di lusso o un autentico capitano. E’ un mistero. Oggi, per esempio, ha rifilato con apparente facilità tre minuti a Roberto Ratti e a Giovanni Giacetti. Cosa farebbe se avesse la cattiveria agonistica del superg. B Ambroes Temporiti, che fra brontolii e battute rifila due minuti agli incolpevoli Paolo Pisoni e Armando Campesato?
Che gara quella delle Donne A, bella ed entusiasmante con le prime donne Simona Etossi e Lara Caspani che sono incollate una all’altra come il francobollo alla busta tutta la gara e così alla fine arrivano in fila indiana con Simona vincente e felice. Poi Stefania Trezzi e Janine Jackson, che subito dopo abbraccia le sue creature, belle come due bijoux e ammirate anche dalle zie B che trovano in Marina Crestani la dominatrice sull’amazzone bionda Monica Grendene e la sempiterna Clara Perletti.
Carmine Catizzone
< Prec. | Succ. > |
---|