Teramo - “Piccolo il mondo vero?” - afferma Francesco Porzi , del team laziale Zama, nell'incrociare di persona un'amica virtuale anche lei ciclista. In occasione della granfondo città di Teramo si realizza così “la teoria del mondo piccolo” e degli esperimenti di Stanley Milgram, psicologo statunitense e raffinato ricercatore della relazione tra il potere di condizionamento esercitato dalla televisione e i comportamenti antisociali. Nella foto rubata di spalle è “Frank”, così chiamato dal suo compagno di pedalate Federico Pieri “stracotto” anche lui dopo centocinquanta chilometri di gara sotto il sole bollente.
Alla classica domanda “com'è andata” risponde - "oggi poteva essere un'altra di quelle giornate memorabili e salire sul podio scalando in tre la vetta a 1250 mt di altitudine in località Piano di Roseto. Di lì una lunga discesa e solo 30 km all'arrivo. Invece no ormai colpito da crampi per mancanza d'acqua. Tutto questo lascia l'amaro in bocca. Mi rimane la soddisfazione di aver tenuto su una salita dura e lunghissima di quasi 10 km sono tuttavia felice di aver passato una bella giornata di sport in ottima compagnia insieme al mio amico fraterno Frank" – Si unisce alla combriccola anche Alberto Bonfigli ciclista in forza del GS Cyclone di Macerata replicando - “ al contrario mi sento fortunato e soddisfatto. Ho vinto la categoria dei supergentlemen dopo un'impegnativa lotta con altri due amici/avversari che mi hanno raggiunto qualche chilometro prima di scollinare alla fine della salita più impegnativa e solo in volata sono riuscito a spuntarla” - Alberto descrive con minuzia di particolari il percorso lungo da 150 km e 1700 mt di dislivello - “i primi chilometri pianeggianti fino ed oltre Giulianova sono stati percorsi a velocità elevata con il gruppo compatto oltre i 60 chilometri di media oraria. Le salite di Cologna e Notaresco hanno avuto l’effetto di spezzare il gruppo in vari tronconi piuttosto numerosi e non molto distanziati l’uno dall’altro. La divisione dei percorsi dopo 57 km in località Valle Vomano ha sfoltito sensibilmente i vari gruppetti, infatti molti sono stati i concorrenti che hanno scelto la più veloce mediofondo di 85 chilometri e 600 mt di dislivello. Si è affrontata la salita di Trignano quindi le rampe che hanno portato vicino all’Isola del Gran Sasso e poi a Tossiccia con pendenze e lunghezze non eccessive. Dopo la discesa terminata a Montorio al Vomano ci si è immessi sulla SS 80 ed affrontato l’ascesa più impegnativa di 10 chilometri con pendenze via via più accentuate fino al micidiale strappo a Piano di Roseto. Da lì la discesa intervallata da tratti in falsopiano e l'arrivo sul pavè fino alla storica Piazza Martiri della Libertà”.
L'abruzzese Giancarlo di Domenico della ASD Morlacchi aggiunge come contributo alla mediofondo termana - “percorso sermplice e veloce il medio , solo 30 km separano alla salita di circa 5 km al 6% di pendenza media. Buttare giù un rapportone e non scendere sotto i 25 chilometri di media è la regola, ma
è anche selezione. Qui non serve un passista scalatore bensì un atleta che ha forza e sa rispondere agli scatti e alle provocazioni degli avversari. Strappi da 200 – 300 metri come quello di Montorio e Collevecchio che si percorrono a passo e con punte del 15% di pendenza massima, l'unica noia il vento contro alla partenza, sia pure la velocità media nello mediofondo sia stata superiore ai 40 km orari”
La passione sta nel poter raccogliere e raccontare da testimoni le loro emozioni anche solo per una corsa in bicicletta. Aspettando il turno e facendo la fila per raccogliere notizie e dichiarazioni per poi spedirle. In fondo “il giornalista di periferia” raccontato nel libro di Pasquale Golia è “una razza in estinzione”. Il giornalista di periferia fuori dalla bolla delle redazioni che consuma le suole di scarpe al prezzo di un taquino, penna e telefonino fa del racconto di una corsa ciclistica una passione e malattia.
La grandfondo città di Teramo sebbene abbia contato tra gli iscritti paganti ben 500 atleti, i partenti sono stati 375. Tuttavia stupisce il numero delle squadre rappresentati l'Italia tutta circa centodieci e degna quindi di una prova del 15° Campionato italiano medio e granfondo Cisain Udace. Leader la regione Abruzzo seguita dalle Marche dal Lazio, Puglia, Emilia Romagna,Toscana, Lombardia, Veneto, Umbria, Campania, Repubblica di San Marino, Basilicata, Sicilia e anche quattro presenze estere dagli United States facenti parte del Team Teramum e in vacanza in Abruzzo da due settimane.
Grande il lavoro degli organizzatori e delle autorità tutte che hanno collaborato dal gennaio 2011. La sicurezza è stata impeccabile e delle moto staffette che hanno accompagnato nel tragitto anche piccoli gruppi dissociati dai più forti. Da rilevare l'azione dell'ammiraglia inizio corsa e apri pista che in occasione di una caduta avvenuta al trentesimo chilometro dalla partenza ha rallentato dopo il via di lancio facendo ricostituire il gruppo.
Ines Macchiarola