Fara San Martino (Chieti) - Si avvicina il 26 giugno, giorno in cui si correrà la 14^ Granfondo Fara San Martino - 12° Memorial Levino Tavani, organizzata sotto l’egida della Uisp dal Ciclo Club Hotel del Camerlengo di Fara San Martino. La manifestazione è valida come prova del Circuito degli Italici e del Trofeo delle Sette Regioni. Due i percorsi: quello di 102 e quello 131 chilometri.
La manifestazione, che si svolgerà nel territorio del Parco nazionale della Maiella, prenderà il via alle 8,30 da Fara San Martino, famosa per la pasta De Cecco e per essere il paese della Maiella, questo enorme gigante che è meta di appassionati dell’arrampicata e del trekking. Attraversando le spettacolari gole di San Martino sarà possibile ammirare il monastero benedettino recentemente riportato alla luce dall’Amministrazione comunale dopo che era stato sepolto tempo addietro a seguito delle alluvioni. E come non ammirare lo spettacolo che la montagna offre con i suoi colori in una bella giornata di sole o le sorgenti d’acqua incontaminate di colore verde che dà il nome al fiume. Ma da vedere ci sono anche diverse bellezze architettoniche di non poco conto, come l’antico Torrione o il magnifico quartiere antico di Terra Vecchia, dove ancora oggi vivono numerose famiglie, che con le sue viuzze e i suoi stretti vicoletti farà fare al visitatore un salto nell'antichità. E ancora la chiesa parrocchiale di San Remigio, con le sue navate e uno dei capolavori unici in Italia, un quadro del famoso Tanzio da Varallo, e poi la meravigliosa chiesa dell’Annunziata con affreschi di notevole importanza e tanto altro. La gara vedrà i partecipanti riunirsi nel viale antistante la scuola elementare, per poi sfilare in paese e affrontare a velocità controllata i primi cinque chilometri del percorso.
In località Cipollaro, tutti con il piede a terra in attesa del via ufficiale. Poi i partecipanti affronteranno il primo tratto di circa otto chilometri in pianura, attraversando l’abitato di Selva d’Altino, per poi svoltare a destra e immergersi nel bosco che li porterà dopo circa sei chilometri di salita (pedalabile) nel paese che ha dato i natali a Silvio Spaventa , Bomba, da dove si potrà ammirare tutta la maestosità della Maiella da un lato e in basso il magnifico lago di Bomba. Finita la salita e passati nello stretto corso di Bomba, giù per altri cinque chilometri fino a sfiorare il paese di Pietraferrazzana. Da qui lungo un breve tratto in pianura si giungerà a Villa Santa Maria, cittadina rinomata per la bravura dei suoi cuochi. Da questo momento in poi, con la speranza che le forze non siano già esaurite, si ricomincerà a salire e questa volta inizierà la salita vera verso l’abitato del comune di Fallo. Prima di entrare in paese gli atleti troveranno il primo rifornimento, davvero consigliabile anche a costo di perdere qualche minuto , perché da qui inizerà forse il pezzo più impegnativo della gara con i suoi 12 chilometri con pendenze che a tratti superano anche il 10 per cento. Si transiterà ora per Civitaluparella, borgo a 900 e passa metri sul livello del mare. In questi luoghi i partecipanti saranno accolti dal calore e dalla genuinità della gente e potranno godere di un paesaggio a dir poco unico. Ma non è ancora finita: si salirà ancora e per altri sei chilometri si resterà immersi nella fitta vegetazione del bosco, che farà da riparo se la giornata sarà di quelle calde. Ecco ora che davanti si riaprirà la visuale e nell’ultimo chilometro la salita porterà i ciclisti al gpm di Colle Pidocchio (1200 mt s.l.m.), dove un ristoro idrico attenderà i partecipanti. Poi giù in discesa per arrivare al paese di Montenerodomo, dove si trova uno dei più importanti siti archeologici della zona: quello di Juvanum. Ancora discesa, ma attenzione che tra non molto la strada rientrerà nel bosco e comincerà di nuovo a salire per cinque chilometri. Questa volta la salita sarà meno impegnativa e terminerà nella sommità della località di Fonte della Noce di Paelna.
Qui altro rifornimento completo e altro scenario spettacolare della Maiella. Poi giù ancora per cinque chilometri si attraverserà Palena, dove si potrà ammirare la chiesa di San Falco. Adesso inizierà il pezzo più caratteristico della gara: diversi chilometri di strada (pianeggiante) scavata nella montagna, che garantirà spettacoli e scenari unici. Più avanti troveremo le famose grotte del Cavallone, raggiungibili con una comoda funivia, poi ancora due chilometri e si giungerà al paese di Lama dei Peligni, altro centro della Valle Aventino. La strada sarà pianeggiante e poi di nuovo discesa per due chilometri fino alla località Corpi Santi, dove i percorsi ci sarà la divisione dei percorsi. Chi opterà per il lungo girerà a destra e continuerà in discesa fino ad arrivare al Lago di Casoli, che sarà costeggiato nella sua totalità, per poi risalire per quattro chilometri fino a giungere a Casoli, il centro più grande della valle (da visitare la chiesa di Santa Reparata e il castello medioevale).
Ancora discesa di tre chilometri e poi svolta a sinistra in direzione Fara San Martino. Dopo un tratto di strada pedalabile si attaccherà la salita di Castellarso. Passando poi a fianco dei pastifici che fanno conoscere Fara in tutto il mondo ci si avvicina all'ultimo chilometro, percorrendo l'ultima fatica della giornata, una salita del nove per cento. Si giunge così a Fara, dov’è posto l’arrivo. Chi opterà per il corto, invece, girerà a sinistra e dopo tre chilometri di falsopiano giungerà nel territorio di Civitella Messer Raimondo, paesino arroccato, quasi a voler proteggere Fara, che si trova ai suoi piedi. Da qui ancora due chilometri di discesa e l'arrivo è cosa ormai fatta . Finite le fatiche tutti al pasta party offerto da De Cecco e aperto a tutti, che sarà preparato con cura dai cuochi dell'Hotel del Camerlengo.
Fonte: Andrea Passeri - Ufficio Stampa
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