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Gf Eddy Merckx: il giorno prima si pedala con i campioni

Brentino Belluno (VR) - Ormai le giornate si sono allungate, e anche se le temperature non sono ancora del tutto ideali gli amanti delle due ruote sono già in pista, decisi a preparare muscoli e fiato per essere protagonisti della stagione. E uno degli appuntamenti clou è senza dubbio la Granfondo Internazionale Eddy Merckx, in programma a Rivalta di Brentino Belluno (VR) il 9 giugno. La preparazione dovrà essere mirata perché anche per la settima edizione sono confermati i due tracciati granfondo di 155,5 km e 3.204 metri di dislivello, e mediofondo di 85,6 km e un dislivello di 1.700 metri. E soprattutto è confermata anche la Cronoscalata, la sfida contro se stessi e contro le leggi di gravità, dedicata al “Cannibale”, quasi 10 km e picchi di pendenza al 15%. Il traguardo sarà come sempre a Rivalta nell’area dello stabilimento Ti-Bel, uno spazio che consente anche il comodo allestimento dell’area Expo, del ristoro finale e del palco premiazioni, mentre la partenza sarà sulla provinciale, come sempre.

Presentata la Royal Team 2013

Villanova di Montemaggiore (PU) – Inizia dalla caratteristica struttura dell’Agriturismo La Greppia, la fase 2.0 del progetto donna della società ciclistica pesarese Royal Team che si sono ritrovati per la presentazione ufficiale del team alla stampa. Una serata all’insegna dell’allegria e delle due ruote amatoriali, in attesa dell’esordio ufficiale che avverrà domenica 10 Marzo, ad Ancona alla Gran Fondo del Conero Cinelli. La società pesarese vanta oltre 30 tesserati di cui sette donne che svolgeranno attività fondistica insieme ad altrettanti uomini che forniranno l’insostituibile sostegno in gara. Gli altri tesserati invece si dedicheranno all’attività cicloturistica, con sporadiche partecipazioni alle manifestazioni agonistiche. “Ringraziamo Fraticelli Massimo e Corina Alessandra, entrambi tesserati nel nostro sodalizio, per l’ospitalità – afferma un dirigente della Royal Team – questa struttura è per noi un ritrovo familiare in quanto al termine delle nostre trasferte ci troviamo sempre qui per commentare le nostre performance e per finire le serate con dolci tipici della casa, crostata e cornetti alla nutella, inaffiato dal prelibato nettare di Bacco locale”

Matteo Marzotto: imprenditore, appassionato ciclista e di belle donne

E’ stato durante la Tirreno-Adriatico, la cicloturistica svoltasi ad ottobre scorso, che per la prima volta incontro Matteo Marzotto. Mi viene presentato da Max Lelli la mattina del 26 ottobre poco prima di partire per l’impresa “eroica” che sarebbe durata tre giorni sotto acqua e freddo. Matteo indossa la divisa bianca con il logo verde della FFC. Lo scopo della cicloturistica era, infatti, quello di portare un messaggio di sensibilizzazione in favore della Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica. Ha un fisico da corridore e sembra molto più giovane di quel 1966, anno di nascita che gli imputa l’anagrafe di Roma dov’è nato, anche se poi è cresciuto in Veneto. La temperatura non supera i 16°C, il cielo è grigio e le previsioni mettono acqua, ma lui ha un pantaloncino corto estivo, manicotti ed un bel sorriso. E’ cordiale e gentile con tutti, anche se poi, sulla prima asperità di Manciano della 1° tappa partita dall’ Argentario, darà filo da torcere a chi, come il sottoscritto, pensava che Marzotto fosse un ciclista novellino, ex motociclista (suo primo grande amore nello sport) ed un “don giovanni”, oltre che un grande imprenditore. I suoi numeri, infatti, parlano chiaro: Presidente di Valentino Spa fino al 2008, e tra le sue fidanzate ve ne cito solo una, Naomi Campbell (la pantera nera), le altre ve le lascio immaginare. Non completa gli studi universitari, ma fin dal 1992 lavora nell’ azienda di famiglia, la Marzotto Group (una filiera di moda fondata nel 1836), impegnata da tre generazioni nel tessile e nell’ abbigliamento.

Perchè un ciclista dopato,che ha scontato la squalifica, deve tornare a gareggiare in tutte le gare

Accade negli ultimi periodi che nelle gare di gran fondo dei circuiti amatoriali, vengano poste limitazioni sempre più restrittive alla partecipazione degli atleti. Se, da un lato, tali introduzioni regolamentari debbono essere viste positivamente per la volontà delle organizzazioni sportive di rendere sempre più pulito e trasparente l’agonismo, dall’altro lato, fanno sorgere non pochi dubbi e perplessità. E i dubbi e le perplessità riguardano soprattutto le modalità con cui tali limitazioni vengono introdotte e la mancanza di aderenza ai principi basilari dell’ordinamento giuridico, a cui, anche le organizzazioni delle gare di gran fondo dovrebbero allinearsi.

Ex pro - amatori pagano la colpa di un sogno avverato?

“In riferimento al Comunicato n. 2 dell’ 11.02.2013, della Consulta Nazionale del Ciclismo (relativa alla deliberazione che gli ex professionisti e gli ex dilettanti non possono prendere parte alle gare amatoriali come amatori per un periodo di anni 5 ma possono essere tesserati, per motivi assicurativi, come cicloturisti e come tali prendere parte a tali eventi e manifestazioni, in qualità di invitati e di “testimonial” senza entrare nelle classifiche e nelle premiazioni ufficiali) su disposizione del Presidente Federale, si informa, che, per poter essere applicata dalla FCI, essa necessita di una deliberazione del Consiglio Federale,  al quale tale norma sarà sottoposta nella prima riunione utile. Pertanto, fino a nuova diversa comunicazione, le norme federali in vigore rimangono inalterate”