Sab11232024

Aggiornamento:05:00:07

Back Gran Fondo Presentazioni Riflessioni sulla delibera della Consulta Nazionale Ciclismo

Riflessioni sulla delibera della Consulta Nazionale Ciclismo

La CNC nella seduta del 11/02/2013, confermando quanto già asserito nei comunicati precedenti, ha deliberato che gli ex professionisti e gli ex dilettanti NON possono prendere parte alle gare amatoriali come amatori per un periodo di anni 5. Possono altresì essere tesserati, per motivi assicurativi, come cicloturisti e come tali prendere parte ad eventi e manifestazioni, in qualità di invitati e di “testimonial” senza entrare nelle classifiche e nelle premiazioni ufficiali. L'applicazione è immediata”. Questo uno dei quattro, scarni, comunicati inseriti nel sito del Consulta Nazionale Ciclismo a seguito della riunione del giorno 11 Febbraio. A sorprendere è la mancanza delle firme di condivisione da parte di tutti i rappresentanti della Consulta in calce al comunicato e l’assenza del verbale della riunione, che dovrebbe essere inserito a breve. Ma se queste sono le cose che colpiscono il lettore ad un primo esame del comunicato, sicuramente coincidenze, leggendo il testo della delibera si nota la completa mancanza di un riferimento temporale rispetto al quale, quanto stabilito dalla Consulta Nazionale Ciclismo abbia effettivamente valore. Poi ci sarà un intervento dell’estensore della nota che aggiungerà la frase “L’ applicazione è immediata”.

Visto che, come si legge dal regolamento di funzionamento della Consulta “l’adesione alla Consulta implica il rispetto delle deliberazioni assunte dalla stessa e l’obbligo di uniformarsi a garanzia dei rispettivi associati – pena l’esclusione – alle tutele assicurativa richieste per l’espletamento di attività congiunte. Gli organismi aderenti, conservano la propria autonomia, gestionale e tecnico organizzativa, si impegnano ad uniformarsi alle opportunità e direttive di carattere generale, mirate alla salvaguardia e promozione delle attività cicloturistico – amatoriali”, sarà soltanto questione di tempo e poi ogni Ente della Consulta inserirà nel proprio ordinamento tale norma.

Dunque gli ex professionisti e dilettanti dovranno attendere cinque anni dal termine della loro attività in queste categorie per poter gareggiare nelle manifestazioni amatoriali, Gran Fondo e prove su strada. Durante questo periodo possono essere tesserati come cicloturisti e come tali prendere parte ad eventi e manifestazioni, in qualità di invitati e di “testimonial” senza entrare nelle classifiche e nelle premiazioni ufficiali.

In quasi tutte le attività sportive gli ex professionisti sono autorizzati, al termine della loro attività professionale, a svolgere attività nelle categorie inferiori e amatoriali. Nel ciclismo dal Febbraio 2013 non sarà più possibile. E magari molto spesso, anche a differenza di altre discipline sportive, parliamo di ciclisti che hanno dovuto interrompere la loro attività professionale, perché la società che lì ha tesserati tra i professionisti non eroga gli emolumenti, oppure ha chiuso l’attività. Dunque questi sportivi sono penalizzati due volte.

La norma è stata deliberata nella seduta della Consulta Nazionale Ciclismo dell’ 11 Febbraio, dunque a stagione iniziata, almeno per quel che riguarda l’attività ciclistica. Una formazione amatoriale si costruisce nei mesi di dicembre - gennaio, quando al termine della stagione precedente i dirigenti societari trovano la conferma del sostegno da parte delle aziende o sono costrette a trovarne altre. Dunque l’impegno di un gruppo dirigente e di un’azienda che sostiene quest’attività non può essere cancellata con un colpo di spugna, come quello inferto dalla Consulta, vietando agli ex professionisti di gareggiare tra gli amatori, visto che almeno nei top team amatoriali rappresentano l’autentico punto di forza.

Qualcuno si è domandato che cosa dovrà dire una società ciclistica ai propri sostenitori, se la delibera della Consulta avrà applicazione immediata? E quale sarà la credibilità di questo sport agli occhi di aziende che non operano in questo settore? La crescita del movimento amatoriale, delle Gran Fondo e gare su strada e dovuta anche agli ex professionisti e dilettanti che hanno creato, grazie alla loro presenza, interesse nel mondo delle due ruote amatoriali, coinvolgendo aziende del settore e altre realtà commerciali o produttive del tessuto industriale del nostro paese che ha deciso di sostenere l’attività amatoriale.

Attraverso le considerazioni sopra riportate vorremmo far riflettere, anche soltanto per pochi secondi, dirigenti e appassionati delle due ruote, con la speranza che qualora TUTTI i responsabili dei vari Enti della Consulta siano convinti dell’utilità di questa delibera, ne facciano slittare alla stagione 2014 l’entrata in vigore così da permettere alle varie società sportive di lavorare su basi certe.