Sab12282024

Aggiornamento:01:10:57

Back Archivio Pista News da ciclismo su strada, amatoriale, giovanile e fuoristrada 11 ottobre 2018

News da ciclismo su strada, amatoriale, giovanile e fuoristrada 11 ottobre 2018

 

 

Buongiorno dalla 102a edizione del GranPiemonte NamedSport, organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport con il sostegno della Regione Piemonte. La corsa parte oggi da Racconigi con arrivo a Stupinigi dopo 191 chilometri. Questa edizione del GranPiemonte NamedSport è la corsa delle residenze reali dei Savoia, i re che hanno fatto l'Italia con Racconigi, Pralormo, Agliè, Venaria Reale, Rivoli e Stupinigi. Un percorso studiato per toccare le Regge Sabaude che sono un fiore all’occhiello di questo territorio.

Tra i partenti del GranPiemonte NamedSport: Sonny Colbrelli, Manuel Belletti, Luis Leon Sanchez, Davide Formolo, Tim Wellens, Dylan Teuns, Egan Bernal, Sacha Modolo e Filippo Ganna.

DOWNLOAD

METEO
Racconigi (12:00) pioggia, 14°C. Vento: moderato, 10 km/h
Stupinigi (16:15): pioggia, 15°C. Vento: debole, 6 km/h

PERCORSO
Percorso prevalentemente pianeggiante tranne le ondulazioni attorno a Torino. Partenza da Racconigi e superamento delle pendici della collina di Superga da Chieri verso Chivasso (strade di media larghezza, a volte tortuose con brevi saliscendi) da cui sempre su strade prevalentemente piane e rettilinee la corsa raggiunge Agliè. Giro di boa e rifornimento fisso (km 89-92) attorno a Ozegna e rientro pianeggiante su Venaria Reale e quindi Rivoli. Qui le strade, a tratti nei centri cittadini, sono più articolate, ondulate e con sporadici restringimenti. Dopo Rivoli la corsa prosegue su strade ampie e scorrevoli fino al rettilineo finale a Stupinigi.

Ultimi km
Ultimi 5 km prevalentemente pianeggianti o in leggera salita su strade di media larghezza con la presenza di rotatorie in serie. Rettilineo finale di 1.000 m.

PUNTI DI INTERESSE
Località di Partenza: Racconigi
Racconigi, nella provincia di Cuneo, deve il suo nome a Raco, un possidente longobardo vissuto tra il VII e l’VIII secolo, anche se i reperti si attestano già dalla tarda Età del Bronzo. L’aspetto attuale della città si deve agli interventi del Settecento, che hanno cancellato l’antico borgo medievale. Racconigi è stata, a partire dal XV secolo, un’importante città della seta, ma oggi è famosa soprattutto per il suo Castello. La fondazione di quest’ultimo risale all’XI secolo, quando era casaforte nella Marca di Torino. Passò poi ai Saluzzo e in seguito ai Savoia. Ha subìto nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti, ma l’aspetto odierno si deve agli interventi dell’Ottocento voluti dal re Carlo Alberto: furono ridisegnati gli spazi verdi e molti interni vennero riallestiti da Pelagio Pelagi, il cui gusto spaziava tra il neoclassico e l’eclettico. Dopo lo spostamento della capitale, i reali persero interesse per Racconigi, fino all’inizio del XX secolo, quando Vittorio Emanuele III la elesse a sede di villeggiatura. Gli appartamenti oggi testimoniano le più importanti fasi di trasformazione, dal XVII al XX secolo, e il mutare del gusto attraverso i secoli, mentre i giardini hanno mantenuto lo stile romantico ottocentesco.

Pralormo
Sebbene sia di origine molto più antica, le vicende storiche più significative per la formazione del centro storico di Pralormo risalgono al XIII e XIV secolo, quando Asti ripianificò la zona. E al XIII secolo risale l’impianto originario del Castello, allora semplice fortezza, la cui storia si è intrecciata con quella delle famiglie nobiliari avvicendatesi a Pralormo. Tra queste i Roero, nel XIV secolo, furono i primi ad ampliarlo e, nel 1399, lo divisero in tre parti. In seguito subì ulteriori frazionamenti, seguendo il destino del feudo, fino all’arrivo nel 1680 di Giacomo Beraudo, capostipite dei Beraudo che tuttora risiedono nel Castello. Gli eredi di Giacomo, che amarono molto questa residenza, operarono grandi trasformazioni: costruirono una cappella e sopraelevarono il Castello, aggiungendo diverse sale. L’aspetto attuale però si deve a Carlo Beraudo, che nel 1830, venute meno le esigenze militari, lo fece trasformare in prestigiosa dimora di rappresentanza, creando il magnifico parco all’inglese.

Agliè
Il comune di Agliè sorge sul sito dell’antica Alladium, di origine romana. Resa illustre da personaggi come Filippo di Agliè e Guido Gozzano, la città ospita un magnifico Castello, il cui nucleo originario risale al XII secolo. Durante le lotte tra i Guelfi e i Ghibellini e i tra feudatari della zona rimase miracolosamente illeso e subì la prima trasformazione solo nel XVII secolo, a opera di Filippo di Agliè. Nel XVIII secolo venne acquistato da Carlo Emanuele III per il suo secondogenito, il duca Benedetto Maria Maurizio. Venne quindi rinnovato. Nei lavori fu coinvolto anche il borgo con la nuova parrocchiale, collegata al Castello da una galleria a due piani. Furono risistemati anche i giardini, seguendo una rigida simmetria. Con la dominazione napoleonica fu trasformato in ospizio e il parco lottizzato, ma nel 1823 tornò ai Savoia. Carlo Felice avviò l’ultimo intervento, che diede alla reggia l’aspetto attuale: venne riarredata e furono allestite la Sala Tuscolana, con reperti archeologici, e la Galleria Verde. Nei giardini, infine, fu abbandonata la simmetria in favore del nuovo gusto romantico.

Venaria Reale
Venaria Reale, città di fondazione romana, è uno dei due comuni italiani a potersi fregiare del titolo di “reale” e l’unico comune piemontese a vantare più di una residenza sabauda: all’interno del Parco regionale La Mandria troviamo infatti la meravigliosa Reggia e gli Appartamenti reali di Borgo Castello. La Reggia comprende l’incantevole Salone di Diana di Amedeo Castellamonte, risalente alla metà del Seicento, e le solenni Galleria Grande e Cappella di Sant’Uberto con le Scuderie, opere di Juvarra risalenti al XVIII secolo. Il complesso è considerato un capolavoro assoluto del barocco. Del Castellamonte è anche il centro storico del borgo antico: impossibile dimenticare di visitarne i vicoli, alla ricerca dei prodotti tipici locali.

Rivoli
Il primo insediamento rivolese risale al 996 circa. Data la posizione strategica, fu realizzata una fortificazione, ai piedi della quale sorse il borgo, di cui i Savoia divennero signori nel 1247. Fu però nel 1559 che il Castello divenne residenza sabauda: Emanuele Filiberto aveva scelto Torino come nuova capitale, ma questa era occupata dai francesi, quindi la corte si fermò a Rivoli. Qui nacque Carlo Emanuele I, che incaricò poi i Castellamonte di trasformare l’antico maniero. Alla fine del XVII secolo le truppe francesi danneggiarono il Castello e i lavori di restauro vennero affidati prima a Garove e Bertola e poi a Juvarra. Con quest’ultimo prese forma il progetto di trasformazione in reggia, simbolo del potere di Vittorio Amedeo II, mai pienamente realizzato. Il cantiere fu interrotto durante la costruzione dell’atrio, ancora oggi a cielo aperto. Dopo la Restaurazione, con l’opera del Randoni, ripresero i lavori, ma il Castello aveva ormai perso d’importanza e fu affittato. Nel XX secolo subì devastazioni, bombardamenti, danni e crolli, ma nel 1979 fu finalmente restaurato. Ora al suo interno è possibile visitare il Museo d’Arte Contemporanea.

Località di Arrivo: Stupinigi
Frazione di Nichelino, in provincia di Torino, Stupinigi ospita la Palazzina di Caccia con l’annesso Parco reale, il quale, oltre a zone coltivate e piccoli boschetti, presenta diversi punti di interesse, tra cui il Castelvecchio risalente al basso medioevo. La sontuosa e raffinata Palazzina fu edificata, per ospitare le feste più importanti, a partire dal 1729, su progetto di Filippo Juvarra; i lavori proseguirono con diversi interventi di importanti architetti. Lo stile si rispecchia nel rococò internazionale del periodo. Oltre che dai Savoia, fu eletta residenza da Napoleone e poi, all’inizio del Novecento, dalla regina Margherita. È uno dei più straordinari complessi settecenteschi europei e, grazie a un restauro che ha permesso l’apertura al pubblico, conserva arredi originali, dipinti e capolavori di ebanistica.

 

 

NAMEDSPORT ROCKET

Penultimo appuntamento per la Namedsport Rocket prima di calare il sipario sulla stagione 2018. Obiettivo della squadra diretta da Peraboni e Martolini, il Gran Premio di Somma Lombardo, nel Varesotto, in programma domenica 14 ottobre. Reduce dal secondo posto di Molino dei Torti e, dal decimo di martedì scorso a Calvatone, Alessio Brugna guida una formazione che comprende Belletta, Marouan, Mirri, Molinari, Piccolo, Rigollet e Riva. Il Gran Premio di Somma Lombardo scatterà alle ore 11.00 e si svolgerà sulla distanza di chilometri 160.

 

 

 

ALTA VALTELLINA BIKE MARATHON

"Caccia" al pettorale da lunedì 15 ottobre Ci siamo….da lunedì 15 ottobre alle ore 8.00 ci si può iscrivere alla marathon di mountain bike più “tosta” delle Alpi. E’ caccia aperta per tutti gli amanti della pura mountain bike e della vera natura che vogliono assicurarsi un pettorale all'undicesima edizione dell’Alta Valtellina Bike Marathon. Tre gli “step” d’iscrizione: - € 55,00 dal 15.10.2018 al 31.10.2018 - quota riservata alle prime 1.200 iscrizioni; in ogni caso al raggiungimento dei 1200 iscritti viene applicata la quota successiva; - € 65,00 dal 01.11.2018 fino al raggiungimento del tetto massimo di 2.600 iscritti; - € 80,00 dal 01.06.2019 apertura di una finestra d'iscrizioni limitata a 200 pettorali per dare la possibilità di partecipate anche a quei bikers, che non possono programmare anticipatamente la trasferta. Per l’edizione 2019, sfida aperta sulle distanze più “toste”: il Marathon con 100 km e 3260 mt. disl. e l’Endurance con 76 km 2400 mt. disl.; saranno quindi due gli spettacolari percorsi, terreno di battaglia per un totale di 2800 partecipanti (tetto massimo ufficiale). Novità sul fronte del pacco gara, che avrà come contenuto principale un’inedita maglietta ciclo griffata Alta Valtellina Bike Marathon by DAMA ed uno zainetto personalizzato, per i quali sono ancora in via definizione i dettagli sul design; senza dimenticare poi tutti i servizi pre e post gara fra i quali l’esclusivo Bike Wash by Tecno Lazzeri ed il ricco pasta party. Un lungo fine settimana dal 25 al 28 luglio nel magico comprensorio dell’Alta Valtellina fra Bormio, Valdidentro, Valdisotto e la Valfurva tra i mitici passi che hanno fatto la storia del ciclismo Stelvio, Gavia e Mortirolo, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio…. Il paradiso degli amanti delle due ruote e non solo! Bike Test, Bike Adventure, Bike Expo, Bike Marathon, Bike e Beer Festival, Marathon Kids, intrattenimenti e tanto divertimento…. Dove? Alta Valtellina Bike Village località Rasin Valdidentro Bormio (SO) Italy. Lunedì 15 ottobre ore 8.00 iscrivi il tuo nome nella starting list dell’Alta Valtellina Bike Marathon e metti il sigillo sull'impresa del cuore dell’estate.

 

 

 

TEAM CASANO

La stagione dei ragazzi di Daniele Della Tommasina per quanto riguarda le corse in toscana e' giunta al termine con la partecipazione al "68° TROFEO FESTA PATRONALE - TROFEO MARIO ZANCHI - TROFEO FOSCO FRASCONI" che si e' corsa a Castiglion Fibocchi in provincia di Arezzo. Al termine di una corsa accurata , che ha visto i ragazzi del Casano sempre protagonisti sono arrivati a premiare il lavoro svolto dall'intera squadra il 4° posto di Valter Ghigino e il quinto di Matteo Sasso. Adesso la squadra e' attesa a confermare quanto di bello fatto vedere in queste ultime settimane in quel di Sirmione in provincia di Brescia nell' 8° TROFEO DANILO FUSARO.

 

 

 

GRANFONDO DEGLI SQUALI - ISCRIZIONI LAMPO ALLA GRANFONDO ROMA

Una grande opportunità per chi nel 2019 vorrà prendere parte alla Granfondo Squali – Carrera, in programma il 10, l’11 e il 12 maggio. Infatti in occasione della Granfondo Campagnolo Roma, recandosi nell’area expo e cercando Pasqualo, mascotte della manifestazione romagnolo-marchigana, ci si potrà iscriversi in loco con quota promozionale di 29 euro, guadagnando così subito le prime posizioni in griglia. Si ricorda, invece, che le iscrizioni ufficiali online si apriranno lunedì 12 novembre alle ore 12. Ulteriori informazioni sul sito ufficiale.

 

VIRIS L&L SISAL

Mentre si avvicina il finale di stagione (23 orttobre) in casa Viris L&L Sisal Matchpoint c'è ancora la voglia di correre e di vincere. In arrivo due importanti traguardi: domenica 14 ottobre il Gran Premio di Somma Lombardo in provincia di Varese, martedì 16 la Coppa del Mobilio a Ponsacco, nel Pisano, caratterizzata da una corsa in linea e da una cronometro per i primi 15 classificati della prova su strada. A ruolo di favoriti si candidano per la corsa lombarda Umberto Marengo, Nicolò Rocchi, il neocampione piemontese Filippo Bertone e Gianmarco Begnoni fresco vincitore a Molino dei Torti (Alessandria). Per il doppio impegno in Toscana il diesse Simone Bertoletti schiererà sei corridori: Marengo, Rocchi, Begnoni, Donesana, Bartolozzi e Bertone.

 

 

GRAND PRIX OFF ROAD GIOVANILE - TROFEO SELLE ITALIA

L'Unione Ciclistica Martellago, precedendo il Gruppo Ciclistico Maerne-Olmo e il Centro Sportivo Libertas Scorzè ha vinto la 21^ edizione del Grand Prix Giovanile Off Road Trofeo Selle Italia Elite dedicata alla Memoria del mitico Armando Zamprogna la cui ottava e ultima prova si è svolta a Silvelle di Trebaseleghe, in provincia di Padova.

In occasione della manifestazione, curata dall'ex consigliere della Federciclismo Veneziana, Vittorio Scanferlato, sono stati premiati i ragazzi che hanno partecipato alle otto prove: Niccolò Preo, Dario Lazzarini, Enrico Veronese, Alessandro Longo, Gabriele Veronese e Tommaso Casazza (Martellago), Lorenzo Silvano, Edoardo Tidona Pierluigi Zero e Riccardo Beggiato (Maerne-Olmo) e Carlo Calzavara (Libertas); quelli che hanno preso parte ad almeno sei prove: Alessio e Gloria Tondato, Enrico Prevedello (Faggin), Linda e Carlo Borsetto, Manuel Ceron, Christian Irianni, Sebastiano e Lorenzo Nalesso (Maerne-Olmo), Davide Cervesato, Giovanni Gasparato, Matteo Benozzi, Alex Bonaventura, Marco Morelli, Arbnor Berisha, Elia Rigo e Luca Alessandro Benozzi (Libertas Scorzè). Il Grand Prix Giovanile 2018 è stato vinto dal club di Martellago, presieduto da Gianpaolo Mellinato, con 185 presenze davanti al Maerne-Olmo (154) e allo Scorzè (153).

Al circuito, come ha precisato Scanferlato nel tracciare il bilancio, hanno partecipato 750 ragazzi così suddivisi: 151 in età comprese tra i 3-6 anni; 98 fino a 7; 99 fino a 8; 106 fino a 9; 77 fino a 10; 69 fino a 11; 61 fino a 12 e 18 fino a 12 anni. "Nel 2018 si è registrato un grande incremento di partecipanti nella categoria fino a 6 anni - ha detto Scanferlato - . Sono state prove che hanno entusiasmato e regalato veramente grandi emozioni. Numeri questi che fanno ben sperare per il futuro del nostro sport". Il tecnico ha ringraziato il Team Bellato Peseggia, che ha coordinato il circuito, la Libertas Scorzè, l'Uc Martellago, la Diamond Bui, il Maerne-Olmo e la Silvellese per l'organizzazione delle prove "in quella che è stata una bella avventura iniziata a metà marzo e conclusa in ottobre".

Ringraziamenti sono stati rivolti agli amici sponsor per l'impegno iniziato nel lontano 1997 e la rinnovata fiducia che "ci consente - ha concluso Vittorio Scanferlato - di avvicinare tanti ragazzi al nostro sport e creare le basi necessarie per una promozione a 360 gradi".

 

 

 

CENTO COPPI - UN UOMO, UNA LEGGENDA

Un uomo, una leggenda. La straordinaria vicenda di Fausto Coppi, considerato il più grande ciclista della storia, rivive nelle pagine di "Cento Coppi" (http://www.albaedizioni.it/portfolio/cento-coppi/) il nuovo libro firmato dal giornalista Giacinto Bevilacqua e dal collezionista Renato Bulfon e pubblicato da Alba edizioni nell’apprezzata collana Storie a pedali. Capace di primeggiare ai massimi livelli su ogni terreno, compresa la pista, la figura di Coppi è entrata nel mito quel 2 gennaio 1960 quando, in circostanze beffarde, solo la malaria l’ha battuta.

Nessun altro sportivo ha saputo incarnare lo spirito di rinascita di una nazione come Fausto Coppi, nessun altro è riuscito a dividerla per le proprie scelte di vita. Un pezzo di storia, non solo del ciclismo, ma della nazionale italiana rivive attraverso questo lavoro che coniuga l’informazione con il collezionismo nel tentativo di dare lustro a tutto tondo a un personaggio unico come il Campionissimo.

“Cento Coppi” è un libro da collezione, avvincente e immediato al tempo stesso. Cento volte Coppi secondo le imprese leggendarie, le maglie gloriose, biciclette, i grandi avversari, i momenti difficili, le persone che lo hanno influenzato, le più belle copertine che gli hanno dedicato, le cartoline rare, i ritratti e le caricature, le pubblicità di successo alle quali ha prestato l’immagine.

CENTO COPPI, ALBA EDIZIONI, 2018, 156 PAGINE, 15 EURO

Giacinto Bevilacqua, giornalista sportivo, sul ciclismo ha scritto i libri “Pedali e parole. 50 storie di ciclismo pordenonese” (Sports15, 2011), “Il ciclismo che parla veneto” (Alba edizioni, 2013),“Associazione ciclistica Valvasone 1983-2013. Una corsa lunga 30 anni” (Alba edizioni, 2013),“Raggi di sole. Piccole e grandi storie di ciclismo in Friuli Venezia Giulia” (Alba edizioni, 2013),“Gino Bartali. 100 anni di leggenda” (Alba edizioni, 2014), “Pietro Polo, il più forte gregario di Francia” (2017). Nel 2013 ha fondato la casa editrice Alba edizioni dando vita alla collana Storie a pedali. Nel 2017 gli è stato assegnato il premio giornalistico della 24^ Rotonda di Badoere-Memorial Adriano Morelli.

Renato Bulfon è un esperto di ciclismo a tutto tondo. Risiede a Mortegliano (Udine), dove è proprietario di un negozio di biciclette che è un punto di riferimento per gli amanti del ciclismo. È anche uno dei maggiori collezionisti italiani di memorabilia sullo sport delle due ruote, specializzato su Ottavio Bottecchia, Gino Bartali, Fausto Coppi e l’illustre compaesano Virginio Pizzali. La sua preziosa collezione ha trovato posto nel catalogo di Alba edizioni già in occasione dell’uscita dei libri “Gino Bartali. 100 anni di leggenda” (2014) e “Mortegliano sportiva” (2018). La collaborazione con Alba edizioni si esplica anche nell’ideazione e nell’allestimento di mostre storiche sul ciclismo.

 

 

 

GRAN PREMIO MADONNA DEL ROSARIO - ALLIEVI STRADA

Conclusione in bellezza della stagione su strada in provincia di Venezia domenica 7 ottobre in occasione del 32° Gran Premio Madonna del Rosario svoltosi a Martellago. A centrare la prestigiosa vittoria è stato il beniamino di casa e campione provinciale di Venezia, Andrea Busatto, portacolori del Centro Sportivo Libertas Scorzè.

Il velocista veneziano, che ha preceduto allo sprint il trevigiano Giovanni Reghin (Sprint Vidor la Vallata) e il veronese di Vigasio Leonardo Volpe (Ekoi Petrucci), si è fatto un bel regalo per il compleanno di giovedì 11. E’ stata una gara bella e combattuta e ricca di colpi di scena quella messa a punto dall’Uc Martellago diretta da Gianpaolo Mellinato che da sempre conclude l’attività su strada nel veneziano e che ha visto impegnati 73 atleti desiderosi di poterla concludere con un importante successo.

L’impresa è riuscita a Busatto, che ha collezionato la 4^ vittoria stagionale dopo quelle centrate a Ciano del Montello (35° Trofeo Gianfranco Bianchin), a Zianigo (Sportivi ed Amici di Zianigo) e a Follina (68^ Coppa La Follinese). A loro vanno aggiunti anche 2 secondi, 3 terzi, 2 quarti e 3 quinti piazzamenti. Non è andata bene a Giovanni Reghin che ha fatto tutto il possibile per centrare la "prima" dopo aver collezionato quattro secondi posti.

La competizione, che è stata contraddistinta da numerosi tentativi di allungo tenuti sempre sotto controllo dal gruppo, si è conclusa con una volata generale dove Busatto con una straordinaria progressione è riuscito a precedere tutti.

A premiare i protagonisti della gara il sindaco di Martellago Andrea Saccarola ed i dirienti della Federciclismo Igino Michieletto, Italo Bevilacqua, Gianpietro Bonato e Sandro Bettuolo.

Francesco Coppola

Ordine d'Arrivo: 1. Andrea Busatto (Libertas Scorzè) km 79,6 media 42,463; 2. Giovanni Reghin (Sprint Vidor); 3. Leonardo Volpe (Team Ekoi Petrucci); 4. Giacomo Fraccaro (Postumia 73 Dino Liviero); 5. Daniele Cassol (Foen Mictu); 6. Filippo Marazzini (id); 7. Mattia Sabadin (Vc Bassano 1892); 8. Riccardo Tolomio (Libertas Scorzè); 9. Daniele Gallina (Sprint Vidor la Vallata); 10. Andrea Bettarello (Borgo Molino Rinascita Ormelle).