In occasione della festa della donna l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani ci tiene a risollevare la fondamentale questione della parità dei sessi nel mondo dello sport.
Grazie alla collaborazione dell'ACCPI con le altre associazioni italiane sportive riunite nella Confederazione Italiana dello Sport (CIDS) e al sostegno accordato prima all'On. Emanuela Di Centa e poi a Josefa Idem si è finalmente riusciti a presentare al Senato, per le atlete di tutte le discipline sportive, un disegno di legge per la modifica della Legge 91 sul professionismo.
Il ddl AS 1996 promosso dalla vice presidente Valeria Fedeli, insieme alla senatrice Idem e al senatore Raffaele Ranucci vuole superare le discriminazioni per le atlete che non godono delle garanzie contributive, previdenziali e sanitarie previste dagli inquadramenti contrattuali.
Il disegno di legge doveva essere firmato entro la data odierna ma ad oggi purtroppo non si hanno notizie di novità al riguardo. «Una legge che elimini le disparità di genere nel sistema sportivo italiano è quanto mai urgente. Come ACCPI è due anni che stiamo lottando per questa parità che porti le atlete ad avere previdenza sociale, maternità, TFR e tutti i diritti di qualunque lavoratrice» spiega Alessandra Cappellotto, vicepresidente ACCPI.
«Scriveremo una missiva al Senato chiedendo spiegazioni e informazioni sul ddl presentato, nel frattempo continueremo ad operare per far sì che nel nostro movimento le atlete vengano trattate come meritano. Alla FCI abbiamo proposto un nuovo contratto tipo per il settore femminile (oltre che per le continental e i team fuoristrada) che speriamo venga approvato dal Consiglio Federale. Come associazione siamo sempre attivi nel dialogare con gli organizzatori che si stanno dando da fare per mettere in piedi eventi di livello, domenica scorsa abbiamo assistito al successo della Strade Bianche di RCS Sport, prima tappa del neonato UCI World Tour femminile, una competizione che non ha nulla da invidiare a quella maschile sia per sicurezza che logistica. Perchè le due ruote rosa crescano davvero dobbiamo impegnarci tutti, squadre in primis, tutti i giorni».
Auguri a tutte le donne, soprattutto a quelle che pedalano!
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