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Presentato ad Assisi il libro di Gian Carlo Ceruti

Assisi – E’stato presentato nella splendida Sala della Conciliazione del Comune di Assisi il libro “Il Ciclismo dalla Sicilia alla Toscana. Antropologia di una migrazioine” scritto dall’ex presidente (1997 – 2005) della Federazione Ciclistica Italiana, Gian Carlo Ceruti. L'opera è stata illustrata dall’ autore alla presenza del sindaco Claudio Ricci e l’Assessore allo Sport Francesco Mignani e di numerosi dirigenti e giovani ciclisti delle società Lu Ciclone e Uc Petrignano. "Ho deciso di iniziare questa ricerca - ha detto Ceruti che in quattro anni e mezzo ha conseguito tre lauree - grazie agli studi legati alla laurea in Scienze Antropologiche ed ho voluto approfondire alcuni temi. Questo è il primo di altri due".

 

L'idea di realizzare il libro è nata grazie alle attente e meticolose ricerche etnografiche svolte dallo stesso Ceruti tra la Sicilia e la Toscana nello sport delle due ruote che percorrono con grande attenzione la vita di tanti campioni e delle loro famiglie. Tra questi i corridori professionisti come Vincenzo Nibali, Giovanni Visconti, il ragusano Damiano Caruso e molti altri. “Quanto ho messo assieme l’ho fatto nel ruolo di testimone con una presenza che resta nell’ombra, un atteggiamento scontato per chi si interessa di antropologia, consapevoleche l’analisi antropologicaè applicabile ai fenomeni della vita moderna e urbana, come nel caso dello sport, del lavoro, del divertimento”.

L'opera, come ha osservato Ceruti, non è un almanacco, ma affronta con particolare attenzione i problemi dei corridori e delle loro famiglie che dalla Sicilia si sono spostate in Toscana perché in quest'ultima regione si riteneva che l'isola rappresentasse una fucina di campioni. “La ricerca è stata mirata a comprendere i fenomeni in corso, per fare emrgere quanto uno sport come il ciclismo si sta proponendo all’attenzione della vita sociale e redazionale. Un altro aspetto importante riguarda l’impatto con le dinamiche familiari dovute alle aspettative. Il cambiamento del valore dello studio nello sport. E’importante rilevare il ruolo del ciclismo nella ricerca della promozione sociale dei giovani siciliani”.  
"Molte famiglie per stare insieme ai loro figli hanno dovuto lasciare la loro terra dove avevano una casa e un lavoro sicuro anche con l'obiettivo di educare i loro ragazzi alla legalità - ha proseguito -. Ma alcune tra loro si sono integrate perfettamente tanto da sembrare a tutti gli effetti toscane. Per altre questo non è avvenuto e addirittura si ostinavano ad usare la loro lingua originaria come forma di resistenza. La ricerca ha messo in luce le varie situazioni, positive ma anche negative, che stavano dietro e che si sono venute a creare. Non ho dato risposte a tali questioni - ha concluso Ceruti - e, come diceva un mio professore, il compito di un antropologo è quello di fare emergere i problemi e non di risolverli. A questo punto ci si chiede quale ruolo deve avere e quali valori deve dare lo sport nel settore agonistico". In occasione della presentazione è stato premiato dal Sindaco Ricci il ciclista petrignanese Salvatore Puccio del Team Sky che ha indossata la maglia rosa al recente Giro d’Italia.