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Fabio Zappacenere: "Partecipare al Giro d'Italia Amatori vuol dire sostenere il ciclismo giovanile"

Perugia - “Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza,può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura” ha scritto lo scrittore e poeta brasiliano Paulo Coelho nel suo romanzo Brida. Un pensiero condiviso e reso attuale da Fabio Zappacenere, organizzatore perugino che diverse stagioni or sono, grazie alla passione per lo sport delle due ruote praticato sino alle soglie del dilettantismo, diede vita al service televisivo Atlantide Videoservice che edita il programma l’Ora del Ciclismo e dallo scorso anno il Giro d’Italia Amatori. Lo abbiamo incontrato al Pianoro di San Marco, ove domenica scorsa era in programma la Gf Colli Ascolani Sfera Marathon e gli abbiamo chiesto di presentarci la sua ultima creatura in ambito sportivo, il Giro d’Italia Amatori in programma il 2 – 3 – 4 – 5 Maggio nel comprensorio perugino.

- Come nasce il Giro d’Italia Amatori?

“Il Giro nasce dall’esperienza maturata nel mondo delle due ruote, prima come ciclista, poi come organizzatore, operatore delle comunicazioni e dalla passione che condivido con mia moglie Marina Campi, per questo sport. Ma soltanto grazie alle credenziali che attraverso l’ impegno e lavoro, mio e dei miei collaboratori, alla serietà dimostrata nelle diverse occasioni, sono riuscito a coinvolgere aziende di primo piano del tessuto economico e industriale nazionale che hanno aderito con entusiasmo al nostro progetto. Il Giro d’Italia Amatori, nasce con il solo obiettivo di sostenere l’attività giovanile attraverso la partecipazione dei ciclisti appartenenti alle categorie amatoriali alla nostra manifestazione. Lo scorso anno abbiamo consegnato al Comitato Regionale Umbro della Federazione Ciclistica Italiana alcune biciclette destinate ai giovani ciclisti che svolgono attività in questa regione. E anche al termine dell’edizione 2013 del Giro consegneremo alcune biciclette ad altri ciclisti in erba. Perché la scelta del legame ciclismo amatoriale – giovanile? Molti giovani ereditano la passione per la bicicletta proprio dai genitori, che svolgono attività amatoriale e sono pronti a qualsiasi sacrificio, lecito, pur di veder il giovane figlio diventare un campione, magari quel campione che per diversi anni lo stesso genitore ha sognato di diventare”.

Nella sua risposta precedente ha parlato di credenziali e serietà, può spiegarci meglio?

“Il progetto del Giro d’Italia Amatori ha visto in queste due stagioni l’adesione e il sostegno di importante aziende che non operano soltanto nel mondo delle due ruote. Queste aziende prima di offrire il contributo alla macchina organizzativa del Giro, hanno testato in occasioni precedenti la serietà con cui svolgiamo il nostro lavoro nel mondo della comunicazione e l’organizzazione degli eventi. Queste sono le nostre credenziali. Per questa edizione del Giro d’Italia Amatori abbiamo predisposto una premiazione che neanche una manifestazione professionistica offre ai suoi partecipanti, grazie al contributo di queste aziende, ma anche grazie alla passione di chi come me ha svolto attività ciclistica e crede giusto che il ciclista al termine della sua fatica, qualora riesca a raggiungere risultati, veda riconosciuta la sua impresa anche attraverso il premio che gli viene conferito”.

Parliamo delle aziende che sostengono il Giro

“Inizio dall’associazione di volontariato Rock No War, attiva da diversi anni sul fronte della solidarietà internazionale, che realizza grazie a progetti, manifestazioni sportive, eventi culturali, musicali. Tra questi progetti voglio sottolineare il nuovo polo scolastico per l’infanzia Rock No War di Medolla, recentemente inaugurato che ha permesso ai bambini del centro modenese di riprende le lezioni in tutta sicurezza e in un’ ambiente confortevole realizzato in soli sei mesi. L’azienda Selle SMP, un vero e proprio punto di riferimento per il Giro. Un’azienda italiana che nasce grazie all’opera di Martino Schiavon, il quale produce selle in una soffitta del centro storico di Padova, che oggi grazie alla lungimiranza di Franco e Maurizio, figli di Martino, è diventata un’azienda leader nel settore delle selle ergonomiche di alta gamma. Il marchio d’elite nel mondo della ristorazione, da sempre vicino al Giro è il Nuovo Parco dei Ciliegi della famiglia Schiavon che ha sede a Zola Predosa. Un’ ambiente raffinato dove il palato incontra la tradizione in un susseguirsi di antichi sapori e la passione per lo sport delle due ruote si mescola al profumo delle prelibatezze locali. Domiziani Oltre l’arredo… il sogno. E il Giro d’Italia Amatori è uno dei sogni che l’azienda di Deruta sostiene. Inoltre il maestro Roberto Domiziani ha voluto rendere indelebile questo legame tra la sua azienda, il Giro e il mondo delle due ruote, realizzando la Coppa Italia. Ursus questione di esperienze, trasformiamo la qualità in energia. Uno slogan che sembra coniato appositamente per il Giro. Ursus progetta le sue ruote seguendo un continuo processo di ricerca del limite per consentire al ciclista di utilizzare al meglio la potenza della propria pedalata ottenendo il minor dispendio di energia possibile. Il Giro d’Italia trasforma la passione di chi vi partecipa in divertimento, successo e sostegno al ciclismo giovanile. Rigoni di Asiago,azienda nota in tutto il mondo per la sua attività di produzione e commercio nel mercato alimentare proponendo esclusivamente prodotti provenienti da agricoltura biologica. Anna Neri un marchio che dal 1978 certifica la qualità del prodotto artigianale al servizio del ciclismo. Lowell azienda che dal 1972 è specialista in orologi. Nata come azienda produttrice di orologi da parete, negli anni ha ampliato la sua attività a tutti i settori della misurazione del tempo. Giletti, azienda di pregiati filati, che ci onora della sua presenza e offre ai ciclisti pregiati capi realizzati con i suoi filati. Eden Tour che ci ha offerto tre viaggi per due persone che verranno assegnati ai partecipanti alle prove. Questa lunga presentazione è utile per far capire a chi non consce il Giro, quanti e quali aziende di prestigio ci sostengono e il valore dei premi in palio”

- Perché un ciclista deve partecipare al Giro d’Italia Amatori

“Perché chi si iscrive al Giro contribuisce ad aiutare il ciclismo giovanile nella sua crescita e promozione. Perché nelle nostre prove trova il massimo delle sicurezza, quest’anno per evitare intrusioni nella zona arrivo abbiamo ritenuto opportuno delegare al controllo due operatori della sicurezza. Ospitalità conveniente e di qualità. E i numerosi premi che verranno assegnati a sorteggio nelle prime due tappe e la premiazione di grande valore che i ciclisti possono consultare dal sito della manifestazione, visto che abbiamo inserito l’elenco da diverso tempo. Anche questo è un’indice di correttezza del comitato organizzatore. Inoltre durante il Giro andremo a premiare anche quelle persone che svolgono i servizi che necessitano alla riuscita della manifestazione, perché la nostra è una festa in cui tutti sono protagonisti”.

Infine la Pedalata Bianco Rosa

“Quest’anno abbiamo legato la prima edizione della manifestazione al Giro. Ma insieme ai miei collaboratori stiamo valutando di creare una Pedalata Bianco Rosa, suddivisa in più prove che coinvolga tutto il territorio nazionale e promuova il cicloturismo sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana. Ho voluto creare questo evento perché anche i ciclisti che non amano l’agonismo devono essere coinvolti nel progetto principale del Giro d’Italia Amatori che è quello di sostenere il ciclismo giovanile. La scelta della località di svolgimento, Cannara in provincia di Perugia, è stata resa possibile grazie al contributo di un’appassionato locale e dell’amministrazione comunale. La manifestazione è valida quale seconda prova della Coppa Italia di Cicloturismpo FCI”.

Un grazie a chi lo deve

“Sarebbero in molto a dover ricevere il mio grazie, ma uno in particolare lo devo a Carlo Roscini, presidente del Comitato Regionale FCI Umbria  per il supporto che non ha mai fatto mancare alla nostra struttura organizzativa e gli utili consigli che è sempre pronto a dispensare”

 

Credit photo: Maurizia Corradetti