Lun10282024

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Coppa Fermo, comandano Lattanzi, Miglionico e Soricetti

Fermo –  A guidare la prima fascia è Michele Miglionico (Pedale Fermano), seguito da Samoca Vagnarelli e Luca Curti. Nel secondo settore, battistrada è il serviglianese Giovanni Lattanzi (ancora tricolore a beneficio del New Limits – Studio Moda – Monturano del presidente Enzo Maglianesi), tallonato dall’altro pluricampione italiano Giampaolo Busbani e dal quotatao Roberto Vallese. Nell’arena degli intramontabili veteranissimi, detta il ritmo Giuseppe Soricetti (Adria e Sibilla), davanti a Egidio Vallati e Leonardo Piattoni. Con questi tre padroni, la Coppa Fermo Csi amatoriale supera il giro di boa e va ad affrontare la seconda lunga parte di stagione,  per la gestione del Centro Sportivo Italiano gestito da Giampiero Conti, Tiziano Vesprini, Egidio Minnetti.

Pierangelini e Vallati sugli scudi a Marina di Altidona

Marina di Altidona (FM) - Due volate ristrette. Quella dei prima serie va ad Andrea Pierangelini (Adriano De Zan), che supera Giacomo Giuliodori e Samoca Vagnarelli. Quella dei seconda serie e dei sempreverdi è appannaggio dell’inesauribile pluricampione supergentleman fermano Egidio Vallati (Simoncini Sauro – Zeppa Bike) che sopravanza Gianni Biancucci e Paolo Cicconofri. Nella fermana Marina di Altidona, in centodue rispondono alla chiamata della Lega Uisp Marche del presidente Giancarlo Tordini. Domenica prossima: gli amatori uispini si contenderanno il titolo marchigiano sul colle anconetano di Monte San Vito. Organizzazione dell’Avis monsanvitese di patron Baldini.

Vagnini nuovo recordman dell’Europa Tour!

Cervia (Ravenna) - – Missione compiuta! Dopo novantuno giorni in bicicletta sabato 6 luglio, poco prima delle 11, il formidabile cicloamatore cervese Giancarlo Vagnini,  ha concluso l’Europa Tour,  stabilendo il nuovo record da Guinnes dei Primati: Vagnini,  primo italiano a compere questa impresa,  ha percorso in totale 15187 chilometri e 500 metri (media giornaliera 166 chilometri) battendo di oltre 2000 chilometri il precedente record stabilito dal tedesco Gottfried Bohmer. Era partito da Cervia (lungomare Deledda) il 7 aprile, in occasione della Gran Fondo del Sale  ed è arrivato in piazza Garibaldi scortato dalla Polizia Municipale e da un centinaio di ciclisti che lo hanno accompagnato nella meritata passerella dell’ultima breve tappa da Ravenna a Cervia. Ad accoglierlo l’assessore allo sport Alberto Donati, Bruno Rossi presidente della Polisportiva 2000,  la società per la quale Vagnini è tesserato, Claudio Brusi e Liliana Raimondi titolari della Frw, il  presidente del  Comitato Acsi settore ciclismo di Ravenna Franco Giusti, numerosi amici e appassionati come Andrea  Di Giorgio detto “pelo”, detentore di record di eventi sportivi straordinari. Tanti i complimenti, gli abbracci e anche molta emozione, ovviamente anche sul volto del protagonista: “Oggi è un giorno indimenticabile – sono state le prime parole di Vagnini  -,  ho vissuto una esperienza incredibile, ma sono felice di essere riuscito a portarla a termine, nonostante mille difficoltà. Ho iniziato a pensare a questa avventura dieci anni fa, ma solo lo scorso anno mi sono deciso a mettermi in gioco. Devo ringraziare per la collaborazione tante persone, in particolare Claudio Brusi e la signora Liliana, per aver creduto in me, e per avermi messo a disposizione due biciclette Frw e tutto il necessario per affrontare questa avventura”.

Grandi fughe e una vittoria dedicata a Luciano Gattobigio

Secondo mercoledì di luglio, il caldo si fa sentire e influisce sulle gare come solo l’afa estiva sa fare, al Pasta le fughe spezzano il gruppo dei gentlemen in tanti piccoli tronconi che arrivano a doppiarsi mentre la fuga dei giovani dedica la vittoria a Luciano Gattobigio, scomparso pochi giorni fa. Un acquazzone scoraggia qualcuno, ma sono solo temporali estivi e passano presto, così la partenza dei gentlemen e supergentlemen è asciutta: si parte a tutta, fin dal primo dei diciotto passaggi previsti iniziano le fughe che sfiancano i meno resistenti. Dopo qualche giro il trio in fuga comprende Stefano Panepinto (Zard Cavallino Rosso), Dario Demichelis (Team Bike Pancalieri) e Giuseppe Cassani (Polisportiva Besanese). Alle loro spalle gli inseguitori si spezzano, qualcuno cede le armi e al fondo un gruppetto viene doppiato a pochi giri dal termine. Quando mancano due giri Giuseppe Cassani si stacca e si ritira, mentre dagli inseguitori si avvantaggia Claudio Alparone (Gili Arredamenti), che raggiunge il duo al comando. Sul traguardo è lui a vincere di pochi centimetri su Stefano Panepinto, mentre Dario Demichelis chiude in quarta posizione dietro al compagno di squadra Luciano Ruffinatto.

Pedalando dentro un quadro di Van Gogh

Dalle falde dei Pirenei a Santiago de Compostela, il diario di bordo di un gruppo di amici sulle vie dei pellegrini. Avvertenze per l’uso. Sono salito in sella dopo anni e anni di maratone e, dunque, di corse a piedi. Ma pedalare da Saint-Jean-Pied-De-Port, alle falde dei Pirenei, in Francia, fino a Santiago de Compostela - tragitto di oltre 750 chilometri - percorrendo la via dei pellegrini più famosa del mondo mi è parsa l’offerta della vita. Praticamente a digiuno di bicicletta, forte di una buona condizione fisica, ho accettato l’invito di un gruppo di biker molto tecnici, preparati e, soprattutto, appassionati. Tutti vicentini. Marco Pasquin, Maurizio Alba, Franco Vaccari, Diego Coletini e Renzo Padoan accompagnati da Massimo Mascari, che si è occupato della logistica.