A due mesi scarsi dalle 101esima edizione gli organizzatori della Coppa San Geo-Memorial Attilio Necchini-Memorial Giancarlo Otelli-Trofeo Caduti Soprazocco hanno già pianificato a larghe linee i contenuti tecnici della corsa che il 22 febbraio 2025 aprirà le ostilità d’annata dei dilettanti. Dopo avere archiviato con grande soddisfazione l’edizione del Centenario scattata da Ponte San Marco (Ristorante Albergo Sullivan), conclusa a San Felice del Benaco con la vittoria in volata da Bryan Olivo sul bresciano Davide Donati (Biesse Carrera), i dirigenti del Gs Coppa San Geo non si sono per nulla lasciati andare a festeggiamenti esagerati, iniziando poche settimane dopo a imbastire la prima edizione post-centenario. Proprio come usano fare i sarti per realizzare abiti in grado di soddisfare anche il più esigenti dei clienti. Proprio come intendono fare Luigi Borno, Gianni Pozzani e Rudy Zucca ancora una volta al vertice dello staff organizzatore, sempre molto attenti a proporre l’evento ai livelli di quelli precedenti. O magari superiori. Nel corso dell’ultima riunione al Sullivan di Ponte San Marco è stato fatto un primo, sommario bilancio, dei passi compiuti dal mese di marzo 2024 a oggi. E soprattutto disegnato percorso, logistica e quant’altro che sicuramente saranno in grado di soddisfare anche il più esigenti degli appassionati di ciclismo. “La lunghezza della corsa si aggirerà attorno ai 170 chilometri – le parole di Gianni Pozzani -. Dobbiamo ovviamente definire orari e quant’altro, ma a due mesi circa dallo svolgimento possiamo affermare di essere a buon punto e pronti a proseguire sulla strada intrapresa ormai da qualche mese. Al momento il percorso non possiamo ancora ufficializzarlo perché deve essere approvato dall’organo competente, ma siamo certi che sicuramente sarà all’altezza di quelli degli anni precedenti”. Luigi Borno attento come pochi anche ai piccoli particolari è oltremodo contento per i vari passaggi affrontati e conclusi dal team organizzatore. “Con Gianni Pozzani avevamo sottoscritto un impegno formale per essere al suo fianco fino all’edizione numero cento – confida il patron della corsa -. Ma visto i risultati siamo ancora qui e proseguiremo ancora a lungo questa collaborazione perché possiamo contare su autentici sportivi che si impegnano da un capo all’altro dell’anno per regalare agli sportivi questo grande appuntamento. Siamo orgogliosi di fare parte di questo team dove tutti remano nella stessa direzione per il bene del ciclismo, in questo caso per la Coppa San Geo che sentiamo ogni anno sempre più nostra”. Dello stesso tenore l’intervento di Rudy Zucca, il più giovane dei tre moschettieri al vertice dell’organizzazione.