Ai Mondiali di Glasgow 2023 è Mathieu Van der Poel a trionfare conquistando una medaglia d'oro che all'Olanda mancava dal 1985. L'argento finisce al collo di Van Aert, mentre è bronzo per Pogacar. Nella prova in linea maschile su strada, interrotta per 50 minuti a 191 km dal traguardo per una protesta di attivisti, l'Italia ha sognato grazie ad Alberto Bettiol, che ha corso in solitaria per circa 60 chilometri dopo la caduta di Matteo Trentin.
"Non avevo molte chance di vincere, ho provato a cogliere l'occasione sorprendendo i favoriti. Ho provato ad anticipare fenomeni come Van der Poel, Pogacar e Van Aert. Mi sono buttato nel burrone scientemente, sperando per una volta di prendere il volo e provare a vincere. Non avevo programmato di partire così da lontano, ma quando mi sono trovato senza Matteo ho pensato che fosse il momento di provare."
Applausi a scena aperta da parte del folto pubblico presente per il corridore toscano che con la sua azione ha regalato spettacolo e speranza per il ciclismo italiano. Uno spettacolo di cui è consapevole anche il CT Bennati: "Siamo stati bravi ad impostare la gara sui binari che volevamo. Putroppo la caduta di Matteo ha costretto Alberto ad agire."
Matteo Trentin, caduto a circa 80 km dalla conclusione, perché ha agganciato con la ruota il piede di una transenna: "Forse con un altro tipo di transenna... - esclama -. Peccato, perché avevo una bella gamba. Sarei stato in grado di tenere il ritmo di Van der Poel e compagni? Non so dire, però stavo bene."
Velasco: "Avevamo improntato una gara d'attacco, purtroppo Matteo è caduto in un momento decisivo. Abbiamo preso in mano la situazione e abbiamo corso da grande squadra."
Sbaragli: "Abbiamo corso in maniera aggressiva e abbiamo fatto il massimo. Mi dispiace essere mancato dal secondo giro in poi per un problema alla sella, purtroppo in questo circuito dopo un problema meccanico è difficili recuperare."
foto sprintcycling