Dom11242024

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Back Strada Gare Tour of the Alps: a Brentonico è l’ora di Kämna, ancora in maglia verde Geoghegan Hart

Tour of the Alps: a Brentonico è l’ora di Kämna, ancora in maglia verde Geoghegan Hart

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Se fosse da puntare su un numero alla roulette, Lennard Kämna probabilmente giocherebbe il 3. A quanto pare sembra essere questo il numero fortunato del portacolori della Bora-hansgrohe: lo scorso anno, il tedesco si impose al Tour of the Alps sul traguardo di Villabassa, quest’anno è stata ancora la terza frazione, 162,5 Km da Renon a Brentonico-San Valentino, a premiarlo.

Dall’Alto Adige al Trentino, mercoledì 19 aprile 2023, il Tour of the Alps ha regalato un’altra tappa spettacolare, decisa sull’ascesa finale verso il Passo San Valentino. È lì, a 3 km dal traguardo, che si è esaurita la fuga di giornata, lanciando la sfida finale per la vittoria, che ha visto protagonisti Lennard Kämna e Jefferson Cepeda (EF Education-Easypost).

Il tedesco ha avuto la meglio con una rasoiata ai 300 metri dal traguardo che ha lasciato sul posto l’equadoregno, terzo al traguardo alle spalle dell’altro portacolori Bora-hansgrohe, Aleksandr Vlasov. A guidare il tentativo di rientro sul duo di testa era stato Tao Geoghegan Hart, che ha conservato la Maglia Verde Melinda di leader della classifica a due tappe dal termine.

Una generale che resta ancora molto aperta. Nonostante le difficoltà altimetriche della terza frazione, infatti, i primi tre rimangono racchiusi in soli 28”. Hugh Carthy (secondo a 22”) e Jack Haig (terzo a 28”) si confermano avversari temibili per Tao Geoghegan Hart e promettono battaglia nelle ultime due conclusive frazioni del Tour of the Alps 2023.

Sulla strada da Rovereto a Predazzo, giovedì 20 aprile 2023, si consumerà un altro spettacolare atto della corsa a tappe Euroregionale, che anche oggi ha saputo regalare emozioni e paesaggi indimenticabili. I verdetti di questo Tour of the Alps 2023 sono ancora tutti da scrivere.

ANCORA GRANDI ANDATURE FRA ALTO ADIGE E TRENTINO - Dopo quella di ieri, anche oggi è stata un’altra frazione disputata a tutta velocità fin dai primi chilometri. Solo dopo 50 chilometri la fuga di giornata ha trovato semaforo verde: Jasha Sutterlin (Bahrain-Victorious), Juri Hollmann (Movistar Team), Andrea Vendrame (AG2R-Citroën), Lorenzo Milesi (Team DSM), Joe Dombrowski (Astana Qazaqstan), Riccardo Lucca (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè), Txomin Juaristi Arrieta (Euskaltel-Euskadi), Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), Mattia Bais (Eolo Kometa), Lukas Pöstelberger (Austria), Alexander Hajek (Austria) e Liam Johnston (Trinity Racing).

I 12 fuggitivi sono arrivati ad avere un vantaggio di 7’18” al passaggio da Trento, quando la EF Education-Easypost ha preso le redini del gruppo, riducendo il gap sulla salita del Lago di Cei. Sulla successiva discesa una serie d’attacchi sono stati neutralizzati prima che Vendrame e Pöstelberger riuscissero a guadagnare una dozzina di secondi sulla fuga ai piedi dell’ascesa finale.

Appena la strada ha cominciato a salire verso il Passo San Valentino, l’italiano della AG2R-Citroën ha provato a involarsi in solitaria, ma dopo qualche chilometro d’ascesa è stato raggiunto da Joe Dombrowski. I due hanno proseguito insieme per qualche chilometro, prima che lo statunitense insistesse in solitaria.

Il 31enne statunitense dell’Astana Qazaqstan ha provato più volte a rilanciare la propria azione che però, chilometro dopo chilometro, diventava sempre più pesante mentre il gruppo guidato dalla Bora-hansgrohe riduceva il gap.

Ai meno 4 Km dal traguardo Lennard Kämna ha finalmente rotto gli indugi nel gruppo dei migliori, seguito poi da Jefferson Cepeda. I due sono riusciti a guadagnare fino a 22” sul gruppo maglia verde, fino a quando non è stato Tao Geogehgan Hart a muoversi in prima persona.

All’ultimo chilometro il vantaggio si era così ridotto a 8” dal gruppetto composto, oltre che dal leader della generale, da Aleksandr Vlasov, Hugh Carthy, Jack Haig e Lorenzo Fortunato. Un vantaggio comunque sufficiente per permettere al tedesco della Bora-hansgrohe di vincere la tappa, davanti al compagno Vlasov (+4”) che ha regolato Cepeda nello sprint per il secondo posto.

La Maglia Verde Melinda Tao Geoghegan Hart ha controllato la situazione chiudendo al quarto posto, precedendo Jack Haig e Hugh Carthy. Ha pagato qualche secondo invece Lorenzo Fortunato, settimo a 10” dal vincitore di giornata. Lo sprint del secondo gruppo è stato invece regolato da Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech) che ha anticipato la Maglia Bianca Würth di Miglior Giovane Max Poole (Team DSM) e Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers).

Ha pagato dazio invece Felix Gall (AG2R-Citroën) che ha chiuso con un ritardo di 1’06” sul vincitore di giornata, così come ha perso 32” Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious). In ritardo anche Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team) a 3’36”.

La classifica generale resta comunque molto corta, con nove atleti racchiusi in 58”. Dietro a Tao Geoghehan Hart, Carthy e Haig, si conferma al quarto posto un ottimo Jefferson Cepeda, che si è ripreso la Maglia Azzurra Gruppo Cassa Centrale di Miglior Scalatore. Sale al quinto posto della generale Lorenzo Fortunato con 38” di ritardo, precedendo il duo della Bora-hansroghe, Kämna-Vlasov rispettivamente a 45” e 49”. Rimane sulle spalle di Tao Geoghegan Hart anche la Maglia Rossa Manila Grace della Classifica a Punti.

DICHIARAZIONI - “È stato fantastico conquistare nuovamente la terza tappa qui, per me e per tutta la squadra – ha dichiarato Lennard Kämna, - qui abbiamo molti degli atleti che faranno parte del team per il Giro, e questo è un segnale che stiamo andando nella giusta direzione. Il successo dell’anno scorso è stato molto importante per me, ma questa è stata la mia prima vittoria attaccando dal gruppo dei favoriti, e questo certamente mi dà molto morale.”

“La mia stagione è stata buona fino a qui, ma stiamo puntando sul Giro d’Italia: vogliamo difendere il titolo, e proveremo quantomeno a salire sul podio finale. Personalmente voglio curare la Classifica Generale, non so se l’obiettivo possa essere una top-3 o una top-5, ma sicuramente voglio mettermi in mostra e puntare al risultato finale.”

“Certamente proveremo a puntare la Maglia Verde nei prossimi due giorni: Vlasov e io siamo entrambi nella top-10, e cercheremo di giocare le nostre carte fino a Brunico.”

“Oggi abbiamo corso in maniera più conservativa,” ha spiegato il leader della classifica, Tao Geoghegan Hart, “l’ultima salita non aveva pendenze durissime e abbiamo trovato vento contrario, e avendo la maglia abbiamo teso a controllare la situazione più che a forzare. Sarebbe stato bello un terzo successo di tappa, ma la generale ha la precedenza. Domani e dopodomani si partirà con una lunga salita, questo cambia un po’ il quadro tattico ma non è detto che renda la corsa più difficile da gestire.”

“A inizio stagione ho spezzato un digiuno di successi di due anni, ma non credo che il valore e il rendimento vada giudicato solo dai risultati. Credo in questo periodo di aver fatto cose positive sia come persona che come atleta e compagno di squadra anche senza vincere, e ci sono corridori di assoluto spessore in gruppo che hanno vinto poco o addirittura mai, e questo non ne intacca il valore assoluto, soprattutto in un ciclismo odierno nel quale ci sono atleti capaci di vincere in serie."

Allo spettacolo dell’arrivo in salita in Trentino hanno preso parte anche l’Assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento Roberto Failoni, il Presidente dell’Unione Europea del Ciclismo e Vicepresidente dell’Unione Ciclistica Internazionale Enrico Della Casa, il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni.

“Il Tour of the Alps è una fenomenale vetrina per il nostro territorio,” ha dichiarato l’Assessore Failoni, “a livello nazionale e internazionale. Siamo orgogliosi di questo finale di tappa su una salita importante, che ci ha regalato delle immagini eccezionali. Questo è il primo evento di una straordinaria serie legata alle due ruote qui in Trentino, che dimostra quando il nostro territorio tenga a questo sport.”

“Il Tour of the Alps è una gara importantissima e organizzata in modo perfetto,” ha commentato Enrico Della Casa, “un progetto interessante che ha il merito di unire due Nazioni e due popoli. Io vedo già il Tour of the Alps fra le prove più importanti al mondo, e credo che la prospettiva debba essere un ingresso fra all’interno del calendario World Tour entro il 2026.”

“Questa gara è un orgoglio italiano ma anche internazionale, per via della sua natura che supera i confini,” ha affermato Cordiano Dagnoni, “ed è grazie ad eventi come questo che si può accendere la luce su territori e percorsi straordinari, e magari non noti a tutti, come quello di oggi e delle tappe appena trascorse. L’interpretazione della corsa da parte di grandi campioni parla del livello ormai raggiunto da questo evento, che promuove il ciclismo e lo sport a tutti i livelli.”

 

3A ALPS 2023 L 0478 Ilario