Dom11242024

Aggiornamento:12:12:59

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Un sontuoso Tadej Pogacar domina il Giro delle Fiandre

 

 

Si dice che i paragoni con le generazioni precedenti non reggano, ma oggi Tadej Pogacar ha fatto tornare in mente le gesta del ‘Cannibale’ Eddy Merckx, dominando con una superiorità impressionante il Giro delle Fiandre, vinto dallo sloveno in completa solitudine. Il fuoriclasse di UAE Emirates Team doveva inventarsi qualcosa sui muri per togliersi di ruota atleti più veloci di lui allo sprint, come Mathieu van der PoelWout van Aert; così Pogacar ha deciso di mettere a ferro e fuoco gli ultimi 55 km di gara, attaccando su ogni singolo tratto in pavé.

Affondi violentissimi e sferrati con una classe cristallina che prima hanno fatto piegare la testa a Tom PidcockChristophe La Porte; poi a cedere è stato Wout van Aert, infine, dopo che la fuga della prima ora era stata riagganciata, l’ultima sgasata sull’Oude Kwaremont, utile per riprendere e staccare la lepre Mads Pedersen e per vincere la resistenza del comunque bravo Mathieu Van der Poel, ultimo ad arrendersi al cospetto del fuoriclasse in maglia bianca.

Con i tre tenori accreditati di avere una marcia in più e una Jumbo – Visma dominante nelle ultime settimane, normale che nei primi chilometri si assistesse a una fuga promossa da chi voleva mettere nella rete i favoriti della vigilia.

Così davanti si sono portati in 19 corridori: Jasper De Buyst (Lotto Dstny) Daan Hoole (Trek – Segafredo), Tim Merlier (Soudal – Quick Step), Elmar Reinders (Team Jayco AlUla), Jonas Rutsch (EF Education-EasyPost), Hugo Houle (Israel – Premier Tech), Filippo Colombo (Q36.5 Pro Cycling Team) e Guillaume Van Keirsbulck, a cui in un secondo momento si sono aggiunti Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team), Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), Florian Vermeersch (Lotto Dstny), Mads Pedersen (Trek – Segafredo), Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers), Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step), Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Fred Wright (Bahrain – Victorious), Matteo Jorgenson (Movistar Team) e Stefan Küng (Groupama – FDJ)

Dietro il gruppo, decimato da una manovra quanto meno imprudente di Filip Maciejuk (Bahrain), poi squalificato dalla giuria, veleggiava a tre minuti di ritardo; un gap che però è evaporato sotto le fiammate di Tadej Pogacar, talmente superiore da non aver bisogno di Tim Wellens, messo fuori gioco dalla caduta, né di Matteo Trentin, bravissimo a inserirsi nel gruppo di testa ma che non ha avuto il tempo di dare qualche cambio al proprio capitano, apparso oggi di un altro pianeta.

Per lo sloveno, che ha già tre grandi giri in bacheca (due Tour e una Vuelta), si tratta della quarta Classica Monumento, dopo due Lombardia e una Liegi.

“Dopo oggi potrei anche ritirarmi”, ha detto il vincitore ai microfoni di Eurosport. “E’ stata una gara pazzesca, in una corsa stupenda. Il lavoro della squadra oggi è stato incredibile e io, sull’Oude Kwaremont, ho sentito di avere tanta forza. Così ho deciso di attaccare e sono riuscito a involarmi verso la vittoria”.

A confermare la bontà della prestazione dello sloveno sono le parole di Van der Poel.

 

“Oggi mi sentivo forte e credo di aver fatto uno dei miei migliori Giri delle Fiandre, ma oggi contro Tadej Pogacar non c’era niente da fare”, ha detto l’olandese, per la quarta volta sul podio in cinque partecipazioni.

Ordine d’arrivo 107th Ronde van Vlaanderen – Tour des Flandres

1 POGAČAR Tadej (SLO) UAE Team Emirates in 6:12:07, media 44,08 km/h
2 VAN DER POEL Mathieu (NED) Alpecin-Deceuninck 0:16
3 PEDERSEN Mads (DAN) Trek – Segafredo 1:12
4 VAN AERT Wout (BEL) Jumbo-Visma
5 POWLESS Neilson (USA) EF Education-EasyPost
6 KÜNG Stefan (SWI) Groupama – FDJ
7 ASGREEN Kasper (DAN) Soudal – Quick Step
8 WRIGHT Fred (GBR) Bahrain – Victorious
9 JORGENSON Matteo (USA) Movistar Team 1:19
10 TRENTIN Matteo (ITA) UAE Team Emirates 2:49

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