È Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo) il nuovo campione italiano dei Professionisti. Sul traguardo di Darfo Boario Terme (Brescia) l’atleta milanese classe ’89 ha battuto in uno sprint a due Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step), con il quale si era avvantaggiato nel finale di una gara particolarmente spettacolare e ricca di emozioni. Terzo posto per Filippo Pozzato (Wilier Triestina – Suotheast), che ha vinto la volata degli inseguitori, arrivati ad una manciata di secondi dai primi due.
La gara, valida anche come Trofeo Comunità Montana di Valle Camonica – Mem. Cav. Augusto Maffi, organizzata dall’As Boario del presidente Ezio Maffi, ha chiuso una due giorni che era iniziata ieri le prove tricolori per le categorie Donne Junior e Donne Elite. Al via stamattina si sono presentati 119 corridori in rappresentanza di 28 squadre diverse, con 227 chilometri da percorrere.
La prima fuga nasce poco dopo il via e vede protagonisti quattro atleti: Giorgio Cecchinel (Wilier Triestina - Southeast), Alessandro Tonelli (Bardiani - Csf), Davide Leone (D'Amico Bottecchia) e Michele Scartezzini (Norda Mg.K vis). I quattro toccano un vantaggio massimo di 6’20” al chilometro 24 e mantengono un buon margine per più di 160 chilometri, quando poi restano davanti Tonelli e Scartezzini. All’inizio del penultimo giro del circuito (a una quarantina di chilometri dal traguardo) Alberto Bettiol (Cannondale), Antonio Di Sante (GM Europa Ovini) e Pierpaolo De Negri (Nippo – Vini Fantini) si riportano sui due battistrada, così come fanno poco dopo anche Valerio Conti (Lampre Merida) e Marco Frapporti (Androni Giocattoli – Sidermec), ma ben presto il gruppo riassorbe i fuggitivi e torna compatto.
A tentare l’azione solitaria quindi è Gianfranco Zilioli (Nippo – Vini Fantini), ma la sua azione dura solo una manciata di chilometri. Al penultimo passaggio sul “muro” di via Cornaleto tenta un altro atleta della Nippo – Vini Fantini, Daniele Colli, che guadagna qualche decina di metri, ma il plotone, composto da una cinquantina di corridori, si ricompatta dopo lo scollinamento.
All’inizio dell’ultima tornata è ancora un portacolori della Nippo – Vini Fantini, Giacomo Berlato, che prende il largo da solo, ma la sua azione si esaurisce poco prima della salita finale. In cima allo strappo di via Cornaleto l’azione chiave della corsa: scatta Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step), al quale rispondono Oscar Gatto (Tinkoff), Gianni Moscon (Team Sky), Francesco Gavazzi (Androni Giocattoli – Sidermec), e Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo).
Brambilla poi attacca nuovamente in discesa e guadagna una cinquantina di metri. Gli rispondono prima Gatto, che però non riesce a raggiungerlo, poi Nizzolo, che lo aggancia in fondo alla discesa. I due resistono al ritorno del gruppo inseguitore, con Nizzolo che batte nettamente Brambilla nello sprint a due e va a conquistare la sua prima maglia tricolore.
LE DICHIARAZIONI:
Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo): “Non immaginavo un finale del genere. La mia tattica era quella di arrivare in volata, ma quando ho visto che l’attacco sul muro finale era pericoloso, ho capito che dovevo rispondere e poi in discesa sono riuscito a rientrare su Brambilla. La maglia tricolore è speciale, nella mia giovane carriera non ero mai riuscito a vincerla, la dedico a me stesso e a tutte le persone che mi stanno vicino durante l’anno”.
Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step): “Ero venuto a vedere il percorso e sapevo che poteva essere adatto alle mie caratteristiche. Il mio progetto era quello di partire forte nella parte dura dello strappo, in realtà sono partito subito dopo, appena dopo Gatto. In fondo alla discesa ho visto che Nizzolo arrivava su di me e sapevo che sarebbe stato difficilissimo batterlo in volata. Siamo due corridori completamente diversi, io scalatore e lui velocista, gli faccio i complimenti per come ha tenuto in salita”.
Filippo Pozzato (Wilier Triestina – Southeast): “Sapevo di stare bene e puntavo al risultato. Ho tenuto duro dopo il Giro perché un percorso così, davvero bello, era aperto a corridori di tutti i tipi e mi si addiceva. Ovviamente mi spiace non essere riuscito a giocarmi la vittoria nel finale, ma sono contento per i risultati di Nizzolo e Brambilla, perché al Giro hanno onorato il ciclismo italiano e sono il nuovo che avanza”.
Ezio Maffi (Presidente As Boario): “Questi due giorni tricolori sono stati veramente bellissimi. Il podio dei prò è di altissimo livello, così come del resto quello delle Donne Elite e delle Donne Junior. Questo ripaga ulteriormente i nostri sforzi. Un grande ringraziamento va a tutti coloro che si sono impegnati a vario titolo affinché tutto riuscisse per il meglio”.