Vincenzo Nibali ha ribaltato la Classifica Generale detronizzando Esteban Chaves mentre Alejandro Valverde ha ottenuto il terzo gradino del podio strappandolo a Steven Kruijswijk. Azione decisiva del messinese negli ultimi chilometri de La Lombarda. Dedicando la vittoria al compagno di squadra Ilnur Zakarin, caduto e ritiratosi nella tappa di ieri, il corridore del Team Katusha Rein Taaramäe ha ottenuto la prima vittoria di tappa estone al Giro d’Italia.
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Download: video intervista a Vincenzo Nibali e Rein Taaramae
CLASSIFICA GENERALE
1 - Vincenzo Nibali (Astana Pro Team)
2 - Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 52”
3 - Alejandro Valverde (Movistar Team) a 1’17”
4 - Steven Kruijswijk (Team Lotto NL - Jumbo) a 1’50”
5 - Rafal Majka (Tinkoff) a 4’37”
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - Vincenzo Nibali (Astana Pro Team)
- Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida - Giacomo Nizzolo (Trek - Segafredo)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Mikel Nieve (Team Sky)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin - Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
RISULTATO TAPPA
1 - Rein Taaramae (Team Katusha) - 134 km in 4h22’43”, media 30,603 km/h
2 - Darwin Atapuma (BMC Racing Team) a 52”
3 - Joseph Lloyd Dombrowski (Cannondale Pro Cycling Team) a 1’17”
LE PILLOLE STATISTICHE
- L’Estonia è il 32° paese ad ottenere una vittoria di tappa nella storia del Giro grazie a Rein Taaramae. Il primo Estone a salire sul podio di tappa al Giro fu Jaan Kirsipuu, secondo a Marina di Grosseto nel 2005
- Per la seconda volta nella storia del Giro la leadership è passata nelle mani di tre atleti diversi nelle ultime 4 tappe (Kruijswijk: 14^-18^; Chaves 19^; e Nibali 20^). Il precedente è il 1913, quando i leader nelle ultime 4 tappe furono Eberardo Pavesi (6^), Giuseppe Azzini (7^), Carlo Oriani (8^ e 9^). All’epoca non esisteva la Maglia Rosa
- L’ultimo atleta che si era impossessato della Maglia Rosa solo alla penultima tappa era stato Stefano Garzelli nel 2000, dopo la cronometro del Sestriere. Prima di lui, Fausto Coppi nel Giro 1953
- Per la seconda volta nella storia dopo il 1981 ci sono stati 8 leader diversi nello stesso Giro. Allora furono: Knut Knudsen, Guido Bontempi, Francesco Moser, Gregor Braun, Giuseppe Saronni, Roberto Visentini, Silvano Contini ed il vincitore Giovanni Battaglin
DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA
La Maglia Rosa, Vincenzo Nibali: “Conoscevo la tappa di oggi. Ho scalato La Bonnette al Tour de France in una precedente occasione [nel 2008]. È una salita dura e molto lunga ma la chiave è stata La Lombarda. Con Jakob Fuglsang e Michele Scarponi abbiamo tenuto la corsa sotto controllo mentre Tanel Kangert era in fuga, pronto ad aiutarmi. Dopo il mio attacco sono rimasto sempre informato della situazione. Era la prima volta che correvo testa a testa contro Esteban Chaves ma sapevo dalla Vuelta dello scorso anno che sarebbe stato un'osso duro. Ho continuato a spingere fino alla fine. Dopo aver attraversato il traguardo ho ascoltato lo speaker contare i secondi, solo allora ho realizzato che la Maglia Rosa era mia”.
Il vincitore di tappa, Rein Taaramäe: “È una vittoria molto importante. Ieri in un solo momento abbiamo perso tutto quello per cui avevamo lavorato. Abbiamo vissuto due brutti momenti in questo Giro, il primo quando [Ilnur] Zakarin è caduto tre volte alla cronometro ed ha perso la possibilità di vincere la corsa. Oggi il mio direttore sportivo mi ha detto molte volte le parole “Zakarin” e “la squadra”, tutto il nostro lavoro ci ha ripagati. Per l'Estonia, una nazione molto piccola con solo un milione di abitanti, è un giorno speciale. Jaan Kirsipuu era arrivato secondo in una tappa del Giro, io sono il primo vincitore Estone. Ho fatto il Tour sette volte, la Vuelta tre e questo era il mio primo Giro, ora posso dire che questo è il Grande Giro che un corridore si può godere di più”.
Ultima Tappa n. 21 – Cuneo - Torino – 163 km
Partenza da Cuneo e passaggio in Borgo San Dalmazzo per rientrare in direzione di Torino con un percorso che costeggia Cuneo a sud-est. Si procede per strade statali larghe e rettilinee attraverso la pianura fino a Torino, dove si entra nel circuito finale da ripetere otto volte.
Ultimi km
Il circuito di Torino misura 7,5 km e si svolge quasi tutto sulla riva destra del Po. Passato il traguardo si gira attorno alla Chiesa della Gran Madre per affrontare l’unica breve salita della tappa (da ripetere otto volte) che porta alla Villa della Regina (750 m dal 4 al 6% con un breve picco all’8% in vetta). Segue una veloce discesa fino a Corso Moncalieri che conduce poi dall’altro lato del Po. Qui la corsa passa sotto Ponte Balbis ed entra nel parco del Valentino che attraversa fino all’ultimo km. Negli ultimi 1000 m due curve prima e dopo Ponte Umberto I e quindi rettilineo finale di 600 m in asfalto, larghezza 8 m.
PUNTI D'INTERESSE
CUNEO – km 0
Cuneo sorge su un “cuneo” a triangolo di uno sperone di roccia che si eleva fra il corso del torrente Gesso e la Stura di Demonte, alla confluenza di varie valli che scendono dalle Alpi Marittime e Cozie che si stagliano, spettacolarmente, sullo sfondo. Il nucleo urbano costitutivo della città è situato qui, caratterizzato da un aspetto tipico piemontese con porticati, e disposto in un impianto a scacchiera con la lunga direttrice di via Roma che sbuca nella vastissima piazza Duccio Galimberti con edifici di stile neo-classico e atmosfere ottocentesche. Lo sviluppo urbano più recente propone lunghi viali alberati ricavati lungo la linea delle antiche fortificazioni. Altro elemento connotativo della città è il grande viadotto, stradale e ferroviario lungo 800 metri circa, che scavalca, a un’altezza di 50 metri, la Stura di Demonte e intitolato a Marcello Soleri di Cuneo (1882-Torino 1945), generale degli Alpini e uomo politico di formazione liberale. Fra i vari motivi architettonici si propongono la Cattedrale di Santa Maria del Bosco, la chiesa di San Francesco con l’attiguo chiostro e il complesso monumentale di San Francesco con il Museo Civico. Giorgio Bocca (1920-Milano 2011), notissimo scrittore e giornalista, ha sempre mantenuto vivi legami con la città d’origine. Notevole è il parco fluviale Gesso e Stura. I grossi cioccolatini, i “cuneesi” al rum e in altre versioni, sono una specialità apprezzata.
Il Giro d’Italia ha qui vissuto molteplici episodi dal 1914, anno del primo arrivo, a oggi. Il corridore Niccolò Bonifazio è qui nato nel 1993.
CENTALLO – km 31
Attivo comune con varie attività industriali, di allevamento e agricolo dove si coltiva il “fagiolo di Cuneo”.
SAVIGLIANO – km 50
Città con notevole passato storico testimoniato dal centro cittadino con la chiesa barocca di S.Andrea, quella di San Pietro e il palazzo Cravetta con quello Taffini d’Acceglio, la torre civica e la centrale Piazza Santarosa. Variata è l’attività industriale con le costruzioni ferroviarie e di treni per metropolitane in primo piano. Qui sono nati il patriota Santorre di Santarosa (1783-Sfacteria 1825) e l’astronomo insigne e storico della scienza Giovanni Schiapparelli (1835-Milano 1910).
RACCONIGI (traguardo volante) – km 65
Caratterizzata dal grande castello sabaudo d’origine medievale ma che ha assunto l’attuale aspetto dopo gli interventi del 1700 e 1800. Racconigi è stata per molto tempo la residenza estiva preferita dei Savoia e fa parte delle residenze sabaude. Accanto al castello anche il parco, estesissimo, centosettanta ettari, presenta peculiari motivi di bellezza disegnati da un paesaggista. Il Castello è sito protetto dall’UNESCO.
CARMAGNOLA – km 76
È famosa per il “peperone di Carmagnola” che in questi terreni trova favorevoli condizioni di crescita con altri ortaggi. Diffuse e diversificate sono pure le attività industriali e commerciali. Nel centro sono visibili tipiche abitazioni e portici affrescati e l’antica chiesa di S. Agostino.
VILLASTELLONE (zona rifornimento) – km 84
Popoloso comune prevalentemente agricolo (è definito il paese delle patate e delle rane), con attività varie e diversi edifici di rilievo.
MONCALIERI – km 95
Edificio principale è il Castello Reale che, da un’altura, domina la cittadina sul Po che confina con Torino. Il centro storico, più in basso, presenta piacevoli residenze tipiche dell’epoca sabauda. Di rilievo è pure la chiesa di Santa Maria della Scala.
TORINO (1º passaggio – km 103, 2º passaggio – km 110,5, 3º passaggio – km 118, 4º passaggio – km 125,5, traguardo volante – 5º passaggio – km 133, 6º passaggio – km 140,5, 7º passaggio – km 148, 80 passaggio – km 155,5 e traguardo finale – km 163)
Metà della tappa si svolge nel capoluogo sabaudo con otto giri di un circuito di 7,5 km, ai piedi della collina, metà al di qua e metà aldilà del fiume Po con l’arrivo in corso Moncalieri. Seguendo lo sviluppo del circuito sono toccate le zone di Borgo Po, con la Chiesa neo-classica della Gran Madre di Dio, quindi si supera un breve strappo e si è ai piedi della collina torinese. È una zona di pregio residenziale con varie dimore “liberty” e curati giardini. Ci s’immette su Corso Moncalieri e quindi si attraversa il Po entrando nella zona del Parco del Valentino per l’ottocentesco ponte Principessa Isabella. Si è nella splendida zona del Parco del Valentino con pregevole flora, dove s’incontrano il Borgo Medievale, complesso di fedeli riproduzioni di case medievali e castelli del Piemonte e della Valle d’Aosta e quindi il Castello del Valentino, eretto a metà del 1600 ispirandosi ai castelli francesi, ora sede della Facoltà di Architettura del Politecnico. Il Parco del Valentino offre, in profusione, possibilità d’attività sportive, proprio nel cuore della città. Si ripassa il Po attraverso il noto e spettacolare ponte Umberto I^ si prospetta il traguardo in Corso Moncalieri. Il Giro d’Italia a Torino ha vissuto vari e importanti momenti per oltre quaranta edizioni. Il glorioso impianto del Motovelodromo di Corso Casale, non distante dal traguardo, ha visto la conclusione di varie edizioni delle classiche Milano-Torino e Giro del Piemonte.
Torino è stata la prima capitale del Regno d’Italia dal 1861 al 1865. È l’antica “Julia Augusta Taurinorum” dei romani e, nei secoli, è stato sempre un riferimento ricco di storia. Con la dinastia dei Savoia la città trova nuovi sviluppi ed è la promotrice dell’Unità d’Italia. Ha conosciuto un forte processo d’industrializzazione all’inizio del 1900, soprattutto con la nascita della Fiat. La struttura urbana, a scacchiera, presenta ampi viali che s’intersecano dove sorgono vari edifici, civili e religiosi, di notevole pregio che testimoniano la sua storia. Nel Duomo del 1500 è conservata la Sacra Sindone, nome che indica il sudario dove fu avvolto il corpo di Gesù. Il simbolo della città è la Mole Antonelliana che riprende il nome dell’architetto progettista, alta m. 167,5 che ospita pure il museo nazionale del Cinema. Il Palazzo Reale, il museo Egizio, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, il Teatro Regio, il complesso del Lingotto, la Basilica di Superga che dall’omonimo colle a m. 672, si staglia sopra la città, sono fra i motivi di maggior pregio del capoluogo sabaudo. Superga si collega pure alla tragedia aerea del 4 maggio 1949 che distrusse il “Grande Torino”, squadra di calcio che con la Juventus rappresentano il calcio torinese. La storia della città ha proposto alla ribalta un gran numero di personaggi, in vari settori, della cultura e dell’industria che hanno conquistato anche fama internazionale. Personaggio legato a Torino Galileo Ferraris (1847-1897) è stato ingegnere e scienziato, scopritore del campo magnetico rotante e ideatore del motore elettrico in corrente alternata.
Ufficio Stampa RCS Sport