Una corsa dura su di un percorso altrettanto duro e completo che ha visto il dominio della Francia. Così il Test Event olimpico che si è disputato oggi a Rio de Janeiro sul percorso ridotto (164 km) rispetto a quello del 6 agosto 2016 che assegnerà l'alloro olimpico (256 km).
La Francia, favorita come nazione e con individualità che hanno vinto anche alcune tappe al Tour de France, ha fatto da padrona. I transalpini non solo hanno conquistato il gradino più alto del podio con Alexis Vuillermoz, primo al traguardo davanti al belga Pauwels, ma sono riusciti a conquistare anche il terzo gradino con Romanin Bardet e a piazzare un altro uomo al quarto posto.
Tra gli azzurri grande corsa di Valerio Conti che, in fuga per molti chilometri, ha guidato la testa della corsa con il francese Barguil sull’ultima salita. Poi l’azzurro è stato ripreso a circa 40 km dall’arrivo e coinvolto poi in una caduta lungo l’ultima discesa tecnica del secondo circuito di Vista Chinesa: “Andavo benone ed ero davanti con il francese – dice Conti –, poi ho preso un sasso e sono andato a sbattere contro un muretto. Fortunatamente non ho subito gravi conseguenze”.ì L’azzurro, nonostante la caduta, ha finito la corsa. Un vero peccato perchè avrebbe potuto piazzarsi tra i primi. Il miglior piazzato dei nostri è stato Valerio Agnoli, entrato nei quindici (nelle foto, a sx: Valerio Conti in azione, a dx: Agnoli scambia le sue impressioni con il Ct Cassani dopo l'arrivo).
IL CT CASSANI: “Percorso per scalatori: alla Fromme, alla Nibali, alla Contador” - Normale che abbia vinto un francese la Preolimpica di Rio. La Francia è sbarcata a Rio con corridori che hanno partecipato e vinto anche tappe al Tour. Per quanto riguarda gli azzurri, bene Iuri Filosi che si è messo a disposizione della squadra nei primi chilometri, così come Edoardo Zardini. Tra i primi quindici si è piazzato Valerio Agnoli. Ottima corsa per Valerio Conti, in fuga per molti chilometri con il francese Barguil, Purtroppo a 40 chilometri dall’arrivo è stato raggiunto e poi è caduto in discesa, senza riportare, fortunatamente gravi conseguenze. L’importare era valutare le caratteristiche di questo percorso, oggi di 164 km, alle olimpiadi 256 km con un dislivello di più di 4000 metri. Il percorso è caratterizzato da due circuiti. Il primo di 25 km con tre mila metri di pavè insidioso e due salite, la prima 1000 metri al 17%. Le difficoltà aumentano nel secondo circuito con una salita di 8,5 km e 450 metri di dislivello. La salita è divisa in due settori e i corridori la affronteranno tre volte. Poi una discesa ripida e pericolosa dove è caduto Valerio Conti. Un percorso per scalatori, per gente alla Fromme, alla Nibali, alla Contador”.