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4° Memorial Aurelio Ceresa: una due giorni di ciclismo indimenticabile

Trinità (Cn), 9/04/2011 – Inizia oggi a Trinità il 4° Memorial Aurelio Ceresa, gara in due tappe che si concluderà domani a Valdellatorre di Torino. La manifestazione, organizzata dal GS Miccoli Sport, orchestrata reciprocamente dai Comitati Udace di Cuneo e Torino, si svolge su due percorsi dalle caratteristiche simili, sia come altimetria che distanza: entranbi ondulati e attorno ai 75 chilometri. Quello di oggi è il circuito Trinità Molini, Benevagienna, Carrù, Trinità, da fare tre volte, con l’arrivo in piano, poco prima dell’ingresso in paese.

 

Il caldissimo sabato pomeriggio accoglie nella piazza antistante la bocciofila i colori dei 281 ciclisti che si presentano al tavolo delle iscrizioni e che si disporranno ai nastri di partenza divisi in tre fasce d’età. Alle 14.40 scorte tecniche, auto al seguito, ambulanze, operatori TV e fotografi sono pronti per la partenza della prima fascia che comprende 88 corridori delle categorie, debuttanti, cadetti, junior e senior. L’avvio è veloce ma la gara si anima al passaggio sul ricco Traguardo Volante posto al secondo giro sulla rampetta che porta a Carrù. Transita per primo Barra, seguito da Cirasola, Nervi, Allamando, Crisafi, Eugenio Bessone, Cifone, Aufiero, Morra e Zavattero. Il gruppetto ha 100 metri di vantaggio sul gruppo, in testa al quale notiamo Mauro Porro, Crivello, Alladio e Nocera. Il tentativo in atto dura poco ma lascia spazio ad un altro ben più consistente, operato all’inizio dell’ultimo giro, da Viglione, presto raggiunto da Mondo. I due acquistano vantaggio ma dietro non stanno a guardare. Si sganciano, Aufiero, Cifone, Angaramo, Papa e Roberi e si avvicinano ai due fuggitivi ma, mentre Mondo si arrende e si lascia raggiungere dagli immediati inseguitori, Viglione prosegue coraggiosamente con nuova lena. Sono 20 chilometri di coraggio che Leonardo Viglione affronta consapevole che il gruppo inseguitore non è rassegnato, ma lui va, non molla mai e solo quando è vicino al traguardo si volta a controllare. E’ fatta, si sistema per la foto, trovando ancora  il tempo di esultare per l’impresa e raccogliere l’applauso del pubblico assiepato lungo le transenne. Dietro di lui parte la volata del gruppo che nel frattempo ha raggiunto gli altri fuggitivi. Lo sprint è guidato da Chiavazza poi, ai 300 metri schizza fuori Papa, che resiste al ritorno di Pacchiardo aggiudicandosi la piazza d’onore. Terzo è proprio Pacchiardo, seguito da Nocera, Picco, Aufiero, Daghero, Bertolino, Cislaghi, Magnaldi, Cifone, Turco, Gazzola, Michielon e Baracco. Media 40,728.

Poco dopo è la volta dei 93 veterani dai quali schizza in avanti il “solito Ferracin”, a scombussolare i piani di chi sperava in una corsa tranquilla. E si innesca la battaglia. Al Traguardo Volante passa primo Schiari, davanti a Caberlotto, Mauro Angaramo, Ginestra, Posca, Ostorero, Peluffo e il resto del gruppo, molto allungato. Prima di completare il giro si scatta ancora e al suono della campana troviamo Caberlotto, Rosario Canino, Schiari, Nervi e altri due corridori che transitano con 25” di vantaggio su Caporali, Posca, Raviolo, Stocchino e altri tre con il gruppo allungatissimo che li sta braccando. I gruppetti in testa alla corsa si riuniscono ma qualcuno si stacca. La velocità è alta ma c’è poca collaborazione. Parte Alessandri e si fa sotto Caporali. Prova anche Schiari e anche lui è stoppato. Si continua a scattare e, tra un controllo e l’altro, il plotoncino di testa si riduce a sette unità: Merlo, Canino, Caberlotto, Raviolo, Stocchino, Bosio e Allasia.  Ormai siamo in vista del traguardo e quando mancano 2 km prova ad andare via Caberlotto. Preso anche lui. Ci prova Bosio, ai 1500 metri e questa volta è Merlo che chiude il buco. E’ una bella battaglia. Adesso parte Rosario Canino ed inizia la volata. Canino è sulla sinistra della strada e sulla destra rinviene forte Raviolo che negli ultimi metri supera l’alfiere della Cicli Angaramo, in uno sprint avvincente. Terzo è Merlo, davanti a Allasia, Bosio, Caberlotto e Stocchino. Il gruppo arriva a 30” regolato allo sprint da Ferracin, davanti a Alessandri, Caporali, Ours, Barosio, Di Vittorio, Viviano, Cappellino e Soffietti. Media 40, 730 km/h.

Tocca adesso alla terza fascia, con le categorie donne, supergentleman e gentleman. Poco dopo il via partono all’attacco Piacenza e Baietto. Il loro tentativo dura 5 chilometri poi il gruppo ricuce ma sul primo passaggio sulla salitella che porta a Carrù nasce una nuova fuga con Cinato, Uberti, Giletta, Piacenza, Sedaboni, Pirera, Martina, Magnaldi, Grappeja, Baietto e Valsesia. Alle loro spalle un altro gruppetto con Lorenzoni, De Poli, Salvatico, Lodigiani, D’Apollo, Nervo, Olivero, Traversa, Panepinto ed altri ancora, prova a riagganciarsi. Ma davanti non si scherza. Nella seconda tornata scattano ancora Grappeja e Valsesia ma presto il gruppetto si ricompone. Il TV è vinto da Cinato, davanti a Piacenza e agli altri fuggitivi. Tra le donne, prima Roberta Pilotto davanti a Maria Chiara Olivero. Il secondo plotoncino inseguitore passa a 1’. Nella terza tornata Grappeja propone ancora un attacco ed è ancora Valsesia che si fa sotto. Mancano 10 chilometri al traguardo. Mentre si staccano Giletta e Cinato, sui due fuggitivi rientrano anche Uberti, Soro e Piacenza. Mancano adesso 7 chilometri a Trinità ma il quintetto di testa non è pago, si scatta a ripetizione. Prova a scappare ancora Grappeja ma è ripreso. Ci prova adesso Valsesia ma anche per lui niente da fare, Stessa sorte per Piacenza. All’ultimo chilometro Grappeja prova l’ultimo disperato tentativo ma quando parte la volata ai 300 metri Soro è già in testa. Il traguardo di Trinità gli porta bene, qui aveva già vinto e vince ancora, davanti a Uberti, Grappeja, Valsesia e Piacenza. Gl’immediati inseguitori giungono a 55” regolati allo sprint da Sedaboni che s’impone su Magnaldi, Pirera e Martina. Quello che era il secondo gruppo inseguitore arriva invece a 2’10” con Lorenzoni (1°sgA) che vince la volata davanti a Cinato, Lodigiani, Ferrero, De Poli, Giletta, D’Apollo, Salvatico, Panepinto, Traversa, Ercole, Mollero, Nervo, Grosso e Peruzzo, piacevole ritorno alle corse il suo. La volata del gruppo si presenta invece dopo 4’10”, con Gaule che non perdona e si piazza davanti a Marletta, Alparone, Gomba e Moracchiato. Tra le ragazze, Maria Chiara Olivero ha avuto la meglio su Roberta Pilotto e Sabina Monaco, che è arrivata un po’ attardata ma felice di avere completato la corsa. Media 39,637 km/h.

Mentre il caldo cuoce l’asfalto si stilano gli ordini d’arrivo delle tre corse poi il Team Miccoli prepara la ricca premiazione con mazzi di fiori ai vincitori di tutte le categorie, prosciutti, spek, materiale tecnologico e tecnico. Anche i primi due dei traguardi volanti sono andati via molto contenti. E’ Marco Ceresa in persona che officia la premiazione dei concorrenti che hanno onorato il ricordo di suo papà Aurelio.

In poco tempo la piazza di Trinità si svuota e lascia spazio al tramonto ma i corridori pensano già a domani mattina, quando ci sarà la tappa di chiusura del 4° Memorial Aurelio Ceresa. Ci saremo anche noi per commentare e lo faremo nelle righe che seguono, le fasi salienti della manifestazione.

Domenica 10 Aprile Valdellatorre (To). La corona delle montagne piemontesi si presenta nella limpida mattinata con tutto il suo splendore. L’anfiteatro di Vadellatorre, dove si trova il Vald Hotel, elegante sede del ritrovo di partenza della seconda tappa di questo 4° Memorial Aurelio Ceresa. Anche oggi tantissimi corridori, oltre 230, lotteranno per conquistare un posto nell’albo d’oro della manifestazione che sta diventando una classica sempre più appetibile. La gara, oggi ancora organizzata dal Team Miccoli, sotto l’egida del Comitato Udace di Torino, si svolge su un percorso piacevolmente ondulato, di 20 chilometri da fare 4 volte. Tre le partenze previste ed altrettanti i Traguardi Volanti, posti per i primi due corridori che vi transiteranno, al secondo passaggio sulla salita di Givoletto.

La corsa dei prima fascia percorre il primo giro senza troppi scossoni e solo dopo il TV, vinto da Melardi su Barra si iniziano le vere ostilità. A Grange di Brione si avvantaggia Cristiano Bo. La mossa del forte corridore dell’Edil Case, pare un po’ azzardata ma, è meglio non lasciargli tanto spazio. Poco alla volta vanno a raggiungerlo altri nove compagni d’avventura, si tratta di Cislaghi, Teppex, Enrieu, Melardi, Turco, Previgliano, Casale, Burzio ed Alladio. L’accordo dei dieci di testa è buono e la reazione del gruppo poco efficiente. Solo nel finale si rompono le armonie dei cambi nei quali abbiamo visto molto attivi, Cislaghi, Burzio e Teppex. Ai 2 chilometri dal traguardo è ancora Bo che lancia l’attacco ma si fa sotto Casale portandosi dietro tutti gli altri. Ancora poche pedalate e la volata è lanciata. Sulla sinistra vediamo, ai 150 metri, uscire ancora la sagoma di Bo che transita primo sotto l’arco del traguardo esultando con le braccia della vittoria. Al secondo posto il suo compagno di squadra Teppex, esultante anche lui, davanti al bravissimo Cislaghi, Casale, Previgliano, Enrieu, Alladio, Burzio, Melardi e Turco. La volata del gruppo inseguitore è vinta da Capra su Picco, Finotti, Papa e Frulio.

La corsa dei veterani transita al TV, dove Gatti supera Fantonetti, a gruppo unito ma subito dopo nasce una fuga, con Ostorero, Ferracin, D’Apollo, Allasia, Facciotti, Pernigotti, Rosario Canino, Raviolo, Nebbiai, Caberlotto, Massimo Campo, ai quali si vanno ad aggiungere in un secondo tempo, Caporali, Testai, Schiari e Buonafede. Nel finale, rigorosamente a scatti, si avvantaggiano ulteriormente, Allasia, Campo, Ferracin ed Ostorero ed è l’esperto e irriducibile Ferracin che allarga le braccia ampiamente in anticipo in segno di vittoria. Al secondo posto si piazza Campo, seguito da Ostorero e Allasia. Subito dopo Facciotti anticipa, Raviolo, Canino, Pernigotti, D’Apollo, Caberlotto, Nebbiai, Buonafede, Caporali, Testai e Schiari. Il gruppo è battuto allo sprint da Beccato su Sergio Fissore, Meneghini, Chiantore e Cornacchia.

Infine tocca ai terza fascia inanellare i quattro giri. Il Traguardo volante è vinto da Adriano Bungaro, davanti a Maurizio Piacenza e Massimo Valsesia, con un leggero vantaggio sul plotone compatto, nel quale tra le donne, Olga Cappiello vince il TV davanti a Roberta Pilotto, ma è solo dopo che inizia la vera corsa. Al trio di testa vanno ad aggiungersi Uberti, Soro e Grappeja. L’accordo è buono ed anche in questo caso il gruppo non riesce a ricucire lo strappo. Grappeja prova a scappare nel finale di corsa, ma Valsesia non lo molla e negli ultimi chilometri si mette in testa a fare un’andatura pazzesca per permettere all’amico e compagno di squadra Uberti di disputare con tranquillità lo sprint che vale vittoria di tappa e vittoria del Memorial Ceresa. Uberti parte lungo e Soro, vincitore ieri, non riesce a rimontarlo e si piazza al secondo posto, invertendo l’ordine d’arrivo di ieri. Protagonisti migliori di questi non potevano esserci! Hanno dato spettacolo per due giorni di fila e lo stesso discorso vale per Grappeja, terzo, Piacenza, quarto e Valsesia, sesto. Quinto, ma fuori da questa speciale classifica di merito, è Adriano Bungaro. La volata del gruppo inseguitore, anticipata da Cinato e Tomlin, è vinta da Gaule su Albiero e Alberici, rispettivamente 1° e 2° sgA, Zattarin e Fausone, brillantemente ripresosi dalla rovinosa caduta di due settimane fa al “Pasta”. Poi, ancora Moracchiato e Mantoan (1° sgB).

L’opprimente caldo fuori stagione del dopo corsa è stemperato da un graditissimo rinfresco a base di bevande, torte e gelati, tutti rigorosamente freschi di frigo e veramente piacevoli, serviti da personale specializzato in un gazebo opportunamente posto all’ombra. Quando le classifiche sono pronte si procede alla, come sempre ricchissima premiazione con fiori per tutti i primi di categoria, prosciutti crudi, tranci di speck e materiale tecnico, oltre a quello tecnologico dei TV, premiazione preceduta dalle calorose parole di Capitan Miccoli che ringrazia i partecipanti, i Comitati Udace di Torino e Cuneo, rappresentati dai signori Sgarbi e Milesi, ai quali viene consegnata una magnifica targa ricordo e più di tutti l’amico Marco Ceresa, artefice e promotore di questa bella e riuscita manifestazione che continuerà negli anni a venire.

Si scattano le foto dei podii delle varie corse ed infine si premia i vincitori del 4° Memorial Aurelio Ceresa, ai quali il figlio Marco consegna personalmente le gigantesche medaglie d’oro annunciate sulla locandina. I premiati sono, Papa, Cifone, Cislaghi, Raviolo, Uberti, Marletta, Gagliano e Pilotto, rispettivamente nelle categorie, cadetti, junior, senior, veterani, gentleman, sgA, sgB e donne. A chiusura della festa patron Miccoli consegna un mazzo di fiori che Marco Ceresa porterà alla sua mamma, vedova di Aurelio.

Mentre il salone della premiazione e lo spazio antistante il Vald Hotel si svuota, ci fermiamo a commentare positivamente con gli amici del Comitato Udace di Torino questi due indimenticabili giorni di ciclismo e bel tempo, dando appuntamento sulle strade di Cuneo agli scalatori sabato 16 a Serravalle di Piasco e domenica 17 ancora a Trinità per il classico circuito dell’Avis.

 

Foto e testo a cura di Valerio Zuliani

 

 

 

 

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