Bellaria Igea Marina (Rimini) - L’Emilia Romagna è la culla del cicloturismo e per quanti ne fossero ancora scettici, la conferma arriva dallo svolgimento in questa regione della regina delle manifestazioni granfondistiche nazionali, la Nove Colli in programma il 22 maggio a Cesenatico, e per quel che riguarda le manifestazioni organizzate come vere e proprie Gran Fondo, cui partecipare senza l’assillo del cronometro, il Giro della Romagna giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione.
La lettura effettuata con lettore ottico del bracciale in cui è stampato il codice a barre: questo è il sistema Optipass
All’inizio fu Gran Fondo Nove Colli, poi la passione per il cicloturismo ha portato i più attivi e convinti appassionati a creare veri e propri circuiti di Gran Fondo Cicloturistiche. Ultimo a vedere la luce, in ordine di tempo, è il circuito Romagna Sprint voluto da Dino Tamburini e realizzato grazie all’apporto di quattro società cicloturistiche: Mareterra Bike Team, Gs Ars et Robur, Usd San Marco ed Ecology Team che organizzano i quattro eventi in calendario.
Alessandra Spada della Verdeblu pilastro organizzativo della manifestazione
Recentemente l’8° Gran Fondo Cicloturistica Mareterra Verdeblu - 6° Trofeo Ivan Pintabona svoltasi a Bellaria Igea Marina ha ufficialmente aperto la stagione 2011 delle manifestazioni senza tempo facenti parte del Circuito Romagna Sprint . Da qualche tempo ormai in questa regione, il termine cicloturismo, non è più legato ai soli raduni che vedono i partecipanti partire da un punto e ritornarvi dopo aver pedalato per un certo numero di chilometri, solitamente cinquanta – sessanta senza particolari difficoltà altimetriche, rifocillarsi al ristoro e tornare a casa. Manifestazioni a cui puoi partecipare, anche se hai una preparazione precaria. Le Gran Fondo Cicloturistiche sono manifestazione che non contemplano il cronometro, dunque classifiche agonistiche a tempo, e tengono conto dei chilometri percorsi da ciascun rappresentante delle società iscritte per stilare la classifica finale, ma propongono comunque percorsi di gara con altimetrie di tutto rispetto che richiedono quantomeno un costante allenamento.
Colui che vigila sulla regolarità delle varie operazioni
Proprio come il percorso della Gran Fondo Bellariese che prevedeva la scalata del Barbotto la salita resa famosa dalla Nove Colli e dal Giro d’Italia professionisti, ma anche le ascese verso Sogliano al Rubicone e Massamanente da raggiungere dopo aver preso il via dalla centrale Piazza Matteotti.
Ritirato il bracciale viene applicato al polso. Sarà utile per i rilievi ai vari controlli
Oltre novecento ciclisti incuriositi pellegrini guidati lungo il percorso dalle numerose frecce predisposte dall’organizzazione, percorrendo la vallata del Rubicone s’imbattono in tante storie come se sfogliassero le pagine colorate di una raccolta di favole. Chiazze di rosa tenue dei fiori delle piante di pesche, attenuano almeno visivamente il primo sforzo da compiere per raggiungere il controllo e ristoro di Sogliano al Rubicone.
Ciclisti della F. Baracca Lugo pronti al via e lanciano l'appuntamento dell'8maggio con la storica 32° GF cicloturistica Giro della Romagna
La bicicletta sfiora in silenzio i vigneti e il Castello di Ribano della Cantina Spalletti che si intravede percorrendo il fondovalle del Rubicone dirigendosi verso la salita della Ciocca. Si inizia a salire e un cartello ricorda che Sogliano è conosciuta per la produzione di un particolare tipo di formaggio stagionato in antiche fosse da grano, di origine Malatestiana, conosciuto come “formaggio di fossa”. Ma ad attendere i pedalatori nel piazzale, alle porte del paese, vi sono succulente salsicce fasciate dalla piada romagnola, pronte ad essere distribuite ai ciclisti. Una piacevole sorpresa, anche se il Barbotto non è lontano e molti preferiscono privarsi dell’invitante piada con salsiccia, scegliendo pizzette e crostata.
Il Team LGL in forze al via
La musica, l’altra sorpresa, rende piacevole la sosta prima di riprendere la marcia verso “Il mito crudele del ciclista, la sfida più affascinante della Romagna” questa la frase che recita un cartello in cima al Barbotto. “Da Mercato Saraceno, attraversato il fiume Savio ha inizio l’ascesa che passa da 134 metri di quota a 515 in cinque km scarsi – Pierluigi Brignani sul suo sito Admaiora Bike ci presenta così la salita che in molti temono dovendola affrontare per la prima volta - i primi tre hanno una pendenza media del 7,3% quindi abbastanza impegnativa, poi a seguire un altro km al 9% ed infine la mazzata finale di un rettilineo di 700 metri con un punta massima al 18%”.
Alcuni rappresentati della società organizzatrice la Mareterra Bike Team
Il sudore riga il viso dei ciclisti, qualcuno scandisce il ritmo della sua ascesa emettendo suoni indecifrabili, altri imprecano alla maledetta passione, un ciclista stremato decide di affrontare a piedi la parte più impegnativa della salita. Visi contratti, trasformati dallo sforzo e contrariati nel vedere giovani e guizzanti ciclisti che superano la salita pedalando con facilità.
I ciclisti della Avis Faenza preparano la gamba in vista della loro manifestazione la Gran Fondo Cicl. Le Cime di Romagna in programma domenica a Faenza
Il ristoro al culmine della salita è utile a reintegrare i liquidi persi, ma non c’è neanche il tempo di guardare l’ultimo tratto del Barbotto, in quanto il percorso di gara impone l’ultima fatica della giornata, la salita di Massamanente, prima di far ritorno a Bellaria Igea Marina. Quella stessa salita che in molti hanno già affrontato, avendo scelto il percorso medio e attraversando Santarcangelo di Romagna puntano verso il ricco pasta party.
Il Barbotto non si teme quando si è in gruppo
Ad attendere i ciclisti in Piazza Matteotti vi è Umberto Morri, presidente della Società Verdeblu referente unico nell’organizzazione degli eventi e la promozione turistica a Bellaria Igea Marina, visibilmente felice per il successo della manifestazione: “Questa ottava edizione della Mareterra Verdeblu ha fatto segnare un aumento del 20% dei partecipanti e tra loro vi erano ciclisti provenienti dal ferrarese e da Ascoli Piceno questa e questo vuol dire che abbiamo centrato il nostro obiettivo – afferma Morri – perché noi organizziamo questa manifestazione, soprattutto per dare l’opportunità ai ciclisti e accompagnatori di conoscere la nostra realtà turistica oltre che regalare ai concittadini un momento di sport”.
Partenza, alla francese avvenuta, signori si pedala
Soddisfatto anche Dino Tamburini, coordinatore del circuito Romagna Sprint e della CT League, la “Lega” delle Gran Fondo cicloturistiche che ha vissuto il suo primo atto di storia proprio qui a Bellaria: “Sono stanti oltre novecento i ciclisti che hanno partecipato alla manifestazione e avrebbero potuti essere molti di più se la data di svolgimento della stessa non coincidesse con quella di un’altra bella manifestazione che si è svolta nella provincia di Ferrara. Per questo – continua Tamburini – la nostra opera è volta a creare un momento di confronto con tutti gli organizzatori di questo tipo di manifestazioni per evitare la concomitanza delle date di svolgimento, al fine di offrire ai ciclisti calendari ben definiti”.
Il ristoro di Sogliano al Rubicone con tante sorprese
Piastra pronta per le piade
Sipario sulle più classiche fette alla Nutella o marmellata
E... poi la fumante salsiccia da servire con la piada, ma attenzione al Barbotto
Il mito dei ciclisti arriva, sorride a destra Paolo Contarini presidente della Baracca Lugo
La fatica si fà sentire
C'è chi sale a zig zag e chi scende dalla bicicletta
Gli ultimi metri del Barbotto prima del.....
Meritato riposo al ristoro
Il circuito Romagna Sprint e CT League sono vicini alla Fondazione Patrizio Paoletti, presente con i propri operatori in tutte le manifestazioni per far conoscere le "mission" della Fondazione
LA FONDAZIONE
Fondazione Patrizio Paoletti nasce ad Assisi all’alba del Terzo Millennio per volontà di un gruppo di professionisti e imprenditori da tempo impegnati in ambito societa. Ente non – profit, promuove un modello di sviluppo umano che prepari ai continui e veloci cambiamenti della società.
Il Metodo
Pedagogia per il terzo millennio. Nasce nel 2000 da un’idea di Patrizio Paoletti. Organizzato e sistematizzato dall’equipe di neuroricercatori, psicologi, pedagogisti ed esperti di comunicazione della fondazione, si propone come strumento all’avanguardia per efficienza ed efficacia, nella definizione di nuovi modelli didattici. Pedagogia per il Terzo Millennio pone la sua attenzione al miglioramento dell’organizzazione sociale attraverso lo sviluppo dei potenziali umani. Il sistema – teorico – pratico – sviluppa la sua azione pedagogica attraverso l’approfondimento delle idee di mediazione e traslazione. Pedagogia per il Terzo Millennio è applicata con successo in ambito educativo, formativo, motivazionale, scolastico e sociale.
Il Presidente
Patrizio Paoletti, con più di venticinque anni di impegno in ambito formativo, è tra i massimi esperti di Comunicazione relazione. I metodi e le teniche da lui messe a punto hanno innovato il panorama della formazione motivazionale. Imprenditore di successo, ha posto al centro del suo lavoro i processi connessi a sostenibilità, innovazione ed eccelenza. Attento al continuo miglioramento dei potenziali umani, come scrittore ha pubblicato, per diversi editori, testi sui nuovi orizzonti della didattica per il terzo millennio. Relatore di fama internazionale è spesso chiamato in diverse università e aziende in Italia e all’ estero.
LE AZIONI
Massima priorità alla ricerca,all’educazione,ai diritti dell’ infanzia. La visione che da sempre sostiene l’operato della Fondazione è la consapevolezza che solo un approccio globale e sostenibile alla vita, insieme ad un’attenzione diffusa ai suoi diversi campi, è in grado di annalizare in modo significativo la sua qualità. Attraverso la ricerca, i progetti sociali, i programmi formativi, i progetti pilota, le campagne di sensibilizzazione, la Fondazione è costantemente impegnata nella diffusione di una maggiore conoscenza e consapevolezza sulle interazione di insieme che uniscono l’intera umanità. I nostri programmi educativi pongono l’accento sul valore del futuro come dono per i bambini di oggi che diverranno gli uomimi di domami.
I NOSTRI PROGETTI
Ricerca
- Multidisciplinary Brain Research Institute, PTM Program
Anno 2010, Protocollo di ricerca sul quadrato e sulla Self Efficacy
Educazione / Didattica
- Master Sabb
- Assisi International School
- Scuola di Counseling
- Alta Scuola di Pedagogia per il Terzo Millennio
- Junior Training Family
- Junior Training Explorer
Progetti Sociali
- Scuole nel Mondo :
Italia, India, Indonesia, Congo, Israele, Perù.
Sensibilizzazione
- Carovana del Cuore
- Maraviglia
- International Campus for Child’s Right
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