Mar11192024

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Emiliano Borgna, l’uomo del “New deal” di Acsi

Acsi si dota di una commissione col compito di riordinare il settore ciclismo e di assorbire l’Udace mediante un accordo di collaborazione sportiva. Responsabile nazionale, l’avvocato ligure Emiliano Borgna, il quale si farà garante del riordino del settore, della riorganizzazione dell’immagine e degli eventi legati all’Acsi.

Dottor Borgna, è stato nominato nuovo responsabile della Commissione settore ciclismo di Acsi: con quale  “bagaglio di esperienze” vi approda?

«Con la sottoscrizione dell'accordo di collaborazione sportiva, l'associazione Udace e l'ente di promozione sportiva Acsi, alla luce dell'univocità di intenti perseguiti, hanno istituito ex novo il settore ciclismo Acsi e sono stato nominato responsabile nazionale in quanto super partes ed equidistante dalla due realtà che hanno voluto la sua nascita. Il mio bagaglio di esperienze deriva dalla libera professione di avvocato che svolgo, con esperienze inerenti il contenzioso sportivo e dalla vicinanza che ho da sempre al mondo del ciclismo sia come praticante che come diretto interessato di incarichi attinenti al mondo ciclistico: per anni ad esempio ho rivestito il ruolo di responsabile marketing per una squadra professionistica con licenza professional.»

Che significato ha avuto l’incontro annuale di Riccione?

«L'incontro di Riccione del 16 dicembre è stato molto importante per festeggiare i vincitori delle maglie delle granfondo e mediofondo del 2012. Il circuito nel 2013 sarà organizzato sotto l'egida dell'Acsi settore ciclismo.»

Quale situazione ha trovato al momento del suo insediamento?

«La situazione che ho trovato nell'insediamento del mio incarico viene da un'annata di evidenti problematiche che stiamo cercando di risolvere lavorando alacremente in vista della prossima stagione. Siamo comunque convinti di poter vantare una struttura territoriale molto ben radicata sul territorio nazionale e che può permettere ai nostri associati di svolgere e praticare una attività sicura e di qualità.»

Il movimento è composto da circa 60mila ciclisti, i quali si sono trovati a metà dell’anno nel calderone generato dal passaggio di Udace in Acsi. Quali sono stati i momenti più critici?

«I momenti più critici sono dovuti al fatto che i cambiamenti sono avvenuti a stagione in corso... con programmi, calendari e attività già ben delineati.»

Dal punto di vista pratico, cosa è cambiato e cosa cambierà nei prossimi mesi?

«Tutte le gare saranno organizzate sotto l'egida del settore ciclismo Acsi e saranno pertanto improntate al rispetto dei principi dell'ordinamento sportivo.»

Nell’ambito del riordino generale di Acsi, quali saranno le tappe fondamentali e, di conseguenza, le problematiche prioritarie da affrontare?

«Le problematiche più urgenti da affrontare riguardano la commistione, ancora in diverse realtà, dei loghi Acsi settore ciclismo e di quello Udace. Sui volantini delle gare, così come sulle cartellonistica in genere, l'unico logo autorizzato e legittimato a comparire sarà quello dell'Acsi settore ciclismo. Altra priorità che sottolineo ancora è quella del rispetto di tutte le regole dell'ordinamento sportivo cui la nostra attività sarà improntata.»

Qual è l’eredità, anche in negativo, o le cosiddette “cattive abitudini” che ha portato l’Udace rientrando all’interno di Acsi?

«Non ci sono cattive abitudini che derivano dal mondo Udace: questa associazione può vantare 56 anni di storia e credo che ognuno abbia appreso dal mondo Udace, per ciò che concerne l'organizzazione dell'attività ciclistica amatoriale. Il neonato Acsi settore ciclismo si fregia pertanto di potersi avvalere delle strutture periferiche di derivazione Udace.»

Qual è l’impegno primario che si porrà Acsi ciclismo per il 2013 e, se è già stato stilato, un programma sportivo per il prossimo anno?

«L'impegno che Acsi si prefigge è quello di offrire ai propri associati un servizio di qualità che garantisca loro di poter praticare la propria passione nel miglior modo possibile, con l'organizzazione di manifestazioni di qualità, garantendo un'adeguata copertura assicurativa ed essendo vicino all'utente ciclista in ogni problematica che possa presentarsi. Sto e stiamo lavorando con impegno e buon senso. I programmi sono stati stilati e prevedono gare a circuito, granfondo, mtb, ciclocross e competizioni per ogni disciplina ciclistica.»

Quale sarà per così dire il leit motive del suo mandato e da chi sarà affiancato in questa importante opera di riordino?

«Il leit motiv del mio mandato sarà l'impegno ed il buon senso e la voglia di risolvere le problematiche in modo diretto. Sto facendo delle riunioni territoriali presso i vari comitati provinciali e regionali per spiegare le regole del tesseramento e dell'attività 2013 cui tutti dovranno attenersi. Sono un ciclista e mi sto impegnando per ricoprire al meglio il prestigioso incarico che mi è stato affidato.»

 

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