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Giro della Costiera: domenica uno week end ciclistico da sogno

Meta di Sorrento (Napoli) - Soltanto venticinque euro per la cena del sabato precedente la gara, il pernottamento e la colazione del giorno della prova presso il Villaggio Turistico Bleu Village, incantevole struttura immersa nella ricca vegetazione mediterranea e caratterizzato da terrazze degradanti verso il mare che offrono  la vista sui golfi di Sorrento e Napoli. Sarebbe sufficiente soltanto questo per convincere i ciclisti e le proprie famiglie a scegliere il Giro della Costiera, giunto quest’anno alla sesta edizione, per trascorrere uno week end indimenticabile. Se poi si considera che il ciclista durante la sua pedalata toccherà realtà paesaggistiche come Pompei, Amalfi, Vietri sul Mare, Praiano, Positano, Vico Equense, che anche gli accompagnatori avranno la possibilità di visitare, l’appuntamento di domenica prossima voluto dai dirigenti del Velosport Sorrentino  si trasforma in un evento da segnare nel calendario.

Il Giro della Costiera prevede un solo percorso di gara sulla distanza di 101 chilometri che ci presenta Michele Pepe. Per i cicloamatori della penisola sorrentina, della bassa provincia di Napoli e della zona dell’agro nocerino-sarnese giù fino a Cava de’ Tirreni e Salerno, il “Giro della Costiera” non è una semplice passeggiata in bici; non è nemmeno solo un semplice allenamento, né tantomeno l’occasione per una pur sempre piacevole rimpatriata tra amici.. molto più semplicemente, il “Giro della Costiera” è tutto questo insieme e molto altro, ma, sinteticamente, è nient’altro che un’istituzione. Non c’è ciclista che parli il nostro dialetto che non l’abbia fatto almeno una volta; non c’è cicloamatore che non si sia tuffato da Vietri verso Cetara, quasi sempre con il sole a scaldargli le spalle, per poi iniziare la fatica vera e propria sulle strade orlate di verde della salita di capo d’Orso, lungo la quale il vento è compagno di viaggio immancabile.

Da quel momento in poi, la costiera ti avvolge in un continuo susseguirsi di discese tecniche o armoniose, salite brevi e secche alternate ad altre morbide da, come si dice nel gergo, “rapporto”; brevi tratti in falsopiano nei quali non si sa se rifiatare o perdersi ad ammirare il blu del mare o rettilinei sui lungomare, come a Maiori ed Amalfi, nei quali ci si convince ancora di più che questa terra, la nostra terra, è baciata dalla grazia divina. E poi, dopo aver goduto del panorama di Amalfi, di tutto il tratto di costa che, da Conca dei Marini porta a Praiano, dopo aver sentito nelle gambe i primi segni di fatica che spengono il sorriso ed impongono una maggiore concentrazione sullo sforzo, dopo tutto questo si arriva a Positano. E da quel momento non si può più scherzare. A quel punto, salendo verso i Colli di Fontanelle, la fatica è tale che è molto difficile non pensare, almeno una volta, “ma chi me lo ha fatto fare”.. Con le ultime energie si arriva allo scollinamento, ed è in quel momento, quando le ruote riprendono a girare da sole con l’inizio della discesa, che ci si sente pervadere dalla soddisfazione, che si realizza di aver completato l’opera; e non conta l’età, non conta la media oraria, non conta nemmeno l’ordine di arrivo che, anche tra amici, viene rigorosamente stilato. Ciò che importa è sapere di esserci riusciti, di averlo fatto, di aver fatto il “Giro della Costiera”.  Soprattutto, non c’è pedalatore che non se ne innamori all’istante, ripromettendosi di tornare sulle stesse strade per rivivere le stesse emozioni, per pedalare davvero con la gioia nel cuore di chi si sente in pace con la natura, in armonia con tutto ciò che lo circonda.

Partendo da queste considerazioni 8 anni fa ideammo questa corsa; l’intento era quello di “consacrare” con una medio - fondo amatoriale quello che era, per l’appunto, un passaggio obbligato per tutti i ciclisti campani, ed organizzare una sorta di appuntamento collettivo per tutti  noi, da tenersi il giorno della corsa. I risultati furono sorprendenti; il primo anno, da neofiti, raggiungemmo i 150 iscritti, mentre l’anno dopo superammo le duecento unità. Ci sarebbero state le premesse per continuare nello sforzo organizzativo, ma una serie di circostanze ci costrinsero ad accantonare il progetto.. Come tutti gli amori veri però, anche il nostro per la “nostra” corsa non si è mai sopito, e nell’inverno scorso ci decidemmo a riprendere il cammino da dove lo avevamo interrotto e l’organizzazione della terza edizione venne naturale. Introducemmo due varianti molto importanti; la data venne anticipata all’ultima domenica di febbraio, in modo da essere la vera data di apertura dell’attività amatoriale campana, la seconda fu la scelta della località di arrivo, Alberi di Meta.

Se la scelta della data può essere sembrata un azzardo, l’arrivo ad Alberi divenne, nel nostro ambiente, un appuntamento irrinunciabile, tenuto conto del fatto che ci si arrampicava, mai verbo fu più appropriato, lungo le rampe del Petraro, un chilometro di strada con pendenza media superiore al 12% con punte anche al 18%. Non una salita, una coltellata che veniva inferta ai muscoli già affaticati da cento chilometri di saliscendi ininterrotti, e che vedeva centinaia di appassionati assieparsi lungo i muri di questa mulattiera, la schiena appoggiata ai muschi che ne coprono le pietre, per vedere gli atleti durante il loro ultimo, tremendo sforzo. Proprio la durezza dell’arrivo ci spinse a cambiare ancora in occasione della quinta edizione, con l’arrivo che fu trasferito nella centralissima Piazza Vittorio Veneto. Dall’ultimo salita, quindi, iniziano quattro chilometri in discesa che si interrompono, finiscono, a 450 metri dal traguardo:una Sanremo in miniatura! L’edizione di quest’anno, la sesta complessiva, ripercorrerà fedelmente il tracciato dell’anno scorso con il medesimo arrivo, e la speranza nostra, di tutti noi membri dell’assoziazione sportiva “Velosport Sorrentino”, è quella di poter notare, riscontrare, vedere negli occhi degli atleti e degli appassionati, la stessa gioia, la stessa passione. Ma questa edizione rappresenta un punto di svolta nella storia della nostra corsa per due motivi in particolare: avremo per la prima volta il cronometraggio ufficiale di Tempogara, e la chiusura totale della SS 163, la famosissima “costiera amalfitana” che è da sempre teatro suggestivo di competizioni ciclistiche dei professionisti; il Giro d’Italia è passato di qui, per le stesse nostre strade, l’ultima volta il 26 maggio 2009, quando la tappa si concluse sul Vesuvio; bene, quest’anno i partecipanti si sentiranno alla stregua dei loro idoli professionisti perché la corsa si disputerà in assenza di traffico automobilistico!

Il villaggio Bleu Village

L’appuntamento è per domenica 27 febbraio. La partenza avverrà alle otto del mattino, e l’arrivo dei migliori è previsto per le undici circa; dopo l’arrivo ci sarà il tradizionale pasta party (pasta con melenzane e pasta con pescespada…!) e le ormai tradizionali crostatine di frutta fresca.. il tutto annaffiato da ottimo vino rosso del Vesuvio…! E durante l’intera manifestazione, al villaggio d’arrivo sarà possibile effettuare il Bianchi Bike Test 2011.. per i partecipanti l’organizzazione ha disposto un piano parcheggi che permetterò di lasciare l’auto entro i 500 mt dalla linea di partenza, a titolo assolutamente gratuito. Infiine, gli atleti provenienti da fuori regione potranno ritirare numero e pacco gara anche la domenica mattina, ma soprattutto potranno alloggiare in una struttura convenzionata situata a 1.5 Km dall’arrivo, al prezzo di 15 euro a testa. Tutte queste informazioni sono disponibili sul nostro sito: www.velosportsorrentino.it