Non era nei miei programmi perché sicuramente 4600m di dislivello non fanno proprio per le mie caratteristiche, ma l’occasione di sbloccarti psicologicamente e prendere il via in una granfondo lunga e dura non poteva sfuggire!! Facciamo un salto indietro di tre giorni quando dopo la classica distanza settimanale decido insieme a Tommy di prendere parte alla STRADUCALE..neanche il tempo di pensarci e via pronta la valigia si parte direzione Urbino!! Sapevo quello che mi aspettava, ma sapevo anche che la mia condizione era ottima.

Ore 07.30 il via viene dato puntualmente come al solito in queste manifestazioni…la media della prima ora sfiora i 45kmh pazzesco!!
Prima salita vera da affrontare il monte petrano dove la selezione avviene naturale e si rimane subito in pochissimi con la superiorità numerica del Team Maggi…l’andatura per me è troppo alta quindi decido di salire di passo trovando un generosissimo compagno di giornata Ersilio Fantini…
Non perdo molto sino in cima ma in discesa non riesco a chiudere il gap..all’imbocco del monte catria lo svantaggio aumenta ma con la consapevolezza che avanti a me c’erano solo 7 uomini…non avevo mai affrontato una salita cosi dura e in cima la fatica si inizia a far sentire, specie quando sai che hai percorso 100 km ma ne mancano altrettanto…
Una scivolata giù dal Monte Catria mi fa perdere qualcosina nei confronti dei compagni d’inseguimento ma riuscirò cmq a rientrare!!
Il tempo di mangiare un panino e bere una coca che siamo ai piedi del monte nerone dove nell’ultimo km eccola qui la crisi di fame che non ti aspetti…si sembrava la fine ma non volevo mollare e a quel punto arrivare all’arrivo sarebbe stata una soddisfazione…zuccheri e barrette per riprendermi ma i sintomi di crampi non mi danno speranza quando all’arrivo mancano 50 km!!
Decido di non collaborare più fino all’arrivo proprio per arrivare sino a quel traguardo dove solo pochi mesi fa mi sembrava impossibile mi accontento del nono posto, ma una gara che mi ha fatto capire dove il mio fisico poteva arrivare!!! Non posso che ringraziare Matteo Lanotte che per 6h40 mi ha sostenuto da dentro l’ammiraglia soffrendo forse anche più di me!!
Fonte: Pio Calò
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