“Siamo perfettamente consapevoli dello sforzo organizzativo che una granfondo richiede – afferma Antonio Rasore, Presidente di Ovada in Sport – ma dopo le positive esperienze maturate con l’organizzazione del Giro dell’Ovadese e per due anni dell’arrivo di tappa del Giro delle Regioni (gara di carattere internazionale) abbiamo voluto compiere un vero e proprio salto di qualità. Ci siamo rivolti alla Federazione Ciclistica Italiana che si è detta disponibile ad offrire la propria collaborazione, indicandoci come possibili partenti oltre cinquecento corridori”. Il percorso della gara si snoderà in 123 chilometri interessando i comuni di Ovada, Cremolino, Cassinelle, Morbello, Ponzone, Sassello, Urbe, Tiglieto, Rossiglione, Campo Ligure, Bosio, Mornese, Casaleggio Boiro, Lerma, Castelletto d’Orba, Silvano d’Orba e Rocca Grimalda. Molto significativo il dislivello altimetrico con i suoi 2.318 metri che non potrà far altro che selezionare i corridori dopo pochi chilometri di corsa. Ritrovo e partenza della gara sarà il polisportivo Geirino, mentre l’arrivo è previsto in Viale Rebora, anche se gli organizzatori stanno ancora vagliando una possibile alternativa. Per avere ulteriori informazioni è possibile farlo sull’apposito sito www.granfondolaresistenza.com
Descrizione del percorso di gara
La partenza è fissata presso il Polisportivo Geirino, dopo due chilometri di pianura inizia l’ascesa per Cremolino, due chilometri e ottocento metri, non troppo impegnativi ma sufficienti a fare una prima selezione. Si svolta a sinistra, direzione Molare e dopo circa 2 chilometri, si svolta a destra per Cassinelle (località Pobiano). Discesa con alcuni tornanti, breve tratto in pianura indi uno strappo in salita che conduce al bivio per Cassinelle. Svolta a destra in direzione Morbello e in poco più di un chilometro di discesa si giunge al fondovalle. Qui ha inizio la salita che porta a Morbello, circa tre chilometri abbastanza selettivi interrotti verso la metà da un tratto in piano di poche centinaia di metri. Si svolta a sinistra per Morbello Costa e si prosegue verso Bandita su una strada stretta e molto nervosa con alcuni brevi strappi impegnativi. Si giunge al bivio che da inizio all’ascesa del Bric Berton, un tratto di strada di circa dodici chilometri percorso pochi anni addietro sia dalla Milano – Sanremo (a causa dell’impraticabilità del Turchino) che dal Giro d’Italia con arrivo di tappa a Varazze. Particolarmente impegnativi sono i primi chilometri, poi l’ascesa si fa più dolce con tratti di pianura ed anche qualche breve discesa. (al bivio per Cimaferle si svolta a sinistra). Prima dello scollinamento del Bric Berton si transita di fronte al Sacrario di Piancastagna, uno dei luoghi simbolo della Resistenza, dove è posto un Traguardo Volante. La discesa è molto ampia e rettilinea e ci porta in provincia di Savona passando in territorio di Sassello e Urbe. Questo tratto di circa tredici chilometri è caratterizzato da molti sali scendi alcuni dei quali in tratti di strada circondati da faggeti che mantengono all’ombra il percorso stradale. Si passa quindi in provincia di Genova con una leggera ascesa verso Acquabuona, quindi discesa verso la Badia dove ha inizio la salita di Tiglieto di circa quattro chilometri e mezzo. Una salita senza soste ma con pendenze regolari. Prima di raggiungere la vetta ci sarà il primo rifornimento. La discesa (circa otto chilometri) verso Rossiglione è caratterizzata dalle continue curve ma la sede stradale è abbastanza ampia. Ci si immette quindi sulla ex statale del Turchino fino al raggiungimento di Campo Ligure, oltrepassato il quale si rientra in paese per dare inizio all’ascesa delle Capanne di Marcarolo. Un tratto di dieci chilometri dove, però, solo i primi tre sono davvero impegnativi, poi la strada continua a salire ma non mancano dei tratti dove si può riprendere fiato. Prima dello scollinamento si rientra in provincia di Alessandria, si oltrepassa la piccola frazione di Capanne e si scende verso il Sacrario della Benedicta, altro luogo simbolo della Resistenza sede del secondo Traguardo Volante. Quindi una ripida discesa con sede stradale assai ristretta fino al raggiungimento di un guado, da qui alcuni chilometri di falso piano fino ai piedi del monte Tobbio e conseguente ascesa agli Eremiti. Primo tratto impegnativo mentre la seconda parte è più pedalabile e proprio in questo tratto ci sarà il secondo rifornimento. Superata la cima si scenderà fino al centro abitato di Mornese, poi attraverso alcuni sali scendi si attraverserà Casaleggio Boiro per raggiungere Lerma. Svolta a destra e qui ha inizio la parte più affascinante del tracciato. Una ripida discesa di circa un chilometro su strada molto stretta (decisamente pericolosa, meglio ricordarlo da subito) raggiunge il fondovalle dove ha inizio una salita molto stretta, anch’essa di circa un chilometro, con tratti ad oltre il 20% di pendenza: sarà dura! Poi discesa verso Castelletto d’Orba, ancora un breve strappo in salita (sarà l’ultimo, finalmente) prima di raggiungere Silvano d’Orba quindi si oltrepassa il ponte sul torrente Orba e si transita ai piedi di Rocca Grimalda, a quel punto mancheranno poco più di tre chilometri al traguardo. Questi sarà preceduto da una inversione ad U sulla destra dove ha inizio il rettilineo finale in leggera salita di circa
Fonte: c.s. Diego Sciutto
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