Ven10042024

Aggiornamento:01:01:06

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Gf delle Cerase: numeri da record

Passo Corese di Fara in Sabina (Rieti) – Ben 1327 gli iscritti, 1260 i partenti e 1100 gli arrivati. Con questi numeri da record è andata in archivio la 7^ Granfondo delle Cerase – Moser, organizzata a Passo Corese di Fara in Sabina dall’Asd Pedala Piano del presidente Enzo Mei e valida come prova del Circuito degli Italici, del Giro d’Italia Amatori, del Trofeo Lazio Cycling Tour e della Combinata Hicari.

Photo: Adriano Buccoliero (Foto Studio 5)

La granfondo di 126 chilometri ha visto all’attacco, dopo una ventina di chilometri, i due specialisti del ciclocross  Massimo Folcarelli del Drake System-Nw Sport e Carlo Greco del Team Terenzi Pedalando Bike Shop, che di comune accordo portano via la loro azione. Nel rush finale a due a imporsi è Folcarelli. Alle loro spalle si è piazzato l’ex professionista russo Dmitri Nikandrov della Val Di Foro Cycling, staccato di 1’30’’. «Subito dopo Farfa io e Greco ci siamo avvantaggiati con Coccia, che poi ha mollato – ha spiegato Folcarelli –. Con Carlo ci siamo dati cambi regolari e mi dispiace solo per la volata in cui ho tagliato la curva mentre Greco rimontava da sinistra e si è trovato chiuso. Un ottimo banco di prova per me:  fra 15 giorni devo disputare l’europeo di cross country e la condizione è ottimale. L’ultima granfondo vinta da me in carriera è stata il Giro del Lazio dieci anni fa e poi grazie alla Pro Bike e a Sandro Bianchi abbiamo optato per il  fuoristrada, anche se ho un po’ di malinconia per la strada». Così Greco: «Siamo andati d’accordo io e Folcarelli. Sull’ultima salita ho anche accusato un po’ di crampi e ho lasciato andare Folcarelli, ma sono presto rientrato su di lui nella successiva discesa. Anche a me dispiace per la volata, perché Massimo rimane sempre corretto».

In campo femminile Irene Geminiani dell’As Roma Ciclismo, grande favorita della vigilia, non ha conosciuto ostacoli: le uniche avversarie da cui ha dovuto guardarsi in avvio sono state le veterane Paola Militoni del Girasole e Maria Piscopo della Tranchese Cycling, ma la Geminiani ha controllato la rincorsa di entrambe aumentando notevolmente il divario fino al traguardo: «Un percorso duro e non adatto alle mie caratteristiche. A partire dalla seconda metà di gara sono andata meglio e sono rimasta affascinata dagli splendidi panorami che ho attraversato e che mi hanno dato coraggio e tante risorse in più per arrivare fino al traguardo. Perché ho scelto l’AS Roma Ciclismo? È il gruppo più simpatico, più goliardico e perché mi sento veramente orgogliosa di far parte di un team vero».

La mediofondo di 84 chilometri è stata tutta nel segno di Silvio Scarafoni della Redingò che sulle strade sabine ha rispolverato una cattiveria agonistica che mancava da tempo. I partecipanti al medio hanno animato la corsa sulla salita di Casaprota, a circa 40 chilometri dall’arrivo. È stato lo stesso Scarafoni a rompere gli indugi scollinando con circa 20” sugli immediati inseguitori. Al bivio di Mompeo, Scarafoni è rimasto ancora al comando con circa 1’ su Vincenzo Palumbo della Disoflex ed Emanuele Marianeschi dell’Hotel Ristorante Peppe e Rosella-Team Maté. Negli ultimi 10 chilometri, Scarafoni ha resistito al ritorno degli inseguitori dominando la gara e per gli avversari è stata notte fonda. «Dopo alcuni – ha commentato Scarafoni – piazzamenti è arrivata una bella vittoria, da condividere anche coi miei compagni di squadra. Siamo un bel gruppo e rendiamo sempre al massimo. Un ringraziamento al nostro presidente Paolo Piacentini e al team manager Leandro Fioroni perché questa vittoria è anche la loro. Poi un ringraziamento alla mia compagna, visto che alla fine partecipa anche lei ai miei sacrifici».

Tra le Donne successo per Corinne Biagioni della Melania davanti a Maria Adele Tuia della Drake System-Nw Sport e a Gabriella Mollari della Gigante Bike: «Una gara organizzata bene, sottolineo la durezza delle salite e questo è un altro successo ad una stagione fin qui già molto positiva per me ed ancor più al centro dell’attenzione».

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