Sab03152025

Aggiornamento:11:33:16

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Calo... Elettrico: storia di una domenica bestiale nella Città dei Sassi

Matera - Di solito il buongiorno si vede dal mattino...bhe per me e Tommaso Elettrico noi non è stato proprio cosi, perché già dalla sera prima della granfondo di casa quella della Città dei Sassi qualcosa non è andato per il verso giusto!!! Sono le 17 del sabato pre gara quando incredibilmente Tommy viene messo KO da un’attacco febbrile..non ci sono parole per definire tutto ciò… si va a letto incrociando le dita nella speranza che sia soltanto un fatto episodico e che il mio compagno di tante avventure ciclistiche riesca a recuperare per il mattino seguente.

Alle ore 9 si parte…la mia intenzione è di anticipare le asperità di giornata con magari un paio di minuti di vantaggio per poi prendere al 100% le vesti di gregario per una gara molto cara al mio fido Tommaso Elettrico, che nonostante l’indisposizione è comunque al via.
Ci provo la prima volta poi la seconda, ma la terza è quella buona. Dopo la seconda salita siamo in tre e il gruppo insegue a circa due minuti. Decido di non collaborare più in attesa di sapere cosa succedeva alle mie spalle e dove si trova Tommaso. Ma dalla radiolina arriva la notizia che mai avrei voluto sentire. Il mio DS in ammiraglia mi informa che Tommy si è staccato e io senza pensarci gli rispondo con rabbia: “Ok vinco per lui”.
Torna a pedalare testa china sul manubrio e scarico la rabbia che ho in corpo sui pedali, mancano ancora quaranta chilometri all’arrivo e il vantaggio ora è di 1’40” sugli inseguitori.
Ai meno dieci i miei compagni di fuga, Stefano Ciccarese (Melania Omm), che vincerà poi la gara, e Angelo Prospato (Sirino Bike) non riescono a restare alla mia ruote nel tratto vallonato della diga di San Giuliano e in fuga solitaria verso la vittoria mi concentro sulla mia gara cercando di dosare le forze e contemporaneamente evitare il ricongiungimento. Non mi era mai capitato di vincere una gara in solitaria, sognavo ad occhi aperti, ma ecco per la seconda volta il brusco risveglio. A quattro chilometri dal traguardo  avverto che qualcosa al mio pedale, cerco di esorcizzare la paura di un incidente meccanico o della rottura del pedale, ma il sogno si spegne al triangolo rosso, quando mi ritrovo con il pedale attaccato allo scarpino.
Una domenica bestiale quindi per noi, ma questo è il ciclismo ed è lo sport che amiamo di più… Guardiamo avanti con serenità senza abbatterci alla sfortuna!!!

Pio Calò