Torre dè Picenardi, con la sua maestosa villa “Sommi Picenardi”, è immersa nella campagna cremonese a circa venticinque chilometri dal capoluogo di provincia, e deve il proprio nome, così come quello del comune ai “Sommi Picenardi”, nobile e antica famiglia Lombarda. Il “Castelletto” con l’antica torre alla Ghibellina di probabile origine medioevale. Nel 1525 tutta la proprietà passa ad Antonio Maria Picenardi e alla sua famiglia, che la manterrà sino a metà del secolo scorso. In questo contesto di sapore medioevale,  si svolge la sesta ed ultima prova del 1° memorial “Danilo Tabaglio” il padre di Giacomo, eccelso atleta tesserato per la MG-K-Vis. la società organizzatrice, che in veste di partecipante coglierà un eccellente secondo posto alle spalle di Andrew Meo, atleta della Nuova Zelanda tesserato per la ceramiche Lemer di Milano, manifestazione inserita nel “circuito di primavera” organizzato dal comitato di Cremona del presidente Ferruccio Daziale.

Tre le gare in programma, e sin da subito si capisce che il protagonista di giornata sarà il forte vento se spira in senso contrario sul rettilineo d’arrivo posto davanti alle porte del comune, con il sindaco Mario Bazzani, e il vice sindaco Gianfranco Maffezzoni presenti in loco che si alterneranno nelle lunghe e copiose premiazioni, di giornata e per le classifiche finali del circuito.

La prima gara è caratterizzata da una fuga della coppia formata da Fausto Ronchetti, cui si accoda Guido Bua, e il portacolori della Benaco team deve sudare per tenere le ruote dello scatenato portacolori dell’MG-K-Vis, specialmente nelle zone di campagna, dove le folate di vento discontinue sono un vero tormento, al quarto dei sette giri in programma ciascuno di sette chilometri, escono in cinque dal gruppo, tutti super “A”, e un solo super “B”, Libero Farina, per lui la vittoria è solo una formalità se riuscirà a reggere il ritmo del quintetto che però, nonostante l’accordo non riesce a portarsi sui due uomini al comando.

Vittoria solitaria di Fausto Ronchetti, alla ragguardevole media di 39,910, a pochi secondi Giorgio Bua, a oltre un minuto il quintetto con Farina vincitore dei super “B”, e più distanziato il gruppo regolato in volata da Claudio Guarnieri che così va a occupare la seconda piazza tra i super “B”, a lui la consolazione della vittoria nel trofeo di Primavera, risultato centrato anche da Fausto Ronchetti, entrambi premiati da Fabio Manfredi, il direttore della banca popolare di Cremona, sponsor munifico della manifestazione, così come il salumificio “Santini” dove era posto il traguardo volante con prodotti pregiati vinto da Fausto Ronchetti.

Seconda partenza, per veterani e gentlemen, e il vento si rafforza, sono quasi centoventi i partenti, e più che a Cremona sembra di essere sulle strade delle classiche del nord, dove chi non regge i “ventagli” è destinato ad andare alla deriva. Sin dalla prima delle otto tornate, il gruppo si spezza in più tronconi catapultando tredici arditi al comando, dietro la frammentazione aumenta a ogni giro, sino a che la giuria deve intervenire (saggiamente) per fermare l’ultimo gruppetto di una trentina di unità finito a oltre sei minuti dalla testa della corsa dove, nel frattempo si perdono pezzi, sino a rimanere in otto.

Suono della campana, con Luca Scandiuzzi che tenta il tutto per tutto, fiducioso della collaborazione dei compagni di colori che gli proteggono le spalle pronti a subentragli in caso fallisse il proprio tentativo. Il colpo ardito riesce, e Luca Scandiuzzi giunge solitario e con il tempo di godersi a piccole dosi la soddisfazione della vittoria. Alle sua spalle c’è aperta la lotta per la leadership nella categoria del gentlemen, e Giacomo Tabaglio, per sua ammissione, commette l’errore di sottovalutare il Neo Zelandese Andrew Meo, che con un poderoso colpo di reni lo passa in prossimità della fettuccia bianca della linea d’arrivo, con la sua vittoria porta un tocco di internazionalità alla bella manifestazione patrocinata dal comune di Torre dè Picenardi e dalla provincia di Cremona.

Francesco Moruzzi tra i veterani ed Ettore Menenti tra i gentlemen andranno a vestire la maglia di leader nella classifica finale del circuito di primavera, per Moruzzi anche la vittoria nel traguardo volante del salumificio Santini. Tutto funziona alla perfezione, perché dietro le quinte Marco Luccaccini dirige l’apparato organizzativo con maestria e competenza, mentre lo speaker Arnaldo Priori cerca di tenere informato il folto pubblico assiepato dietro le transenne, e la giuria di Cremona discreta e precisa consente il regolare svolgimento di quanto in corso.

Partono i più giovani, e la fuga decisiva avviene al quinto giro, se ne vanno in sei, al loro inseguimento si pongono in diciassette con un ritardo di quaranta secondi che andranno ad aumentare progressivamente, neppure un giro e i frazionamenti aumentano, ma la protezione civile e l’apparato organizzativo tiene tutto sotto controllo.  Davanti non c’è armonia, scatti e contro scatti sino a quando rimangono i quattro a giocarsi la vittoria, sono tutti cadetti-junior, la volata è da pistard, in pochi centimetri Alessandro Polonini e Luca Sicuro, con Gherardi e Manenti nelle posizioni di rincalzo, in solitaria giunge Sebastiano Scotti, sesto assoluto, togliendo al corridore della società organizzatrice, il due volte iridato Claudio Pizzoferrato la soddisfazione della vittoria.

Il senior Stefano Gherardi, (terzo all’arrivo) si aggiudica la vittoria nella classifica finale, oltre al traguardo volante del salumificio “Santini” mentre Alessandro Polonini si gode vittoria di tappa e vestizione della maglia finale di leader, con i baci delle miss Marzia e Alice.

Fonte: Arnaldo Priori