Dom01122025

Aggiornamento:02:12:53

Back Strada Lino Secchi: "Non è questo il momento per cambiare le regole". Intanto un comitato organizzatore promuove le tessere giornaliere di un ente diverso da Udace per far partecipare gli Udacini alla sua gara

Lino Secchi: "Non è questo il momento per cambiare le regole". Intanto un comitato organizzatore promuove le tessere giornaliere di un ente diverso da Udace per far partecipare gli Udacini alla sua gara

Ancona - Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Lino Secchi responsabile del comitato organizzatore della Gran Fondo del Conero Cinelli in programma domenica ad Ancona. Pur non entrando ancora una volta nel merito delle cause che hanno portato i vari enti della consulta a prendere questa decisione, vorrei sottolineare che non è possibile a stagione ormai in corso penalizzare gli organizzatori di manifestazioni fondistiche, senza alcuna distinzione, in quanto gli organizzatori che non hanno alcuna colpa in tale situazione investono già da mesi soldi e risorse personali. Visto che al fine di regolare tale incresciosa situazione è stato chiesto anche il parere del Coni, perchè non attendere le indicazioni del massimo ente sportivo e in attesa di tutto ciò sospendere l'applicazione di quanto stablito dalla Consulta? Inoltre vi è il comitato organizzatore di una manifestazione ciclistica che ha inviato ai ciclisti tesserati nell'Udace iscritti alla propria manifestazione, una lettera in cui lì avvisa che non potranno partecipare, ma che se vogliono saranno disponibili le tessere giornaliere di un'altro Ente.

 

Egr. Direttore, mi rivolgo tramite la sua a attenzione  ai Dirigenti Federali Presidente in testa e Segretario Generale perchè valutino la portata del seguente comunicato emesso martedì 7 marzo scorso, ammesso che si possa dire liberamente e costruttivamente la propria opinione.

CONSULTA CICLISTICA NAZIONALE – ATTIVITÀ UDACE


In relazione a quanto stabilito dalla Consulta Ciclistica Nazionale (come da comunicato della Consulta n. 4/12 del 29.02.2012 e da verbale della Consulta del 28.02.2012) relativi alla mancata assunzione di univoca rappresentanza dell’UDACE (organizzazione sportiva non riconosciuta dal CONI) da parte dell’ACSI (Ente di Promozione Sportiva riconosciuta dal CONI) secondo quanto stabilito dalla normativa CONI vigente, si precisa quanto segue:
• i tesserati UDACE-ACSI non possono partecipare alle attività sportive aperte alla reciproca partecipazione e concordate dalla FCI e dagli Enti facenti parte della Consulta Ciclistica Nazionale,
• la partecipazione di tesserati FCI e degli Enti facenti parte della Consulta a gare organizzate dall’UDACE non sono garantite dalle polizze assicurative che si applicano ad attività svolte nell’ambito delle manifestazioni della Consulta Ciclistica Nazionale e pertanto la FCI declina ogni responsabilità per tali partecipazioni.
Resta ovviamente aperta la reciproca partecipazione da parte dei tesserati FCI ed ACSI ad attività comuni organizzate direttamente dal Settore Ciclistico ACSI e dalla FCI così come dagli altri Enti facenti parte della Consulta Ciclistica Nazionale.

IL SEGRETARIO GENERALE FCI
Maria Cristina Gabriotti

Leggendo questo comunicato mi chiedo se c'è consapevolezza quando si prendono decisioni o s'improvvisa sfornando decisioni  senza ragionare sull'applicabilità  al lato pratico e sulle conseguenze che ne derivano. Non entro nel merito della validità della motivazione, ma dell'opportunità di cambiare le regole con immediatezza dopo averle condivise ed approvate con precedente atti (autorizzazioni FCI) che hanno dato origine a percorsi di investimenti, di spese, di organizzazioni  che sono in dirittura di arrivo. Mi chiedo cioè che differenza c'è tra una Gran Fondo FCI aperta agli Enti, quindi anche UDACE-ACSI svoltasi domenica scorsa, 4 marzo 2012, in cui hanno quindi partecipato tutti, ed una che si correrà domenica prossima  11 marzo o il  18 marzo prossimi?

Nessuna perché in entrambi i casi trattasi di manifestazioni già  autorizzate precedentemente al comunicato sopra riportato, dalla FCI con la  partecipazione degli Enti comprese UDACE-ACSI. Allora, mi chiedo, è mai possibile che non si pensi ad applicare eventualmente questa restrizione (che comunque non condivido) eventualmente a partire dalle gare che verranno approvate dalla FCI dopo il 7 marzo, per dar modo agli organizzatori di fare le proprie scelte?

Faccio notare che a tre giorni da una  manifestazioni  pensare di dover escludere tutti i tesserati UDACE-ACSI già iscritti, oltre a non poter iscrivere quelli che vorrebbero  iscriversi in questi giorni, comporta un danno sotto tutti i punti di vista compreso quello dell'immagine di cui si potrebbe chiedere conto. I primi a chiederne conto,  agli organizzatori, saranno sicuramente tutti i soggetti che hanno contribuito, sotto qualsiasi forma all'evento, perchè si vedrebbero una gara svuotata rispetto alla preventivata partecipazione e quindi  all'immagine, ed alla  visibilità.

Invito quindi a riflettere  per far decorrere le decisioni dei cambiamenti  con un lasso di tempo tale  da permettere di governare  le conseguenze  a chi si trova sul territorio per  fare ciclismo. Ciò é assolutamente necessario, diversamente i danni sono troppo elevati  e non possono solo essere subiti, senza pensare  che nessuno se ne assuma la responsabilità.

Se, chi di dovere, non avrà il coraggio di ritornare subito sulle proprie decisioni capiterà che saranno danneggiate le Gran Fondo che capitano in questo immediato  periodo, salvo poi rivedere il tutto sotto la pressione di quelle organizzazioni che pesano e contano molto di più di altre magari perchè hanno come, si dice, i santi in Paradiso o forse da qualche altra parte.

Naturalmente se fossi smentito ne farei  pubblica ammenda ma ne dubito.

Cordialmente.

Lino Secchi