Cesena - Domenica scorsa ha partecipato all’11° Trofeo Ruotando Ruotando, classico appuntamento ciclistico udacino inserito nel vasto programma della manifestazione fieristica Ruotando Ruotando che si tiene presso i padiglioni di Cesena Fiera.
In un primo momento si è iscritta alla gara, che vedeva la partecipazione di formazioni costituite da quattro elementi, tre uomini e donna, con i suoi compagni di squadra della Speedy Cesena, poi è arrivato l’invito del trio della formazione marchigiana Pedale Fermano Gi. Vi, a cui non poteva rinunciare, così Veronica Pacini è stata la protagonista femminile di entrambe le squadre gareggiando due volte e cogliendo il successo finale con la triade fermana Italo Soldi, Giancarlo Giombetti e Daniele Lucchetti e il terzo posto insieme ai compagni di squadra Massimiliano Bagnoli, Roberto Mordenti e Stefano Evangelisti. Questa è la ciclista cesenate Veronica Pacini sostenuta da una grande dose di grinta e spirito di sacrificio che in diverse stagioni della sua attività l’ha vista protagonista delle due ruote fondisti che rosa.
Traccia un bilancio della stagione 2011?
“Il mio bilancio della stagione 2011 e più morale che di risultati. Vengo da un 2010 difficile a causa di problemi di salute, in cui la bici e gli amici con cui condivido le uscite e gare, mi hanno aiutato a non mollare, a ritornare a gareggiare anche se spinta dalla sola passione, senza pensare minimamente al risultato e con qualche chilo in più. All'inizio del 2011 i problemi si sono attenuati e anche sotto l’aspetto psicologico e morale ho ritrovato la fiducia nelle mie doti di ciclista e potenzialità, così ho iniziato a prepararmi per tornare competitiva. Ho partecipato alle varie prove del circuito Six Racing Mtb – sottolinea Veronica Pacini - conquistando il quinto posto nella classifica finale, mentre per quel che riguarda l’attività su strada ho colto il successo nella Medio Fondo Mare e Monti a San Benedetto del Tronto, manifestazione valida quale prova del circuito Marche in Bici, e alcuni piazzamenti nelle classifiche di categoria. A Settembre, alla Gran Fondo delle Cinque Terre ho conquistato la Coppa del Mondo Udace al termine di una prova impegnativa svoltasi su percorso spettacolare nel comprensorio delle Cinque Terre. Per me è stato come cancellare un brutto periodo e iniziarne uno tutto nuovo”.
Come inizia ad andare in bicicletta?
“Ho iniziato ad andare in bici per gioco, ho scelto questo sport in alternativa alla palestra, quando un amico mi regalò una bici che non usava più, circa otto anni fa. Poi – continua Veronica – ho trasmesso la passione a mio marito che spesso mi accompagna nelle mie uscite. Quindi non sono mai stata una professionista, ma soltanto una ciclista per passione”.
Quando hai iniziato a pedalare tra gli amatori e con quale squadre sei stata tesserata?
“Ho iniziato a pedalare nelle fila di una squadra di cicloamatori che si chiamava Forzagiovane, da lì sono passata alla Polisportiva Fiorenzuola nel 2005 dove ho trovato un bellissimo gruppo di amici che mi hanno spinto alle gare da affrontare con spirito cicloturistico. In quella stagione abbiamo conquistato il Prestigio e nella mia mente restano impresse le più belle emozioni e ricordi che l’attività ciclistica mi ha regalato. Da lì con lo stesso gruppo siamo passati alla Vicini, dove ho scoperto l'agonismo ed ho passato tre anni molto belli fino a fondare nel 2009 insieme al presidente Domeniconi e mio marito la Speedy Cesena in cui milito tutt’ora”.
Quali risultati di rilievo hai conquistato nella tua lunga carriera?
“Nel 2006 ho affrontato la mia prima stagione agonistica dedicandomi all’attività fondistica e sono riuscita a centrare diversi successi e tanti piazzamenti. Ricordo la mia prima vittoria assoluta conquistata nella Medio Fondo Ultrapadum proprio in questa stagione 2006, poi sono arrivate le affermazioni nella Fondo del Tufo (2006-2007); Fondo Colli Piceni a Servigliano, la Gran Fondo del Valdarno , la prestigiosa Gran Fondo dei Sibillini e la Michele Bartoli sino alla Nove Colli off road nel 2008 con la classifica combinata. Poi ho vinto il Campionato Italiano di Fondo Udace 2007-2009, quello di Gran Fondo e Medio Fondo Uisp 2008, Campionato di Fondo europeo 2007, i circuiti Centro Italia Tour e Marche Marathon nel 2007, il titolo regionale di fondo 2008-2009 fino alla più recente Coppa del Mondo Udace”
Come riesci a far conciliare l'attività ciclistica, gli allenamenti con il lavoro e la vita familiare?
“Conciliare tutto con il lavoro non è facile, fino a due anni fa con la mia attività, avevo molto più tempo, ora siamo soltanto io e mio marito a gestire il bar a Cesena ed è più difficile trovare il tempo per partecipare alle gare, allenarsi ed uscire in bicicletta. Dunque dovrò puntare ad un periodo della stagione in cui concentrare tutti i miei obiettivi e lavorare per far coincidere il miglior stato di forma proprio in quel momento”.
Sintetizza il legame con la società Speedy Cesena
“Il mio legame con la Speedy Cesena? Cosa dire, è un legame fra amici e per me la cosa più bella è poter condividere la passione per la bici con gli amici che ti accompagnano nelle uscite domenicali e le gare”.
Quali i programmi per la stagione 2012 e soprattutto gli obiettivi?
“Nel 2012 vorrei ritornare ad essere competitiva, allenarmi bene e riprendere il mio posto la davanti. C’è soprattutto una gara che vorrei vincere, ci provo da ben sei anni senza riuscirvi e lo rifarò anche nel 2012. Per scaramanzia però non dico qual' è”.
Qual'è il valore di una vittoria conquistata da una ragazza?
“Il valore di una vittoria femminile credo che equivalga a quella di un uomo. Anche se essendo in minoranza a volte passiamo in secondo piano e poi comunque il valore di una vittoria e strettamente personale al di là di quello della vittoria stessa all'arrivo siamo tutti vincitori. E’ una gratificazione in più alzare le mani per esultare, ma penso che quello è strettamente personale e basta”.
Come ti trovi in gruppo?
“Il ciclismo è una delle più affascinanti attività sportive, perché ti permette di stringere amicizie, condividere con quanti ti sono vicini momenti esaltanti o deludenti e tutto questo avviene in gruppo. Durante la gara a volte ti trovi da sola, ma soltanto per pochi chilometri perché trovi sempre uno o più ciclisti che condivide con te l’ultima parte del percorso. Il gruppo è costituito da tutti i ciclisti che partecipano alla manifestazione, ma è anche quel nugolo di amici che si allena con te, che affronta le trasferte per raggiungere la località di gara il giorno prima della corsa, per poi saltare al dopo gara, il pasta party, momenti in cui ci si confronta scherza, si raccontano le imprese. Mi piace l'agonismo in corsa, ma tolto il numero tutto si dovrebbe trasformare in momenti di allegria da condividere senza il peso dell’appartenenza a una o l’altra società. Spesso purtroppo non è sempre così e soprattutto nel rapporto tra le donne, non è sempre facile togliere il numero anche finita la corsa. Questo è l’aspetto meno entusiasmante bisognerebbe vivere di più la passione per la bicicletta e non la corsa alla ricerca del risultato a tutti i costi”.
Che cosa pensi del doping?
“Ho risposto con le considerazioni fatte in risposta alla domanda precedente”
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