Madonna dell’Olmo (Cn) - Le calde sere che questa eccezionale estate sta offrendo, sono ciò che ci vuole per continuare la tradizione dei circuiti serali cittadini, durante i quali la gente si riversa nelle strade per assistere allo spettacolo inconsueto di biciclette che sfrecciano sotto casa a velocità strabilianti.
Il pubblico si diverte e i corridori approfittano dell’occasione per affinare la propria condizione senza affaticare eccessivamente la muscolatura in vista di imminenti competizioni più impegnative. Il criterium Memorial Roberto Chiapale, giunto alla 4^ edizione e organizzato dalla Cicli Pepino-Chiapale, si svolge sul circuito cittadino di Madonna dell’Olmo, in un anello stradale di 910 metri, con tre curve veloci ed è tra quelli più spettacolari della stagione. I corridori sono sempre vicinissimi al pubblico che li può incitare continuamente, praticamente quasi ogni minuto, poco di più ci vuole a fare un giro, controllando direttamente l’evoluzione della corsa. Il rettilineo d’arrivo inoltre, è posto in una larga strada costeggiata dai portici, proprio in prossimità del traguardo, che fanno da tribuna coperta, dove la gente si ripara dal sole ancora caldo, mentre un instancabile speaker scandisce continuamente i nomi dei protagonisti. E protagonisti si sentono proprio tutti perché il pubblico applaude anche chi non tiene il ritmo dei migliori e lo incita festosamente a continuare la gara.
Questa sera sono in programma due partenze. La prima, in versione preserale, da aperitivo per quella successiva, con le categorie gentleman e supergentleman, dai 48 anni in su. La seconda, praticamente dopo cena, con gli atleti più “ruspanti”, dai 18 fino ai 47 anni.
Mossiere d’eccezione, emozionatissimo e festeggiato da tutti, Roberto Boghetto, vittima due anni fa di un brutto incidente che lo ha allontanato dalle corse.
Pochi ma buoni i protagonisti della prima manche, con il vincitore della scorsa edizione, Fulvio Magnaldi, all’attacco già dal primo dei 30 giri in programma. Al secondo passaggio, Magnaldi è sempre solo al comando, inseguito da Olivero, Dell’Atti, Bria, Dana e Lerda con i restanti corridori allungatissimi. La fuga di Magnaldi prosegue per altre tornate ma nel 5° giro si riportano su di lui Olivero e Dana e il terzetto così formato acquista subito vantaggio. Alle spalle dei battistrada si forma un gruppetto con Barone, Dell’Atti, Pavese, Grana, Bria e Lerda, ma tra questi c’è poco accordo e i fuggitivi possono stare tranquilli. Solo nel finale il gruppetto inseguitore accorcia le distanze e, quando mancano due giri, Pavese si porta a soli 200 metri dai primi. Ma ormai è tardi e il terzetto di testa si appresta a disputare la volata che vale la vittoria. Magnaldi e Olivero affrontano affiancati l’ultima curva. Alle loro spalle, Dana imposta la traiettoria più veloce ed esce con maggiore velocità, supera i due compagni di fuga e va a vincere braccia al cielo tra gli applausi del pubblico entusiasta. La piazza d’onore è per Magnaldi, mentre Olivero completa il podio. Alle loro spalle, con un ultimo guizzo, a 16” dal vincitore, Dell’Atti supera Pavese e, subito dopo, Lerda vince lo sprint del gruppetto inseguitore, precedendo Grana, Bria e Barone. Seguono, Miranda, Pellizzari, Calcagno, Mondino e Carrabba. Media della corsa 38,985 km/h.
Decisamente più corposo il numero dei concorrenti la seconda gara, 40 atleti e tutti di un certo spessore, che, appena Roberto Boghetto abbassa la bandierina, partono “a fionda” per i 35 giri da compiere, con Remistani e Mattia Magnaldi, anche lui, come il papà, vincitore lo scorso anno, che transitano al primo passaggio con 50 metri sul gruppo inseguitore che recupera subito lo svantaggio.
Nella quarta tornata scatta Fabio Fissore, che transita inseguito da Consolino alla testa del plotone. Appena raggiunto Fissore, Consolino si lancia a sua volta all’attacco, seguito ancora da Fissore e Martino. Si forma così un terzetto al comando della corsa ma gli inseguitori non mollano. Dopo 8 giri si fa sotto anche Magnaldi, che va a raggiungere i tre battistrada. Il quartetto prosegue per due tornate e poi viene raggiunto da tutto il gruppo. Nella calma che ne segue, Fabio Fissore riprova l’uscita solitaria. Il suo incedere regolare, all’inizio non preoccupa gli altri concorrenti ma, quando il vantaggio di Fissore inizia ad avere forme consistenti, alle sue spalle si avverte una certa agitazione. Si muovono Magnaldi, Peyrot e Alberto Conte, ma il vantaggio del battistrada che al 13° giro è di 250 metri, continua a crescere. Dopo 25 giri, Fabio Fissore è sempre in testa alla corsa, ma il vantaggio che era arrivato fino a 45”, adesso è nuovamente sceso. Gli immediati inseguitori sono Consolino, Caporali e Accossato. Il più accanito è Consolino che, a 5 tornate dalla fine, stacca gli altri e si riporta sul battistrada. Il pubblico che fino adesso aveva tifato per Fissore, ora applaude tutti e due i concorrenti, autori di uno spettacolo entusiasmante. Alle spalle dei due ci sono ancora Caporali, Accossato e Altare. Il finale è da cardiopalma. Ai meno 4, i due di testa hanno solo 150 metri di vantaggio su Remistani, Accossato e Picco. Ai meno 2 il distacco è invariato e al suono della campana si capisce che la vittoria è una questione tra i due. Dalla curva a 180 metri dal traguardo spunta fuori per primo Fissore, la sua progressione impedisce a Consolino la sperata rimonta ma…bravi tutti due! Per il terzo posto subito dopo assistiamo al magistrale sprint dell’altro Fissore, il veterano Sergio che, ignaro della fuga che lo precede, esulta come se avesse vinto lui, seguito dai buuuu…degli amici che lo prendono in giro. Ma anche questo è il bello del nostro sport e anche questo dà spettacolo ed il pubblico sorride con noi. La media del vincitore è di 42,451 km/h.
Come al solito l’organizzazione della Cicli Pepino-Chiapale ha predisposto un gustoso pasta party per tutti, distribuito senza disturbare la premiazione dove si consegna la grande coppa per la migliore società, all’ASD Olmo La Biciclissima e i ricchi cesti per i due vincitori e prodotti gastronomici e tecnici ai classificati delle varie categorie.
GALLERIA FOTOGRAFICA Valerio Zuliani
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