Mar11262024

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Ciclismo e solidarietà in tandem alla Granfondo Porto Sant'Elpidio

 

 

Un’altra “Gran Fondo” nel segno della continuità per riaffermare, se mai ce ne fosse bisogno, che la città è la capitale marchigiana delle due ruote. Dopo il recente arrivo di tappa della Tirreno Adriatico (e nel 2015 si replicherà, la notizia è ufficiale), Porto Sant’Elpidio è infatti in procinto di riaprire le sue porte al ciclismo, “lo sport che valorizza il territorio e le sue risorse”, come affermano da sempre i membri del celebre comitato organizzativo capeggiato dall’imprenditore Mauro Iachini con la supervisione di Vincenzo Santoni.

Domenica 19 ottobre, così, tantissimi corridori amatoriali provenienti da tutte le parti d’Italia e d’Europa gareggeranno per aggiudicarsi la seconda edizione della Gran Fondo (l’esordio del 2013 è stato un successo), animando tutta la provincia (saranno 21 i comuni del fermano toccati dalla folta carovana di atleti).

Ieri sera, nella sala conferenze della Loriblu Factory (la titolare Annarita Pilotti è importante partner dell’evento), si è alzato ufficialmente il sipario sulla corsa, davanti a innumerevoli ospiti (da Remigio Ceroni a Graziano Di Battista, dall’assessore provinciale Ezio Donzelli al pres. Federazione Ciclistica Italiana Lino Secchi).

“Quest’edizione della Gran Fondo percorrerà due binari, quello sportivo e quello solidale – ha spiegato il giornalista Rai Giorgio Martino -. Parte degli introiti delle iscrizioni degli atleti saranno infatti devoluti a favore di tre associazioni: la comunità di Capodarco, i giovani di Fontem (Camerun, ndr) per la formazione in scienze dell’informatica e la Fondazione Marco Pantani, per favorire lo sviluppo del ciclismo tra i giovani”. Ieri sera sono intervenuti a tal proposito anche Don Vinicio Albanesi (fondatore comunità di Capodarco), Martin Nkafu (pontificia Universitas Lateranensis) e Tonina Pantani, la mamma di Marco, l’indimenticabile “Pirata”, che hanno ringraziato per l’idea avuta dagli organizzatori.

Vincenzo Santoni, il direttore tecnico del comitato, ha infine illustrato le modalità della gara. “Dei 147 km totali, i primi 120 km saranno ad andatura controllata di 30km/h, e solo i restanti 27 saranno ‘agonistici’, sullo stesso percorso dei professionisti della passata Tirreno Adriatico, per permettere una maggiore aggregazione tra atleti e far sì che possano godersi in gruppo uno scenario panoramico paradisiaco. Noi crediamo molto nel turismo ‘pedalato’, discorso che contiamo di portare avanti”.

La rassegna, tra l’altro, sarà immortalata dalle telecamere di Rai Sport, ma anche di Bike Channel (canale 214 di Sky). “Il nostro progetto futuro - continua Santoni – sarà tentare di portare a P.S.Elpidio una tappa del Giro d’Italia 2016”. In bocca al lupo.

 

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