Pensare ad Alassio riporta subito alla memoria il celeberrimo Muretto, reso famoso in tutto il mondo grazie alle sue caratteristiche piastrelle e dal concorso di bellezza "Miss Muretto".
L'idea di abbellire e decorare quell'antistante muretto sito in fronte allo storico Caffè Roma, che ancora cinge un giardino pubblico, venne al proprietario del locale Mario Berrino, che subito accolse il favore e l'appoggio dello scrittore statunitense Ernest Hemingway, quest'ultimo soggiornante nella cittadina del ponente ligure e abituale frequentatore del caffè. Non avendo un'apposita autorizzazione da parte del Comune di Alassio le prime tre piastrelle in ceramica - realizzate dal locale ceramista Pacetti e con le firme dello scrittore, del Quartetto Cetra e di Cosimo Di Ceglie - furono apposte quasi segretamente all'alba del 1953.
Il giorno successivo, visto che non si era verificata nessuna azione disciplinare o di rimozione da parte dell'ente comunale, l'ideatore si convinse nel continuare la sua opera con l'aggiunta, giorno dopo giorno, di analoghe e irregolari piastrelle colorate, che inizialmente riportavano le firme dei più illustri clienti del Caffè Roma. Con il passare degli anni e con la popolarità di questo muretto decorato, si aggiunsero quelle di numerose personalità del cinema, della televisione, della moda, dello spettacolo e dello sport: oggi se ne contano quasi 1.000.
Alassio è l’unica città italiana che può fregiarsi del marchio Città degli Innamorati, riconoscimento ottenuto ufficialmente il 4 ottobre 2007.
Una antica leggenda narra, infatti, che qualche secolo prima dell’anno Mille, Adelasia, figlia di Ottone I di Sassonia, Imperatore del Sacro Romano Impero, amasse Aleramo un giovane coppiere di corte e che l’imperatore non fosse contento di questo amore così poco regale. I due innamorati, fuggiti insieme dalle regioni della Germania dopo essersi uniti in matrimonio, posero la loro dimora alle falde del monte Tirasso.
La loro misera esistenza di carbonai si concluse quando l’imperatore scese in Italia a combattere contro i Saraceni e Aleramo, insieme ai suoi figli, combatté da valoroso nell’esercito imperiale. Per i buoni uffici di S.E. il Vescovo di Albenga, Ottone si riconciliò con la figlia e col genero e con generosità investì Aleramo dei marchesati di Acqui, del Monferrato e di Savoia. Nel luogo dove Adelasia e Aleramo si erano stabiliti sorse poi una città, che in onore della principessa fu chiamata Alaxia, in seguito Alassio.
A ricordare che Alassio è la città degli innamorati c’è il "muretto" con la celebre opera Les amoureux di Raymond Peynet, la statua in bronzo degli “Innamorati” di Eros Pellini, le Cicogne di acciaio di Mastroianni e la cassetta della posta del concorso "la più bella lettera d’amore", che per il 14 febbraio si riempie di lettere e di poesie d’amore provenienti da tutta Europa.
Prendere parte alla Granfondo Alassio SIXS diventa così un'ottima occasione per portare la propria compagna e la propria famiglia a visitare la Città degli Innamorati, proprio nel giorno della Festa della Donna.
Le iscrizioni alla Granfondo Alassio SIXS, che stanno giungendo copiose in segreteria, tanto da avere già assegnato oltre 1000 dorsali. sono possibili a 35 euro fino al 4 marzo 2015, quindi a 45 euro direttamente sul posto nei giorni 7 e 8 marzo. Attenzione, però; i posti sono limitati a 1500 iscritti.
Tutte le informazioni sulla Granfondo Alassio SIXS sono disponibili sul sito della manifestazione.
Playfull Agenzia Stampa