Non avranno certo modo di annoiarsi gli accompagnatori dei ciclisti, che il prossimo 3 maggio prenderanno parte alla Granfondo delle Alpi.
Infatti, chi lo vorrà potrà visitare il Museo Minerario della Bagnada di Lanzada (So), piccolo centro della Valmalenco poco distante dalla zona logistica.
Per il trasferimento dalla partenza al museo e viceversa verrà predisposta una navetta, mentre il costo del biglietto sarà convenzionato con la manifestazione.
Il museo minerario raccoglie reperti legati all’attività estrattiva, donati spontaneamente al Comune dai molti lanzadesi che vantano nelle loro famiglie minatori o artigiani legati al settore. Vi sono rappresentate le risorse minerarie della valle: amianto, talco, serpentiniti scistose e non, pietra ollare e risorse minori. Fa bella mostra di sé un tornio idraulico molto antico (forse del ‘700), recuperato nella vicina Valbrutta e l’unica botte utilizzata per separare l’amianto dalle impurità.
La Val Malenco è, tra le valli alpine, forse la più ricca di minerali e chi ha dimestichezza con i libri di Mineralogia sa che essa è citata spesso accanto ai più disparati luoghi del mondo. Una felice situazione geologica ha fatto sì che in pochi chilometri quadrati si potesse trovare una così tale varietà di cristalli. Quasi 300 le specie mineralogiche riconosciute, di cui due trovate per la prima volta, artinite e brugnatellite; inoltre una decina di minerali, al tempo del loro ritrovamento, erano nuove per l'Italia o per l'Europa. Ci sono poi delle cristallizzazioni così significative per dimensioni, caratteristiche morfologiche e ottiche che a buona ragione possono ritenersi le migliori al mondo. È il caso dell'introvabile demantoide, ora emblema di Lanzada.
Accompagnati dalle guide, si raggiunge l’imbocco (1480m) dopo circa 20 minuti, percorrendo un sentiero in salita che si snoda in un bosco di larici. Opportunamente attrezzati con caschi e pile, si accede alla miniera: un chilometro circa, su quattro livelli collegati da scale metalliche. Nei punti più significativi le guide conducono il visitatore a conoscere le fasi principali del lavoro, le tecniche di coltivazione, gli strumenti e gli attrezzi di un tempo, il trasporto, le caratteristiche del minerale e la geologia. Corredata da effetti speciali audio-visivi, la miniera è senza ombra di dubbio la parte del museo a maggior impatto emotivo.
Visita guidata
La visita al Museo si articola in tre diversi momenti: percorso con guida nelle gallerie della miniera, museo minerario dove sono esposti oggetti del lavoro quotidiano, e museo mineralogico, dove si ritrovano alcune collezioni dei principali minerali della Val Malenco.
Maggiori informazioni si possono trovare sul sito del museo.
La Granfondo delle Alpi sarà valida come tappa sia del Gran Trofeo Gs Alpi, sia della Coppa Lombardia. Tutte le informazioni sui due circuiti e sugli abbonamenti sono disponibili a questa pagina.
Le iscrizioni sono aperte alla quota di 30 euro, valida fino al 29 aprile. Dopo tale data sarà possibile iscriversi solamente sul posto, sabato 2 e domenica 3 maggio, con un sovrapprezzo di 10 euro. Fino alle ore 20.00 di mercoledì 29 aprile è invece possibile iscriversi on-line, tramite il sito www.mydam.net oppure seguendo le istruzioni riportate a questa pagina.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale della Granfondo delle Alpi.
News e Foto a cura di Playfull Agenzia Stampa