Sab04192025

Aggiornamento:10:34:11

Gare

Kyklos Abruzzo: è da più di quattro mesi che non cambia gusto in fatto di successi

Fara San Martino – E’ sufficiente lo slogan di uno dei più importanti pastifici presenti nella località che sorge all’interno del Parco Nazionale della Majella, per sottolineare l’indimenticabile stagione ciclistica 2013, che ha preso il via a Febbraio. Intanto recentemente la squalifica del professionista francese Alexandre Blain vincitore della Milano Sanremo cicloamatoriale che non avrebbe potuto partecipare alla gara, il russo Dmitri Nikandrov capitano della Kyklos Abruzzo sale al quinto posto in classifica. “E pensare che ho pedalato per oltre sessanta chilometri in fuga con Blain – afferma compiaciuto Gabriele Marchesani patron della società abruzzese prima di cedere nel finale – pedalava veramente bene e infatti ha conquistato il successo finale, anche se poi è stato squalificato”.

Marina Ilmer ciclista autoctona e vincente

Castelbello Ciardes (Bolzano) - La Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige, Südtirol in tedesco, è terra di campioni, che emergono soprattutto negli sport invernali.  Sportivi che grazie alla determinazione, alle fatiche e al sacrificio che impone la montagna riescono ad emergere con maggior facilità anche in altre discipline, come il ciclismo. Marina Ilmer che vive a Castelbello Ciardes (Bolzano) è una di queste. Sale in bicicletta a trent’anni e grazie alla voglia di emergere e alla determinazione riesce ad imporsi come una delle protagoniste del movimento delle due ruote amatoriali femminile. Ma il legame con la sua terra, le tradizioni, gli usi e costumi ne fanno una ciclista autoctona, cresciuta soltanto grazie all’esperienza maturata insieme a suo marito nelle diverse gare a cui ha partecipato, contando soltanto sulle proprie energie e la capacità di effettuare sforzi e fatiche. Da quest’anno veste i colori della Team Gobbi LGL Somec con cui è riuscita a conquistare le Gf Liotto e fi’zi:k, GF Rigoni di Asiago, percorso medio della Gf Valli Bresciane e Gf Due Passi di Matildica.

Vincenza Fumarola Tour Transalp e Maratona per essere protagonista

Pesaro – Dopo il sesto posto alla Gf fi’zi:K e il successo nella categoria Donne B, per Vincenza Fumarola arriva anche l’ottimo quarto posto alla Gf Eddy Merckx che si aggiunge ad altri piazzamenti di categoria conquistati in alcune delle più importanti Gf del panorama internazionale. Vincenza Fumarola portacolori della Royal Team , non è una meteora, ma una ciclista che grazie al suo impegno e determinazione riesce a centrare importanti piazzamenti  che ne fanno una delle cicliste più caparbie del movimento.  “Alla Royal Team ho trovato un fantastico gruppo di ciclisti – afferma Vincenza Fumarola – e di dirigenti che ci permettono di svolgere un’attività di primo piano, partecipando ad alcune delle migliori granfondo, fare esperienza e conquistare ottimi risultati. Il nostro è un gruppo giovane che ha bisogno di cementare l’unione anche attraverso la partecipazione a queste manifestazioni”. Intanto Vincenza dal 23 al 29 Giugno parteciperà al Tour Transalp, la corsa ciclistica a tappe riservate alle categorie amatoriali che permette l’attraversamento delle Alpi in bicicletta, una pura emozione. Partenza il 23 Giugno da Sonthofen (D) e arrivo ad Arco di Trento dopo sette tappe, 887 chilometri e 18933 metri di dislivello. Ma le emozioni non finiscono qui, perché il 30 Giugno, Vincenza Fumarola sarà al via della Maratona Dles Dolomites Enel 2013

Granfondo San Gottardo: tre scalate, tremila emozioni

Ambrì (Svizzera) – Saranno solo tre le scalate che dovranno affrontare i partecipanti allaGranfondo San Gottardo del prossimo 28 luglio ad Ambrì, nel Canton Ticino, in Svizzera, nei suoi 110 chilometri del percorso lungo. Solo due invece quelle del percorso più corto da 57 chilometri. Ma che salite! Vediamo quindi le caratteristiche di ogni singola tratta.

Mencaroni: "Sogno il successo alla Straducale da regalare a Petritoli e Brusi"

Cesenatico – Per un attimo avrebbe voluto essere alle Isole della Delusione, un sottogruppo dell’ Arcipelago delle Tuamotu nella Polinesia Francese, isole secche e non molto adatte alla vita umana, ideali per un momento di riflessione. Ma poi quello stato d’animo di tristezza provocato dalla costatazione che le aspettative, le speranze coltivate, hanno trovato riscontro nella realtà, ma sono sfuggite a causa di un’indecisione, viene mitigato dalla certezza che un secondo posto alla regina delle Gf è comunque importante. Luciano Mencaroni (Melania Omm Frw) non si nasconde: “Nel finale avrei dovuto anticipare l’epilogo in volata perché mi sentivo bene e la velocità non è il mio terreno ideale. Ho visto che i miei compagni di fuga erano stanchi e mi sono imposto di attendere gli ultimi due chilometri per mettere a segno l’allungo. Non conoscevo bene il percorso di gara, non avendo avuto l’opportunità di visionarlo nei giorni precedenti, e nel finale, causa una lacunosa segnalazione dei chilometri lungo il percorso, ho visto solo il cartello dei dieci chilometri all’arrivo, sono arrivato ai metri finali con i miei quattro compagni di fuga e Cecconi mi ha battuto”.