Una prova superba quella della fuoriclasse Teutenberg, fortissima in volata, ed altrettanto contro il tempo. Secondo successo rosa. Marianne Vos fora, ma è comunque terza nell’ultima frazione. Il Giro invece lo ha stravinto.Ad anticipare il via della decima ed ultima tappa, l’inattesa telefonata della madrina del GiroDonne, Marina Romoli, che in diretta ha voluto salutare tutta la carovana rosa.L’ultima frazione di questa difficile ma splendida edizione del GiroDonne, la ventiduesima, era una prova contro il tempo, e va ad appannaggio di una forte atleta.
E’ Ina Yoko Teutenberg che fa registrar il miglior tempo sul traguardo di San Francesco al Campo, che ospitava partenza ed arrivo di tappa. Per buona parte dello svolgimento della cronometro, in testa alla classifica provvisoria, c’è stata la forte atleta olandese Eleonore Van Dijk, che ha poi, dovuto cedere il primato alla sua compagna Teutenberg. Dopo aver trionfato con uno sprint magistrale sul traguardo di Forli, oggi, come lo scorso anno, in quel di Montebelluna, vince anche a cronometro. Elevatissima la media della Teutenberg, che copre gli impegnativi sedici chilometri a più di quarantatre chilometri orari. Alle spalle dell’atleta di Dusseldorf si piazza un’ottima Emma Johansson (Hitec Product), staccata di soli dieci secondi. Completa il podio la vera protagonista del Giro, Marianne Vos. Vittima di una foratura nelle battute finali, paga un ritardo di quindici secondi dalla vincitrice. Il successo di giornata di una delle formazioni più forti e quotate a livello internazionale, l’Htc Highroad Women, è stato completato dal quarto posto di Judith Arndt, che anticipa la compagna di squadra Eleonore Van Dijk, quinta. Anche la campionessa americana contro il tempo, Evelyn Stevens, difende i colori dell’Htc Highroad Women, e si piazza in ottava posizione. Nella top ten di giornata c’è anche la vicentina giallo fluo Tatiana Guderzo (MCipollini Giambenini), si piazza in fatti decima. Nelle prime posizioni troviamo anche la tricolore Noemi Cantele (Garmin Cervelo), staccata di un minuto e dieci secondi, all’arrivo è tredicesima. La padrona di questa corsa è stata Marianne Vos, la fuoriclasse olandese, completa e forte su tutti i tipi di percorso non ha avuto rivali. Chiude il suo terzo GiroDonne con cinque successi, la metà delle frazioni di questa corsa a tappe, porta il suo nome. Alle sue spalle, una brava Emma Pooley (Garmin Cervelo), che paga però un ritardo superiore ai tre minuti nella classifica generale. Terza piazza per la tedesca Judith Arndt (Htc Highroad Women). Ai piedi del podio c’è una brillante Tatiana Guderzo (MCipollini Giambenini) che si dimostra in assoluto la miglior azzurra di tutta la corsa rosa. La vincitrice della maglia bianca, che identifica la miglior giovane, è Elena Berlato (Top Girls Fassa Bortoo). La maglia verde e la maglia ciclamino, sono state vinte dalla protagonista, la regina in assoluto di questa edizione, Marianne Vos (Nederland Bloeit). Tra ieri, e oggi, due tappe che sicuramente hanno registrato un ottimo pubblico. Due ali di folla piemontesi hanno accolto le centoquindici atlete che hanno portato a termine la corsa rosa.Il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco così si esprime a conclusione del GiroDonne 2011: “Grandi salite, sfide sempre appassionanti, il top delle atlete internazionali al via hanno elevato il Giro d’Italia Femminile al rango di evento mondiale assoluto, che calamita sempre più i consensi del pubblico e l'interesse dei media. I miei complimenti alla vincitrice, atleta di straordinario spessore, in grado di emergere su ogni terreno e in tutte le specialità del ciclismo. Ma un plauso caloroso anche alle nostre Guderzo, Bronzini, Berlato e a tutte le atlete partecipanti per la loro grande professionalità. Impeccabile l’organizzazione e il lavoro svolto da tutto lo staff di Sara Brambilla nel confezionare un Giro che ha realizzato la sintesi perfetta tra innovazione e tradizione".
LE INTERVISTE:
Marianne Vos , vincitrice della 22° edizione, “ Non ci credo ancora di aver vinto questa maglia. Una corsa a tappe di dieci giorni, non è facile da vincere. Dopo aver vinto lo scorso anno due frazioni e aver indossato la maglia rosa per due giornate, quest’anno era tra i miei obiettivi la corsa rosa. La tappa del Mortirolo, mi ha dato la convinzione che questa maglia la potevo portare fino alla fine, e così è stato. Con la maglia rosa, che ti da una carica, è più facile affrontare la tappa. Vincere dopo una montagna epica come il Mortirolo è davvero bello, considero questa la vittoria più importante del mio Giro. Quando sono venuta ho sempre lasciato il segno, ho vinto la maglia bianca, lo scorso anno, quella ciclamino due anni fa, e sempre almeno una tappa. Ho corso tre Giri, ma questo è stato davvero spettacolare, non solo perché l’ho vinto, ma per come è stato organizzato e pianificato.”
Tatiana Guderzo, vincitrice della maglia blu, miglior azzurra: “Mi ritengo più che Soddisfatta, perchè davanti a me ci sono state tre atlete davvero troppo forti, un plauso a loro e un brava a me. E’ un quarto posto sudato. Nella tappa del Mortirolo, la mia preferita di questa edizione, ho dato tutto, e in discesa penso di essermi superata. Le salite erano dure, ma sapevo di poter sfruttare le discese, e cosi nella settima tappa è successo. E’stato davvero bello, vedere tantissima gente sulle strade, soprattutto nella tappa di Ceresole, uno spettacolo doppio: il percorso ed il pubblico. Inoltre voglio ringraziare la squadra, Nicole Cooke che mi è stata molto vicina, come lo è stata Fabiana Luperini. Anche Monia Baccaille, in questo Giro, si è davvero comportata bene, fino ai piedi del Mortirolo era con me”
Elena Berlato, vincitrice della maglia bianca: “Sono davvero soddisfatta di questa maglia. Era il mio obiettivo stagionale e averlo raggiunto per me è importante. Voglio ringraziare la squadra, tutte le mie compagne, e il mio direttore sportivo, che mi ha sempre seguita. Il mio Giro è iniziato nella tappa del Mortirolo, anche se quel giorno in discesa ho perso un po’ dalle prime. La discesa è sempre stato il mio punto debole, dovrò sicuramente migliorare, ma essendo giovane non mi preoccupo, il tempo c’è. Speravo di poter migliorare il decimo posto nella generale, ottenuto lo scorso anno, ma quest’anno ,davanti andavano davvero forte. Il prossimo anno, tornerò, con l’obiettivo di vincere un’altra maglia, ma di un colore diverso. Dovrò però avere sicuramente più fiducia in me stessa”
Sara Brambilla, organizzatrice del GiroDonne: “Ringrazio tutti; sono davvero contenta di questa bellissima edizione, del pubblico che le strade ci ha regalato. La Rai, quest’anno ci ha dato tanto spazio, perché le ragazze se lo meritano. Se faccio tutto questo è solo per loro.”
LE MAGLIE:
Maglia Rosa DIADORA – Classifica Individuale a Tempo: Marianne Vos (Nederland Bloeit)
Maglia Ciclamino PASTA ZARA – Classifica individuale a punti: Marianne Vos (Nederland Bloeit)
Maglia Verde REGIONE LOMBARDIA – Classifica della Montagna: Marianne Vos (Nederland Bloeit)
Maglia Bianca SERVETTO – Classifica Giovani: Elena Berlato (Top Girls Fassa Bortolo)
Maglia Azzurra STAY MANZO – Classifica miglior atleta italiana: Tatiana Guderzo (MCipollini Giambenini)
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