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Giovinazzo e Tuglie accolgono Vincenzo Nibali il 27 gennaio

 

 

Dal caldo del Tour de San Luis, in Argentina, al calore del pubblico pugliese sempre in prima fila a celebrare e a sostenere i grandi campioni del pedale come nel caso di Vincenzo Nibali (Team Astana), re di Giro, Tour e Vuelta che ha programmato una visita speciale in Puglia tra Giovinazzo e Tuglie.

La mattina di mercoledì 27 gennaio, a partire dalle ore 9:00, il corridore messinese sarà a Giovinazzo per inaugurare il primo tratto della pista ciclabile a lui intitolata sul lungomare di Levante della città a nord di Bari.

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Nel pomeriggio Nibali si trasferirà a Tuglie, in Salento, per inaugurare la scuola di ciclismo federale sempre in suo nome: una grande opportunità per i giovani ciclisti che avranno la possibilità di crescere in una scuola giovanile di eccellenza e soprattutto con il battesimo da parte di uno tra i più grandi rappresentanti del ciclismo professionistico a livello mondiale nelle gare a tappe.

Nel tardo pomeriggio, intorno le 18:00, il campione italiano in carica del Team Astana tornerà a Giovinazzo nell'Auditorium Don Tonino Bello, situato alle spalle della Parrocchia Immacolata in Zona 167, per far conoscere agli appassionati di ciclismo e di sport gli obiettivi e la mission di due associazioni a lui molto care: "Amici di Edy" e "Marina Romoli Onlus" che si occupano di raccogliere fondi a favore della ricerca.

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Un’occasione da non mancare per trascorrere un mercoledì speciale a fianco dello Squalo dello Stretto che con la Puglia ha un legame particolare: nel 2010, anno della sua vittoria finale alla Vuelta di Spagna, disputò anche la corsa rosa che ebbe l’arrivo di tappa a Bitonto: qualche giorno dopo vinse la sua prima tappa in carriera (Asolo) al Giro e riuscì a salire sul podio in terza posizione dietro lo spagnolo David Arroyo e Ivan Basso.

Il 2013 è stato l’anno della sua consacrazione: con il ritorno del Giro in terra pugliese (tappa Mola di Bari-Margherita di Savoia), Nibali trionfò alla grande sui diretti rivali nelle grandi montagne (su tutte alle Tre Cime di Lavaredo sotto la neve) prima di mettere le mani sul Tour de France l’anno dopo ed entrare nel ristretto club dei campionissimi (Eddy Merckx, Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Bernard Hinault e Alberto Contador) che hanno vinto la Tripla Corona ovvero Giro, Tour e Vuelta.