Il convitato di pietra era Fabio Aru. Il campione di Villacidro è in ritiro a Calpe con l’Astana ma l’annuale festa del ciclismo sardo non poteva prescindere dal celebrare le sue imprese: la vittoria di Aru alla Vuelta è il punto più alto mai toccato da un corridore sardo e a Terralba, nel giorno dell'Immacolata, l’applauso più lungo è stato inevitabilmente per lui.
Poi, però, con la regia del presidente del Comitato Regionale, Salvatore Meloni, sul palcoscenico del Teatro Civico, sono saliti i campioni regionali e i tre campioni italiani.
Ancora una volta è stato il settore Master a regalare all’Isola le maglie tricolori, tutte nella Mediofondo: con Alessandro Cancedda (Elite Sport), Alessandro Fancello (M3) e Antonello Praolini (M1) sono stati premiati anche i vicecampioni e i terzi classificati nei vari campionati tricolori. Poi l’ex azzurro junior di ciclocross, Walter Uccheddu, che a Montichiari ha stabilito il record dell’ora per dializzati (quasi 42 km) e miglior prestazione italiana M3: un record che non potrà battere. Ora, dopo anni di attesa, gareggerà con i trapiantati.
La medaglia di bronzo al merito del ciclismo è stata consegnata a tre dirigenti: Antonio Camboni, Giovanni Usai e Angelo Spano. A quest’ultimo, in gioventù corridore, poi fondatore del Velo Club Sarroch (campione italiano giovanile di società 1995), è stato consegnato il premio “Una vita per il ciclismo”.
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