Mer12252024

Aggiornamento:07:00:55

Sport paralimpico in lutto per la scomparsa di Carlo Durante

 

 

Un grave lutto ha colpito domenica mattina il mondo dello sport paralimpico ed in modo particolare delle maratone e del ciclismo. E' morto alle 10.30, sembra a causa di un improvviso malore, il 73enne campione non vedente Carlo Durante. L'atleta, che era nato a Volpago del Montello ma era residente a Montebelluna, nel trevigiano, stava pedalando in tandem con l'amico e guida sul Montello lungo la Strada Panoramica quando si è sentito male tanto da, secondo quanto si è appreso, accasciarsi esanime a terra. A nulla sono valsi i soccorsi prestati dal pronto intervento del Suem 118 ed morto nonostante tutti i tentativi per rianimarlo. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno regolato il traffico e sostenuto psicologicamente il compagno di tandem.

Durante, che è stato pioniere dello Sport Paralimpico nel Veneto, lascia la moglie e le figlie Chiara e Daniela, anche loro da sempre appassionate di sport. Carlo, che ha dedicato gran parte della propria vita alle maratone, da alcuni anni si era avvicinato al ciclismo difendendo i colori del Gruppo Sportivo Olang di Montebelluna presieduto da Angelo Pasqualin, tra i primi ad intervenire sul luogo dell'incidente. Il ciclismo, inoltre, gli aveva consentito di conquistare diversi titoli italiani delle varie categorie.

Durante era un grande appassionato di sport fin dall'adolescenza e ha partecipato come vedente a molte competizioni, riuscendo a gareggiare senza l'aiuto delle guide fino a 28 anni. Essendo stato colpito dalla cecità, aveva interrotto l'attività sportiva a 40 anni, quando, diventato totalmente non vedente, riprese ad esprimersi come maratoneta grazie a gruppi di amici e a dedicarsi al ciclismo.

 

 

Da rilevare che Durante aveva vinto la Maratona alle Paralimpiadi Estive di Barcellona 1992. Sempre nella stessa specialità conquistò l'argento a quelle del 1996 di Atlanta e il bronzo del 2000 a Sidney; mentre si piazzò settimo a quelle del 2004 ad Atene. E' stato anche medaglia d'oro della Maratona ai Mondiali di Berlino nel 1994 e raggiunto 4. posto a quelli del Giappone nel 1998. Ha vinto anche gli Europei di Maratona per Non Vedenti a Caen (Francia) nel 1991, a Dublino 1993, a Riccione 1997 e conquistò l'argento a Lisbona 1999; mentre si piazzò 2° agli Europei di Francoforte, nel 2001, nella mezza maratona. E' stato anche campione italiano dal 1990 al 2004 su tutte le distanze dai 10.000 metri. Numerosissime sono state le onorificenze ricevute al merito sportivo: nel 1991 (argento); nel 1992 (oro); nel 1993 (argento); nel 1994 (oro e bronzo): nel 1996 (oro e bronzo); nel 1997 (argento); 1999 (bronzo); nel 2000 (argento); nel 2001 (bronzo) e nel 2004 (bronzo). Ad allenarlo era stato l'ex maratoneta di Volpago, Salvatore Bettiol. Durante nel 2014 ricevette il "Leone d'Argento" dal Coni Veneto e quindi il Collare d'Oro nel 2014 e nel 2015.

Durante era molto apprezzato dal mondo dello sport e in occasione della Granfondo Ciclistica Internazionale del Centenario del 26 maggio 2019, svoltasi a Montebelluna, lui e la sua guida al passaggio sotto il traguardo ricevettero un'autentica ovazione.

Ad esprimere le condoglianze alla famiglia i Presidenti del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli e della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco che hanno sottolineato che: "Se ne è andato un gigante dello sport italiano. Una stella del firmamento paralimpico".

 

Francesco Coppola - FCI Veneto