Alberto Contador (Tinkoff Saxo) ha vinto la 98° edizione del Giro d'Italia. Lo spagnolo ha indossato la Maglia Rosa e sollevato il Trofeo senza Fine nello splendido scenario di Corso Sempione a Milano.
Dopo 21 tappe e 3486 chilometri il 32enne spagnolo Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) ha vinto il 98° Giro d'Italia. A Milano, al termine dell'ultima frazione della corsa rosa (Torino-Milano, 178 km, vinta da Iljo Keisse) la maglia rosa ha preceduto di 1'53" in classifica generale il 24enne sardo Fabio Aru (Astana). Sul terzo gradino del podio a 3'05" è salito il 25enne basco Mikel Landa (Astana). Contador ha vinto la corsa rosa senza trionfare in alcuna tappa, seguendo lo stesso copione del successo al Giro 2008. Per lo spagnolo si tratta del settimo trionfo nei grandi Giri: due Tour (2007, 2009), due Giri (2008, 2015) e tre Vuelta (2008, 2012, 2014). Contador aveva fatto suoi anche il Tour 2010 e il Giro 2011, successi cancellati però dalla giustizia sportiva per il caso clenbuterolo.
La Maglia Rosa, Alberto Contador, ha detto: "Ringrazio gli italiani per il loro affetto. Tutti mi hanno voluto davvero bene e sono molto felice. Durante la terza dura settimana del Giro è successo l'inimmaginabile: sono venuto qui pensando alla vittoria, preparandola con molta attenzione, poi sono caduto e mi sono infortunato alla spalla. C'era la mitica salita del Mortirolo, poi ieri sul Colle delle Finestre non ho avuto buone gambe. È stato un bel Giro e un'esperienza molto speciale per me ".
Il vincitore di tappa, Iljo Keisse, ha detto: "[Scommetto che non te lo aspettavi?] Non proprio, anche se prima della gara abbiamo pensato a una sorta di piano per me e Saba [Fabio Sabatini] per cercare di fare qualcosa sulla curva finale. Io sono un pistard e so tirare le curve abbastanza bene. Poi ho visto che c'era un po' di esitazione all'inizio del circuito, quindi ho attaccato. Ho trovato un ottimo compagno di fuga in Luke Durbridge. Ho fatto l'ultima tirata a 2,5km dalla fine. Mi han detto che avevamo 30 secondi e ho capito che saremmo arrivati. Gli ho messo pressione dicendo che non avevo intenzione di lavorare, ho studiato Cavendish e ne ho fatto esperienza oggi. Era un Giro molto particolare per la squadra. Non avevamo vinto una tappa dopo aver ottenuto molto nelle ultime due edizioni, quindi questa vittoria è molto importante per noi. E' la mia vittoria più bella di sempre, sono davvero, davvero felice ".
NIENTE SPRINT — Anche il 21/esimo e ultimo capitolo di una corsa velocissima e mai banale è riuscito a stravolgere i pronostici. Nel circuito cittadino di Milano - 5,4 km da ripetere sette volte, percorso finale segnato da oltre 50 forature - l'attacco buono lo portano via due pistard: il 24enne australiano Luke Durbridge (Orica GreenEdge) e il 32enne belga Iljo Keisse (Etixx-QuickStep). Le squadre dei velocisti si svegliano tardi e non riescono a chiudere sui due attaccanti.
Durbridge e Keisse arrivano a disputarsi il testa a testa finale con alcuni secondi di vantaggio sul gruppo: allo sprint, Keisse beffa Durbridge. Il gruppo, regolato da Roger Kluge (Iam), arriva dopo 9".
LE ALTRE MAGLIE — Il 26enne Giacomo Nizzolo (Trek) ha vinto la maglia rossa della classifica a punti. Il re della montagna è invece il 32enne siciliano Giovanni Visconti (Movistar), che a Milano ha indossato la maglia azzurra. Indiscussa l'assegnazione della maglia bianca del miglior giovane, indossata da Fabio Aru (Astana).
ORDINE DI ARRIVO
1. Iljo Keisse (Bel) Etixx - Quick-Step 4:18:37
2. Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge
3. Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:00:09
4. Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
5. Giacomo Nizzolo (Ita) TrekRacing
6. Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
7. Elia Viviani (Ita) Team Sky
8. Moreno Hofland (Ned) Team LottoNL-Jumbo
9. Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli
10. Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling
CLASSIFICA GENERALE FINALE
1. Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 88:22:25
2. Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:53
3. Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:03:05
4. Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:08:10
5. Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:09:52
6. Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:10:41
7. Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:53
8. Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:12:08
9. Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:15:51
10. Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:16:14
LE MAGLIE
MAGLIA ROSA – BALOCCO: Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
MAGLIA ROSSA – ALGIDA: Giacomo Nizzolo (Ita) TrekRacing
MAGLIA AZZURRA – BANCA MEDIOLANUM: Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
MAGLIA BIANCA – EUROSPIN: Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
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ILJO KEISSE (ETIXX - QUICK-STEP)
D: Come è stato il tuo Giro d'Italia?
R: Ho sofferto molto. È stato un Giro molto difficile. Urán ha sofferto per una malattia e non abbiamo ottenuto il risultato su cui puntavamo. Questo però è stato un ottimo finale, sia per me che per la squadra. Per noi è stato un Giro davvero molto complicato. Abbiamo avuto molta sfortuna all'inizio con la perdita di due compagni nei primi tre giorni. Sono molto contento di questa vittoria e del fatto che possiamo tornare a casa con almeno una tappa.
D: Ti ritieni ancora un pistard?
R: Sono diventato un corridore su strada alcuni anni fa. Ero un pistard, ho fatto le Olimpiadi. Non ho vinto una medaglia ma ci sono andato vicino. Le mie discipline erano il Madison e la Corsa a Punti ma non avendo più le Olimpiadi come obiettivo sono passato alla strada concentrandomi sulle classiche. Faccio ancora pista in inverno ma è più un hobby che altro, lo faccio perché mi piace. Ora sono un corridore su strada e la pista è un extra.
D: Come paragoni questo Giro d'Italia con le passate edizioni?
R: Questo è stato il mio terzo Giro consecutivo ed è stato il più difficile di tutti. Due anni fa con Cavendish abbiamo vinto 5 tappe. L'anno scorso ho lavorato per Rigoberto e abbiamo ottenuto il 2° posto. Quest'anno è stato molto, molto difficile, soprattutto con Alberto in queste condizioni. Anche Astana è andata fortissima. Non c'era niente di normale in questo Giro d'Italia. Siamo stati a caccia di fughe ogni giorno. Ogni momento dal primo giorno all'ultimo è stato orribile... ma bellissimo! Mi congratulo con Alberto per la sua vittoria. Ho terminato sei ore dietro di lui, ora vorrei una fotografia insieme.
ALBERTO CONTADOR (TINKOFF SAXO)
D: In cosa questo Giro d'Italia si differenzia dagli altri due che hai vinto in precedenza?
R: La mia preparazione per questo Giro d'Italia è stato ottimale. Nel 2008 sono arrivato all'ultimo minuto e non conoscevo la corsa, come sarei stato accolto ed i dettagli delle salite. Nel 2011 mi ero preparato bene ma ho avuto un inizio molto intenso di stagione. Questa volta invece ho corso all'inizio della stagione con un solo obiettivo. Obiettivamente ammetto che, forse, sono più calmo o più attento quando corro.
D: Hai commesso errori che senti di non dover ripetere al Tour?
R: Non credo. Forse ci sono stati giorni in cui avrei potuto essere più ambizioso. Ho deciso di correre più tatticamente e penso che sia stata la scelta giusta. Prendete ad esempio ieri: ho avuto una brutta giornata. Per il Tour forse il mio ricordo principale del Giro sarà il dolore alle gambe e la stanchezza con cui ho finito la corsa.
D: Che cosa farai domani?
R: Il mio Tour de France inizia ora. La mia preparazione inizia ora. Questa sera vedrò di andare a letto il prima possibile. Domani voglio andare in Spagna. Voglio prendermi tre o quattro giorni prima di iniziare di nuovo a concentrarmi sul Tour in completo isolamento.
MAURO VEGNI, DIRETTORE DEL GIRO D'ITALIA
Sono state tutte bellissime giornate perché il Giro d'Italia è stato competitivo sin dalla prima tappa. Quello che ho trovato importante per il pubblico è che non ci sono stati momenti morti, e con questo intendo tappe di transizione. Tutte le tappe sono state combattute, bastava abbassare la bandierina e i corridori passavano da tutti i lati. Sembrava sempre che avessero tutti una gran voglia di correre. Questo ha dato vita ad una gara bella e intensa. Voglio dare come voto 10 e lode ai corridori e 8 al percorso.
Ufficio Stampa RCS Sport